Intervento sulla Faentina del circolo di Rifondazione di Borgo

Situazione Faentina:  il quadro catastrofico delineato dai pendolari non è altro che la descrizione della realtà. L’Assessore Ceccarelli scenda dal piedistallo ed inizi a fare il suo dovere dando risposte concrete ai problemi.

Negli ultimi mesi la musica sulla linea ferroviaria Faentina non è cambiata. E’ consolidata la consapevolezza delle difficoltà e dei disagi che minano la tranquillità giornaliera di chi sceglie di utilizzare il mezzo pubblico per recarsi sul posto di lavoro o di studio. Ritardi, guasti, cancellazioni: non è accettabile liquidare come “catastrofismo” un susseguirsi di eventi che sono diventati la quotidianità. Non riconoscere e non voler ammettere oggi la disastrosa situazione della Faentina, come continua a fare l’Assessore regionale Ceccarelli, significa negare un’evidenza. Non ammettere quali e quanti siano i ritardi dei treni sulla linea appare addirittura offensivo.

A nostro avviso è fondamentale prendere atto che la Linea Faentina versa in condizioni molto critiche, riconoscendo innanzitutto le rivendicazioni dei pendolari e prevedere un piano di ammodernamento del materiale rotabile. Niente di più semplice. I mezzi pubblici tolgono auto dalle strade, limitano l’inquinamento e alleggeriscono la vita di studenti e lavoratori, senza dimenticare coloro che scelgono la linea per motivi saltuari.

Allo stesso modo non accettiamo la chiusura della biglietteria che ci sembra l’ennesimo atto utile a minare la stabilità, seppur poca, di un servizio e a dimostrare quanto poco questa linea venga considerata dai gestori. Siamo arrivati a pensare la Linea Faentina concretamente come il Treno di Dante, come un mezzo solido attraverso il quale il turismo potesse svilupparsi e offrire una possibilità a zone svantaggiate. E’ tanto inaccettabile quanto impensabile immaginare che il rinnovo di un abbonamento o l’acquisto di un biglietto debba passare solo e per forza attraverso una macchina automatica.

Siamo ancora convinti che RFI e Trenitalia stiano facendo gli interessi di chi vive il trasporto pubblico?
A nostro avviso no, e da qui bisogna partire nelle rivendicazioni che la Regione dovrebbe avanzare con forza anziché perseguire in un silenzio assordante che la sta rendendo complice dei troppi disagi vissuti dai pendolari e del decadimento della nostra linea ferroviaria.

Partito della Rifondazione Comunista
Circolo di Borgo San Lorenzo

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