LEGA: Viale IV novembre: l’amministrazione non rispetta il (proprio) Regolamento Comunale

LEGA: Viale IV novembre: l’amministrazione non rispetta il (proprio) Regolamento Comunale

<<Inadeguatezza, scarsa sensibilità alle tematiche del verde, inefficienza, superficialità, mancato rispetto dei regolamenti comunali>>.

Queste sono le parole per descrivere quanto è stato risposto alle Interrogazioni presentate dai consiglieri Atria e Ticci in merito ai lavori sul Viale IV novembre, alle nuove alberature e il leccio murato vivo.

<<Difficilmente si poteva fare di peggio. Era semplice invece fare di meglio. Se non si volevano ascoltare le nostre proposte sarebbe bastato “copiare” dal viale P.Giraldi e via F.Niccolai per dare una parvenza di continuità e omogeneità dei criteri progettuali rispettando i Regolamenti  comunali. Nelle insufficienti risposte l’assessore Timpanelli si è limitato a confermare che, non essendo competente in materia, si attiene alle informazioni fornite dagli uffici su cui non mette bocca e proferisce parola.

Il giudizio sull’operato da parte nostra è gravemente insufficiente e ne spieghiamo i  motivi:

1-     Non viene rispettato l’Art.60 del Regolamento Comunale poichè le piante non hanno un’area libera (da cemento e asfalto) almeno di 3mq. Non è un bell’esempio di rispetto delle regole verso i borghigiani.

2-     Le nuove alberature sono poste a meno di 3m dalle abitazioni il che creerà problematiche quando cresceranno le chiome, il fusto, le radici (basti vedere le chiome dei Peri sul viale P.Giraldi).

3-     Non è stato predisposto nessun impianto d’irrigazione. Ci viene risposto che, ammettendo l’errore, verranno effettuate annaffiature. Venga spiegato però ai cittadini dove sosteranno le autobotti: sul nuovo marciapiede, sulla corsia ciclabile o direttamente nella corsia di marcia? Non potranno certo contare sul sostare negli stalli di sosta perché affermare ciò significherebbe non aver compreso minimamente il problema.

4-     La stesa e livellamento del piano di posa con cemento e asfalto ha fatto sì che il colletto dell’unico leccio rimasto e dei tigli sia posto adesso al di sotto del piano stradale, il che produrrà gravi conseguenze alle piante stesse in termini di salute, pericolo e rischio.

5-     Viene risposto che il leccio “risulta in ottimo stato di salute” senza Analisi VTA, Relazione tecnica né attribuzione di CPC (Classe Propensione al Cedimento). Non funziona così, sperando che a causa dei lavori, dell’interessamento delle radici e del colletto, la pianta non generi danni a cose e persone in futuro.

Visto che ci si riempie la bocca con i termini “sostenibilità” e “green” chiediamo come si possa ritenere un insieme di azioni sostenibili e quali siano i criteri in progetti dove non si tutelano né piante nuove né quelle rimaste, non viene previsto un impianto di irrigazione, si sottraggono superfici di verde urbano per far spazio al cemento ma soprattutto dove, in primis il Comune, non rispetta le proprie regole>>.

Forse per l’amministrazione borghigiana le regole valgono solo per gli altri e considerano i cittadini sudditi?

Per paura di perdere qualche posto auto si è persa una grande occasione.

 

Lega BSL

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