Marradi torni a gestire l’acqua. Lo chiede AnimaMarradi

Il controllo dell’acqua torni in mani pubbliche, Marradi torni a gestire la sua principale risorsa e ricchezza.
Il controllo dell’acqua torni in mani pubbliche, Marradi torni a gestire la sua principale risorsa e ricchezza.
“E’ questo quello che chiediamo con una mozione presentata in Consiglio Comunale, afferma il capogruppo Frassineti, chiediamo di riacquisire quote della società acquedotto Valle del Lamone srl, per aumentare il ruolo del Comune di Marradi nella gestione della risorsa idrica, che è una delle principali risorse del nostro territorio”
“ Era parte del nostro programma amministrativo, continua Muzzolon, la portavoce di Anima Marradi, era un impegno preso  e che risponde ad una richiesta che viene dai marradesi. Crediamo che l’acqua sia un bene assoluto, da tutelare, proteggere e valorizzare, ancor più ora, che a causa dei cambiamenti climatici, rappresenta un bene sempre più prezioso, di interesse pubblico e per la collettività”
“Marradi possiede, oramai, solo il 5% delle quote dell’acquedotto, negli anni ha perso ruolo decisionale e di indirizzo nell’utilizzo e nella gestione della risorsa idrica. Crediamo, conclude Frassineti, che sia importante ridare un peso rilevante all’ente pubblico, per questo motivo chiediamo, che progressivamente, aumenti la quota di partecipazione del comune di Marradi all’interno dell’acquedotto, per riportarne il controllo in mani pubbliche e auspichiamo che anche i comuni di Faenza e Brisighella , che possiedono anch’essi una quota del 5% facciano la stessa scelta, acquisendo quote dal consorzio Con.Ami, che oggi detiene l’85% delle quote. L’acqua è un bene pubblico fondamentale la cui gestione non può essere più delegata.”

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