L’emozionante Tina di Claudia Pinzauti.

L’emozionante Tina di Claudia Pinzauti.

Tina Modotti è senza dubbio una personalità affascinante della storia del primo novecento tra arte, politica e passioni forti.

La Modotti è conosciuta soprattutto per la sua produzione fotografica esposta in vari musei nel mondo, ma ha avuto una vita avventurosa divisa tra Stati Uniti, Messico, Russia e Spagna.
A Tina Modotti sono stati dedicati libri, spettacoli e canzoni ( bella la Suite for Tina Modotti del sassofonista italiano Francesco Bearzatti e il suo Tinissima quintet) e adesso Claudia Pinzauti, con il sostegno di Jacopo”Iuzzo” Landi per le musiche dal vivo, propone il suo “Tina” un appassionato monologo dedicato alla vita della rivoluzionaria friulana. Spettacolo che inizia proprio con un canto tradizionale per poi ripercorrere con il racconto e i testi poetici i momenti più importanti della sua biografia. A partire dall’appassionato amore con “Robo”, il pittore e poeta Roubaix de l’Abrie Richey, suo promo marito con cui visse prima in California e poi in Messico. Tina Modotti era una persona dotata di grande fascino ed intraprese anche un carriera cinematografica come attrice di alcuni film muti dei primi anni 20 che poi abbandonò un po’ schifata dal nascente mondo hollywoodiano, che nello spettacolo di Claudia Pinzauti viene efficacemente sintetizzato in alcune divertenti telefonate tra Tina e alcuni registi o produttori. Nel Messico post rivoluzionario inizia la collaborazione con il fotografo Edward Weston( che ci ha lasciato alcune immagini bellissime di Tina, in particolare alcuni nudi che le crearono anche qualche problema con la polizia) da cui apprenderà il mestiere. Nello spettacolo di Claudia Pinzauti si richiama la riflessione di Tina sulla fotografia come arte o come testimonianza della realtà, come espressione astratta oppure strumento di lotta.
Nel monologo un ruolo preponderante lo hanno le passioni, personali, amorose e politiche che si sono incrociate nell’arco di tutta la sua vita che l’hanno vista partecipare alle vicende dell’internazionale comunista e della guerra di Spagna. Morirà a Città del Messico nel 1942 a soli 46 anni. Una vita vissuta intensamente che il recital di Claudia Pinzauti ci rende in tutta la sua fierezza, passionalità e bellezza.

Sono i tuoi, sorella: quelli che oggi pronunciano il tuo nome,
quelli che da tutte le parti, dall’acqua, dalla terra,
col tuo nome altri nomi tacciamo e diciamo.
Perché il fuoco non muore


(Pablo Neruda in memoria di Tina Modotti, 1942)

LR

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