Confesercenti Mugello chiede correttivi per la Tares

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Tares, occorrono interventi correttivi quanto meno per mitigare gli aumenti che
rischiano di mettere in ginocchio le piccole e medie imprese del territorio.

Colpo basso per le imprese commerciali e turistiche già in affanno per una crisi
economica che non sembra rallentare. Alle difficoltà dovute alla situazione economica
generale, l’introduzione da parte del Governo Monti della TARES , stando ai primi
numeri forniti dalle Amministrazioni locali, rischia di dare il colpo finale alle piccole e
medie imprese ed in particolare ai pubblici esercizi ed agli ortofrutta.
Confesercenti Mugello esprime grande preoccupazione per questo nuovo balzello che
sostituisce Tarsu o Tia per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti e che i comuni si
sono trovati costretti ad introdurre.
“Con forza – sottolineano Claudio Clementi e Francesco Chini, Responsabili Sindacali di
Confesercenti Mugello – siamo a richiedere alle Amministrazioni locali di attivare un
tavolo a livello di zona che possa trovare dei correttivi sulla falsa riga del Comune di
Borgo San Lorenzo che, intervenendo sulle categorie più penalizzate dagli incrementi, ha
stanziato in bilancio delle risorse per un contributo, che potrà essere richiesto dalle
imprese entro il 30 settembre”.
“Si tratta – aggiunge Clementi – di un importante segnale di attenzione da parte
dell’Amministrazione Comunale borghigiana nei confronti delle piccole e medie imprese,
che tuttavia non sarà sufficiente a compensare i notevoli incrementi di costi che le
imprese si troveranno ad affrontare, pertanto confidiamo di trovare soluzioni volte a
contenere ulteriormente tali aumenti”.
Per Franco Frandi -Coordinatore di Confesercenti Mugello- “le utenze produttive con
l’introduzione della Tares hanno visto venir meno tutte le agevolazioni legate alla
raccolta differenziata che comportavano anche abbattimenti tariffari legati a
comportamenti virtuosi.

Crediamo –prosegue Frandi– che occorrerebbe applicare il principio secondo il quale chi
più inquina più paga, che invece con il meccanismo Tares imposto dal livello statale non
è automatico, anzi per le utenze non domestiche viene meno. Riteniamo sia un cambio di
rotta antistorico, che tra l’altro ignora il calo di produzione dei rifiuti riscontrato negli
ultimi anni anche nel territorio mugellano.”
“Per quanto riguarda le strutture ricettive che continueranno ad essere tassate sulle
superfici al di là della presenza o meno di ospiti -aggiunge Francesco Chini – riteniamo
sia necessario prendere in esame un intervento correttivo che consideri l’effettivo
numero degli occupanti delle camere, risultante dalla denuncia presentata dall’utente.
Sappiamo che non sarà facile ma confidiamo in un approfondimento in merito.”
Confesercenti Mugello sostiene da molto tempo che occorra riflettere e magari rivedere
il modello organizzativo relativo alla raccolta dei rifiuti in modo da ricercare
miglioramenti e soprattutto un risparmio sui costi, partendo magari con una
sperimentazione proprio con le utenze produttive.
“Per Confesercenti Mugello -conclude Frandi– è necessario trovare un sistema che possa
ridurre i costi del servizio e che faccia pagare alle imprese quello che realmente
producono in termini di rifiuti.”

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