Il 2021 sarà l’anno dell’Itinerario Liberty?

Il 2021 sarà l’anno dell’Itinerario Liberty?

Negli anni 80 del secolo scorso il comune di Borgo San Lorenzo iniziò la riscoperta delle opere della Manifattura Chini disseminate sul territorio comunale, a partire dal restauro del Palazzo Comunale di Piazza Dante, per dare vita ad un itinerario del liberty sul territorio. I Chini erano stati esponenti di primo piano a livello nazionale di questa tendenza artistica con l’opera di Galileo in evidenza.
L’iniziativa del comune portò molti privati proprietari di immobili con presenze chiniane ad intraprendere interessanti opere di restauro che permettono ancora oggi di ammirare molti capolavori fino a quel momento conosciuti solo da studiosi dell’arte o appassionati di storia locale.
Questa importante attività di recupero storico-artistico, attivata con la collaborazione appassionata degli eredi della famiglia Chini, ebbe il suo culmine con la realizzazione del Museo della Manifattura Chini a Villa Pecori Giraldi luogo che contiene numerosi interventi effettuati dai Chini fin dalla seconda metà del XIX secolo.

Come scrive il sito italialiberty.it “il museo civico non è frutto di imponenti lasciti o donazioni di collezioni private ma è il risultato in gran parte della paziente ricerca e del notevole impegno finanziario del Comune di Borgo San Lorenzo che ha avuto la piena collaborazione di tutti gli eredi e delle persone legate in qualche modo ai Chini e alla loro manifattura.”

Si trattò di una svolta importante per la valorizzazione del territorio attraverso gli interventi artistici di questa importante generazione di artisti e grandi artigiani. Fino a quel momento era soprattutto l’opera di Galileo Chini ad esser conosciuta per la sua collaborazione alle scenografie di importanti opere pucciniane e per la sua produzione artistica di quadri ceramiche oppure per gli interventi della manifattura alle terme di Salsomaggiore e di Montecatini.

Il risultato più importante della costituzione dell’Itinerario Liberty, è quello di aver reso consapevole la popolazione locale del valore di questi beni e dall’altro quello di riportare alla luce l’individualità dei vari membri della famiglia Chini, sia quando erano direttamente coinvolti nell’attività della fabbrica sia quando agivano come singoli pittori o decoratori. “(italialiberty.it)

Oltre a questo c’era un ruolo del Mugello come luogo centrale della loro produzione artistica con interessanti risvolti per la promozione turistico-culturale a livello nazionale e non solo.
Si comprese “quanto fosse necessario collegare in un grande disegno unitario i luoghi che conservavano significative testimonianze di questa stagione artistica, per sfruttarne tutte le potenzialità, sia a livello turistico che educativo”.

Nel corso degli anni questa valorizzazione ha avuto alti e bassi , un po’ per mancanza di risorse e un po’ per la discontinuità nella promozione del museo e dell’itinerario stesso.

Nel corso degli ultimi anni, però, l’attenzione al liberty e alla produzione artistica dei Chini è tornata a farsi sentire con mostre importanti in Toscana e con la grande esposizione sull’ Art Dèco a Forli del 2017. (https://www.radiomugello.it/cultura/art-deco-e-i-chini/)

Il museo di Borgo san Lorenzo come punto di arrivo e di partenza dell’itinerario Liberty mugellano dovrebbe trarre nuova linfa vitale per proporsi come meta imprescindibile per gli appassionati dell’arte e dell’opera dei Chini. A questo proposito devo dire che la scelta di cambiare il nome da Museo della Manifattura Chini a Chini Museo non è solo una questione di forma ma di sostanza.
Nel nuovo allestimento predomina la figura di Galileo, sicuramente l’artista più importante della famiglia, ma vengono ridimensionate le opere dei grandi artigiani-artisti che hanno reso famose le ceramiche Chini in tutto il mondo. Quello dei Chini con il Mugello non era ( ed è) solo un legame artistico ma anche un importante legame produttivo che ha segnato la storia economica di Borgo san Lorenzo.

Nel corso degli ultimi anni c’è stato più impegno per l’organizzazione di mostre di artisti contemporanei che non di promozione delle opere dei Chini, magari collegandosi anche alle tante esposizioni dedicate al liberty in Italia e in Toscana.
Il fatto di aver deciso la proroga di due anni dell’incarico all’attuale direttore senza nessun coinvolgimento delle competenti commissioni comunali o una relazione di valutazione non può essere solo giustificata dalla pandemia.

Il 2021 potrebbe essere un anno di ripresa per la valorizzazione dell’Itinerario Liberty a Borgo san Lorenzo?
A giudicare da due delibere di fine anno si potrebbe rispondere in modo affermativo. In questo caso non è importante l’impegno finanziario ma la volontà di procedere in una certa direzione.

Nella prima si dà incarico allo studio Noferini di Borgo san Lorenzo per un servizio “di ricognizione e verifica delle tappe dell’itinerario liberty con inserimento di nuovi riferimenti di evidenze chiniane, posizionamento di targhe, campagna fotografica e pubblicazione di un depliant bilingue”(4000 euro):
Nella seconda si incarica l’associazione Il Filo di incrementare la fruizione digitale  attraverso :
creazione di schede relative ai punti dell’itinerario Liberty con collegamento ad una piattaforma digitale;
realizzazione di codice QR per ogni punto dell’itinerario da inserire nella relativa scheda e nel cartello apposto in loco;
realizzazione di audio bilingue relativi a ciascuna scheda in modo da consentire di promuover una audio-guida bilingue a servizio dell’itinerario Liberty;
realizzazione di apposito dominio e realizzazione video aereo dedicato ai principali luoghi dell’itinerario Liberty diffuso sui social oltre a iniziative costanti sulla sezione cultura del Filo di comunicazione su tutto ciò che riguarda i Chini in Mugello, ovvero dirette di eventi, focus, riproposizioni di schede e luoghi, interviste, video, attività del Chini Museo, servizi su eventi e iniziative dedicati alle ceramiche.(4900 euro).

Viene da pensare che si tratti di attività propedeutiche ad un progetto più ampio di rilancio dell’itinerario liberty come elemento qualificante dell’offerta turistica del territorio mugellano e di quello di Borgo san Lorenzo in particolare una volta superata l’emergenza sanitaria.

Ricordiamo che comunque un sito sull’itinerario Liberty esiste ed è anche pubblicizzato sul sito Mugellotoscana.it dell’Unione dei Comuni del Mugello ed è stato realizzato da Stefano Pelosi che dà la  possibilità di conoscere non solo le presenze chianiane a Borgo e in Mugello, ma in tutte le regioni italiane, con cenni storico artistici allo stile liberty in Europa e nel mondo(http://www.itinerarioliberty.it/).

Un 2021 di rinascita anche per l’itinerario liberty in Mugello?

Leonardo romagnoli

2.1.21

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