La Regione Toscana esce dalla Centrale del Latte di Firenze

La Regione Toscana esce dalla Centrale del Latte di Firenze

La FIDI Toscana , la finanziaria controllata dalla Regione, esce definitivamente dalla compagine sociale della Centrale del Latte d’Italia che oggi incorpora anche il marchio Mukki.

La FIDI ha infatti aderito all’offerta pubblica di acquisto lanciata dal gruppo Newlat di Angelo Mastrolia cedendo tutte le azioni in proprio possesso pari al 6,15% del capitale sociale.

“Fidi ha incassato un euro ad azione più lo 0,33 di azioni ordinarie Newlat Food di nuova emissione che ha poi rivenduto sul mercato. A questo punto tra i soci toscani della Centrale del Latte d’Italia ( che Newlat controlla con il 67% delle azioni) restano il Comune di Firenze (12,3%), Pistoia (5,3%) e la Camera di Commercio di Firenze con il 2%.”( L’economia del Corriere)

La Fidi Toscana era entrata nel capitale sociale insieme alla Camera di Commercio nel 2009 al termine di un processo di riorganizzazione apportando nuove risorse e soprattutto coinvolgendo direttamente la Regione nel sostegno ad una realtà produttiva essenziale per il settore zootecnico regionale. La FIDI arrivò a detenere il 23,8% del capitale, seconda solo al comune di Firenze che conservava il 42,8%.

Già in occasione della fusione con la Centrale del Latte di Torino l’impegno della finanziaria regionale si era ridimensionato con il 6,83% ma con la decisione di questi giorni il disimpegno è totale.

Intanto i numeri forniti dalla proprietà mettono in evidenza una situazione estremamente positiva per la Centrale del Latte d’Italia, di cui fa parte anche Mukki, con ricavi per 180,6 milioni di euro (+3,1%), il margine operativo lordo (edibta) di 18,3 milioni ( + 183%) e un utile di 4,1 milioni a fronte di una perdita di 6,5 milioni nel 2019.

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