Rifondazione e il “porta a porta”

Il “porta a porta” parte, ma non per tutti, mentre le tariffe a Borgo San Lorenzo sono le più alte
Alia S.P.A. ha annunciato con una nota diffusa qualche settimana fa che il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti “porta a porta”, dopo anni di attesa, è finalmente in procinto di partire, ma non per tutti.
Per ammissione dello stesso gestore del servizio infatti il 3 dicembre, in occasione del previsto avvio della nuova modalità di raccolta in cinque comuni del Mugello, non tutte le utenze saranno state contattate, ma solo l’85% di esse, sempre che le stime di Alia siano corrette.
Insieme alla partenza del “porta a porta” dovrebbero essere rimossi i contenitori stradali usati finora. Molti perciò, ancora sprovvisti del materiale necessario, non sapranno che fare con i rifiuti che produrranno. Si sente dire che i cassonetti verranno inizialmente lasciati, così da permettere il necessario adeguamento al nuovo sistema in un periodo di transizione, ma in merito non ci sono pronunciamenti ufficiali né del gestore del servizio, né delle amministrazioni.
Come se non bastasse, alla nostra richiesta di chiarimenti, vecchia ormai di qualche mese, sulle modalità di conferimento dei rifiuti per le utenze di abitazioni isolate sparse sul territorio, l’Amministrazione di Borgo San Lorenzo non ha ancora dato risposta. In altre parole, ancora Comune e gestore non hanno idea su come gestire le esigenze particolari di molti utenti del servizio.
Certo un periodo di transizione, in cui si aggiusta il tiro, è fisiologico per un cambiamento non semplice come questo. Tuttavia, senza paura di essere ingenerosi con i nostri amministratori, ricordiamo ancora una volta che di tempo per organizzare il passaggio, finanche nei particolari e nelle minuzie, ce n’è stato in abbondanza: l’avvio della sperimentazione del “porta a porta” a Ronta risale ormai a cinque anni fa. Ci sembra perciò di non esagerare dicendo che al passaggio al nuovo sistema, passaggio ritardato fino alla fine del mandato, si poteva agevolmente arrivarci preparati, con tutte le utenze contattate, dotate del materiale necessario e meglio informate di quanto sembra sia stato fatto.
Si poteva. Malgrado però il tempo disponibile per farlo sia aumentato a dismisura per i troppi rinvii che il passaggio al “porta a porta” ha visto in questi anni, non è stato fatto. In compenso Borgo San Lorenzo si ritrova tariffe sproporzionatamente più alte rispetto agli altri comuni del Mugello.
Come gruppo L’Altra Borgo-Rifondazione Comunista abbiamo perciò presentato un’interrogazione per capire cosa si ha intenzione di fare per risolvere i problemi di una falsa partenza dovuta all’incuria e al disinteresse da parte dell’Amministrazione comunale per la gestione dei servizi sul proprio territorio.

2 thoughts on “Rifondazione e il “porta a porta”

  1. Vergogna per i prezzi,le famiglie povere non hanno da mettere a tavola

    • vorrei ricordare che tutti regolamenti comunali prevedono esenzioni o riduzioni per particolari situazioni economiche o abitative (lr)