Il 16 marzo si è tenuta la prima seduta della Conferenza dei Servizi convocata dalla Regione Toscana per decidere sulla realizzazione dell’impianto eolico “Monte Giogo di Villore” sul crinale appenninico del Mugello.
In attesa di poter visionare il verbale della seduta – visto che la Regione Toscana ha negato a Italia Nostra e ad altre associazioni la possibilità di partecipare anche solo come uditori – sottolineiamo, a seguito della lettura della documentazione pubblicata dalla Regione, quanto segue:
1) la soprintendenza fiorentina rispetto al progetto presentato dalla ditta proponente AGSM ha espresso
un parere negativo per 6 motivati e significativi punti relativi a interferenze con il fiume Sieve, a pesanti impatti sulla viabilità per raggiungere e percorrere il crinale con trasformazione e cementificazione di aree boscate, alla realizzazione di aree di cantiere e delle piazzole delle pale eoliche, agli impatti paesaggistici dovuti alla visibilità degli aerogeneratori.
2) AGSM ha con arroganza chiesto alla Regione Toscana di non tener conto del parere espresso dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi perchè influenzato da un “evidente pregiudizio negativo rispetto a qualsiasi ipotesi di localizzazione di impianti eolici sui crinali appenninici”. AGSM arriva a dire che il parere del parco è “apodittico ed a-scientifico”. La risposta del Parco, con cognizione di causa, è stata durissima ed ha richiesto alla società veronese il ritiro delle gravi e infamanti affermazioni.
3) i comuni di Vicchio e Dicomano hanno incredibilmente inviato una nota nella quale ritengono “congrua e soddisfacente” una ripartizione delle misure compensative nelle seguenti quote: 64% comune di Vicchio e 36% comune di Dicomano. Ovviamente i due comuni oltre a non pensare a tutti gli altri comuni che subiranno le conseguenze della realizzazione dell’impianto (San Godenzo ma anche Barberino di Mugello, Scarperia e San Piero, Borgo San Lorenzo, Rufina) hanno evidentemente pensato di sostituirsi alla competenza assegnata alla sola conferenza dei servizi che, con l’autorizzazione, deve indicare l’entità delle misure compensative – di solo carattere ambientale e territoriale e non meramente patrimoniali o economiche – e sulle modalità con cui il proponente provvede ad attuare le misure compensative, pena la decadenza dell’autorizzazione stessa.
4) I comuni di Borgo San Lorenzo, Scarperia e San Piero e la Città Metropolitana di Firenze che vedono numerosi e pesanti interventi sulla principale trafficata viabilità del territorio non hanno espresso alcun parere. Per chi non si è espresso nel termine previsto si considera acquisito l’assenso.
Italia Nostra ha presentato ulteriori osservazioni a ridosso della conferenza dei servizi e si augura che prevalga nella discussione degli enti la valutazione del pesantissimo impatto che la realizzazione dell’impianto provocherebbe al territorio del Mugello, già provato dalle irreversibili conseguenze di altre grandi opere.
Italia Nostra