Intesa tra sindacati e associazioni di categoria sui cantieri edili e covid 19

E’ stata sottoscritta (dai sindacati Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Toscana, dalle associazioni di categoria Ance, Cna Costruzioni, Confartigianato Costruzioni, Confapi Aniem, Legacoop Produzione e Servizi della Toscana) l’intesa regionale sulle linee guida per la costituzione dei Comitati Territoriali per la verifica dell’applicazione dei Protocolli anti Covid19 nei cantieri edili della Toscana. Un accordo importante non solo perchè si definiscono indicazioni omogenee su tutto il territorio regionale, ma soprattutto perchè nei Comitati ci sarà la presenza di tutte le parti sociali firmatarie dei Protocolli Nazionali e dei Contratti Collettivi di settore, degli Rlst e di tutti i Comitati Paritetici competenti per territorio. I Comitati territoriali svolgeranno la loro funzione là dove non sono costituite le Rsu e quindi i comitati di cantiere.

Si tratta di un accordo complicato in una fase altrettanto difficile dove le regole ci sono e vanno fatte rispettare. Sono poco più di 38mila i lavoratori edili in Toscana, una parte minima nell’emergenza Covid19 ha sempre lavorato, gli altri stanno via via rientrando a lavoro, la volontà di tutti è permettere una ripresa nel rispetto della sicurezza dei lavoratori.

I Comitati previsti dai Protocolli Nazionali del 26 Aprile 2020, Confederale e di categoria, recepiti dal Dpcm del 26 aprile 2020 e per questo applicabile e immediatamente esigibile, dovranno essere costituiti in ogni provincia. Nel Dpcm sono previste sanzioni per la non applicazione delle disposizioni, per inadempienza nell’applicazione delle norme: l’attività dei Comitati sarà indirizzata alla verifica, oltre a poter coinvolgere le autorità sanitarie e gli altri soggetti istituzionali coinvolti nelle iniziative per il contrasto del Covid19. Insomma, lavorare sì ma in sicurezza. Importante e ferma resta la funzione ispettiva di organi come Inail e Ispettorato del lavoro.

In conclusione, riteniamo quella firmata un’intesa importante, propedeutica, a nostro avviso, anche ad un nuovo modello di relazioni industriali che valorizzi lavoro di qualità, regolarità e professionalità. Dove la formazione, la sicurezza e i diritti sono priorità per tutti e la Bilateralità Edile di Sistema un presidio per il raggiungimento di questi obiettivi. Un modello che, rigettando le deregolamentazioni o idee come ‘modello Genova dei commissari’ come unica strada alla ripresa, favorisce le semplificazioni e valorizza le imprese serie e che rispettano le regole.

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