Walter Scarpi presenta il nuovo romanzo a Marradi il 7-8 agosto

“Schiaffeggiandomi rido”: esuberante e disincantato il nuovo romanzo di Walter Scarpi

Venerdì 7 e sabato 8 agosto la presentazione a Marradi

Marradi . Doppio appuntamento sabato 7 e venerdì 8 agosto alle ore 18, presso la Corte delle domenicane della biblioteca comunale, per la presentazione di “Schiaffeggiandomi rido”, il nuovo romanzo di Walter Scarpi pubblicato dalla casa editrice Augh! (collana Frecce, pp. 150, euro 13). L’evento si svolge con il patrocinio del Comune di Marradi. Nel rispetto delle normative anti-Covid19, ogni sera l’accesso sarà consentito a 40 posti, necessaria la prenotazione al numero 338 5410421. Ingresso dal cancello esterno lato fiume.

 

“Schiaffeggiandomi rido” è la cronaca di una tentazione, una confessione adulta e disincantata, esuberante e festosa, traboccante sensualità e commozione estatica verso il mistero della bellezza.

La storia è ambientata a Firenze, maggio 2016. Una vita tranquilla per Antonio Sottili, libraio e lettore. Peccato che percepisca la fine come incombente. È un uomo maturo, ironico e disilluso ma anche fantasioso e di idee aperte, che non ha mai abusato della propria libertà. Non ha motivi per non amare la moglie, donna splendida e grintosa, anche se la sua compagna ideale sarebbe stata la sua migliore cliente: una signora dai modi aristocratici che ha purtroppo quindici anni di troppo. La moglie entra in menopausa mentre una ragazza sorprendente entra nel suo negozio.

Il romanzo è un esperimento con la giovinezza altrui per riagguantare la propria. Il desiderio cresce intenso e inappagato, diventa gioco dell’attesa. L’atto carnale visto come liturgia sacra attorno all’origine del mondo, scena primaria dell’esistenza.

«La suggestione per il titolo “Schiaffeggiandomi rido”» racconta Scarpi «proviene da “Il punitore di sé stesso”, traduzione di “Heautontimoroumenos”, commedia latina di Terenzio tratta dall’omonima greca di Menandro, che ispirò al poeta Guido Gozzano il personaggio alter ego di Totò Merumeni. Per il mio nuovo libro ho scelto la forma narrativa del diario discontinuo e senza date, confessione privata resa pubblica, che alterna riflessioni schiette al resoconto dinamico dell’azione giornaliera. Una pratica di autocoscienza, un’indagine su di sé: un mese di viaggio nella mente di un uomo maturo che ripercorre alla luce degli eventi in corso la storia ordinaria della sua sessualità a partire dall’infanzia».
«Sono tre i livelli che ho pensato nel costruire la struttura» continua Scarpi. «Il primo, il più evidente e praticabile, riguarda la vicenda narrata dal protagonista, Antonio Sottili, e le sue reazioni davanti a un desiderio imprevisto. È la storia di una tentazione, una commedia brillante dall’appeal cinematografico. Il secondo livello riguarda le relazioni sociali, l’ambiente antropico in cui si muove il protagonista, la sfera dell’etica rigidamente normata dall’educazione e dalle consuetudini.

Il terzo livello è il nucleo più profondo della narrazione, centrato sul mistero della coscienza. Siamo felici solo nei momenti in cui si accorcia la distanza tra il corpo e la mente, l’istinto e la volontà: quando quello che vogliamo fare collima esattamente con quello che per istinto sentiamo di dover fare».

Walter Scarpi è nato a Marradi (FI) nel 1970 ed è redattore di “Publigiovane”, per la rivista “Fermento Birra Magazine”. Ha pubblicato diversi contributi nel volume “È da tanto che volevo dirti – I genitori italiani scrivono ai loro figli” (Einaudi, 2002) e su riviste come “Prospektiva” e “Gagarin”. Sul blog “Vibrisse”, dello scrittore Giulio Mozzi, ha pubblicato “Opera 222” e altri lavori di teoria della narrazione. Ha ideato “Esalogo”, un ipertesto cubico cartaceo, proponendolo come nuova modalità narrativa. Nel settore dell’arte contemporanea ha collaborato all’organizzazione di mostre e installazioni di maestri come Nagasawa, Spagnulo, Mulas, Possenti e Visani. Con Augh! ha già pubblicato il romanzo di una vocazione giovanile “La danza delle dita” (2019) dedicato alla riscoperta dell’arte tattile.

 

 

 

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