Madonna del tricocencio. Allegoria di Scarperia. Venerdi 9 nel palazzo dei Vicari

A VENERDI’ D’ERESIA venerdì 9 dicembre 2022 ore 21

Salone dei tendaggi – PALAZZO DEI VICARI – Scarperia 

Performance site-specific, dedicata a Scarperia

 

Madonna del tricocencio. Allegoria di Scarperia

di Armenia Panfolklorica 

 

Armenia Panfolklorica si esibirà in una performance site-specific dedicata alla città di Scarperia, intitolata: “Madonna del tricocencio, allegoria di Scarperia” Venerdì 9 dicembre 2022 alle ore 21 nel Salone dei Tendaggi del PALAZZO DEI VICARI (Piazza dei Vicari, Scarperia).

Dopo i saluti di saluti dell’Assessore alle Pari-Opportunità del Comune di Scarperia e San Piero Elena Serotti e di Francesca Poli, già Presidente della Pro-loco di Scarperia in carica al momento della programmazione dello spettacolo. Introduzione del Presidente della Sezione Soci-Coop di Borgo San Lorenzo Giorgio Capecchi. A seguire la presentazione dello spettacolo e dell’artista a cura del Vice-Presidente dell’Associazione Culturale “I colori delle stelle” Ezio Alessio Gensini.

La performance proposta da Armenia Panfolklorica nasce da approfondite ricerche sulla storia e le tradizioni della città di Scarperia, e mira a celebrarle.

Madonna del tricocencio. Allegoria di Scarperia ha, come riferimento iconografico principale, la vasariana Allegoria del Mugello, sul cui sfondo figura il Palazzo de’ Vicari, teatro dell’azione performativa. Armenia Panfolklorica incarnerà una “novella” Vergine del Diotto, le cui vesti -realizzate a mano dell’artista stessa- saranno ispirate al repertorio di stemmi e blasoni nobiliari di Palazzo de’ Vicari. Servendosi di una forbice e di un coltello di manifattura scarperiese la Vergine del Diotto realizzerà un nuovo Cencio, dono ideale di Armenia Panfolklorica alla città di Scarperia.

Armenia Panfolklorica nasce a Ragusa il 3 Luglio 1986. Fin da piccola si dedica alla pittura e al disegno. Frequenta prima l’Istituto d’arte di Noto e, in un secondo momento, il Liceo artistico di Modica. Nel 2005 lascia la sua città, Rosolini (SR), e si tra ferisce a Bologna dove prosegue il proprio percorso di studi in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti, dove ricoprirà il ruolo di assistente di Pittura del Prof. Bruno Benuzzi per due anni. A ventitré anni approda alla performance che le permette di esprimersi al meglio e di ibridare tutti i linguaggi artistici a lei cari. Tema centrale: il folclore della sua terra, la Sicilia, rapportata visionariamente alle tradizioni di culture geograficamente lontane. Questo approccio è stato poi approfondito in una ricca ricerca sul sincretismo, fulcro dei suoi ultimi esperimenti artistici che le ha permesso di allargare i suoi orizzonti tecnici con perfezionamenti nell’ambito della fotografia e del video, ma anche della costumistica teatrale e folcloristica.

Racconta di se stessa: “La mia produzione artistica si concentra principalmente sul concetto di Sincretismo artistico, nodo dal quale si dipanano numerosi universi culturali fra loro eterogenei e internamente stratificati. In questo tipo di operazione è l’artigianato a fungere da “agente sincretico”, da trait d’union tra due o più culture, vero e proprio collante tra le loro rispettive affinità e differenze. Il risultato è un mix dentro al quale, universi lontani e ritualità geograficamente agli antipodi, riescono a conciliarsi armonicamente. Ciò avviene grazie ad uno specifico riarrangiamento dei diversi repertori decorativi e dei materiali reperiti attraverso una ricerca approfondita. Gli elaborati artistici ottenuti assolvono alla funzione di elementi di scena (costumi, maschere, oggetti …), attivati, in un secondo tempo, per mezzo di una performance al crocevia tra il teatro delle origini e i vari riti iniziatici noti all’antropologia culturale. Queste azioni prevedono l’interazione con il pubblico al fine ultimo di creare un’opera artistica simmetricamente esperenziale”

Ingresso libero, un appuntamento da non perdere.

 

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