Un intervento discutibile a Barbiana. Le critiche della Fondazione

E’ stata costruita di gran corsa negli ultimi giorni a Barbiana una base di cemento di 30 mq per realizzare dei bagni, ma è stata ‘scoperta’ solo ieri dalla Fondazione don Milani. “Una vera e propria ‘aggressione’ ad un luogo dedicato da 50 anni al silenzio e alla preghiera” protesta a nome della Fondazione Sandra Gesualdi, figlia di Michele, presidente ed ex alunno del priore di Barbiana, “nessuno ci ha avvertito di quanto stava accadendo”.
La spianata dovrebbe servire come base per dei bagni considerati indispensabili dalla diocesi di Firenze (proprietaria del terreno) in occasione della visita di papa Francesco, il prossimo 20 giugno. “Una visita che ci ha riempito di piacere e che avevamo chiesto per primi al Papa”, spiega Gesualdi, “ma che avremmo preferito rimanesse riservata, mentre, a quanto pare, sta diventando un evento mediatico”.
L’esponente della Fondazione ricorda che “da anni chiediamo alla diocesi di costruire dei piccoli bagni, necessari dato il numero di persone che viene in visita da queste parti, ma avevamo proposto di realizzarli in un’area nascosta, a ridosso del bosco, senza usare cemento ma utilizzando piccole casette di legno. Quello che si è fatto, invece, è una violenza portata a ciò che Barbiana è sempre stata e deve continuare ad essere. Siamo sicuri” continua Gesualdi “che papa Francesco non avrebbe mai voluto uno stravolgimento del volto di questo luogo come quello portato con questa colata di cemento”. Il luogo scelto per l’intervento è quello in cui Don MIlani effettuatva le sue lezioni di geografia all’aperto.
La Fondazione chiederà ora “a tutti gli enti coinvolti nella realizzazione dell’opera, dalla Diocesi, al Comune di Vicchio, alla soprintendenza, di fermare i lavori e di spiegare come sia stato possibile realizzarla in così poco tempo, visto che qui è tutto vincolato e nessuno può piantare nemmeno un palo di legno senza chiedere decine di permessi”.

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