Chiarimenti Arpat sulla Piandisieve a Massorondinaio

Chiarimenti in merito ad alcuni articoli di stampa

 

In riferimento ad alcuni articoli apparsi sulla stampa locale del Mugello ed alle dichiarazioni del Sindaco di Scarperia e San Piero Sieve in merito alle segnalazioni ambientali da parte di cittadini per maleodoranze provenienti da un impianto che lavora conglomerati bituminosi, e ad una lettera del 14 marzo 2018 in merito del settore Mugello di ARPAT, si precisa quanto segue:

  •  le verifiche ambientali messe in atto da questa Agenzia necessitano di approfondite istruttorie documentali e di verifiche tecniche sul posto che richiedono i necessari tempi tecnici. Proprio perché consapevoli della delicatezza della situazione e del fatto che gli esiti delle nostre attività possono condurre le Amministrazioni competenti ad adottare provvedimenti impattanti nei confronti delle attività produttive, nonché delle implicazioni ambientali e sanitarie connesse con le verifiche stesse, non possiamo permetterci valutazioni frettolose o parziali.
  • la situazione autorizzativa della Ditta origine delle maleodoranze segnalate dai cittadini è stata complicata da problematiche relative ad un ricorso al TAR che necessita di approfondimenti di tipo legale. Inoltre, in analogia con altri impianti simili verificati da questa Agenzia, la sola valutazione delle emissioni al camino spesso non risolve la problematica del disturbo olfattivo.
  • per il caso in questione come ARPAT abbiamo ricevuto, nel periodo gennaio-marzo 2018, 26 esposti ai quali abbiamo dato puntualmente risposta. Nelle risposte date l’Agenzia ha preso impegni di verifica della attività ritenuta disturbante e tali impegni saranno mantenuti con l’obiettivo di risolvere il problema segnalato dalla popolazione. Tuttavia non è possibile prescindere dalla disponibilità di risorse a fronte del carico di lavoro che deriva anche dalle altre richieste che pervengono da tutti i Comuni del Mugello, spesso relative a situazioni altrettanto critiche dal punto di vista ambientale e sociale.
  • si ricorda che questa Agenzia è già intervenuta in passato nel sito in oggetto rilevando una problematica legata alla presenza di emissioni diffuse in atmosfera che contribuivano ai disturbi lamentati. In esito a tale accertamento abbiamo richiesto agli Enti competenti che la Ditta provvedesse al convogliamento di tali emissioni e apportasse modifiche migliorative a quanto già convogliato. Per quanto ci risulta la Ditta ha, in autonomia, provveduto parzialmente alle modifiche richieste.
  • nel periodo 2012 – fine 2017 sono pervenuti solo alcuni esposti (7) mentre, come già detto, è elevato il numero delle segnalazioni (26) da gennaio a marzo 2018, periodo in cui si è attivata la nuova gestione dell’impianto. A seguito delle numerose segnalazioni, le nostre attività di controllo sono iniziate l’8 marzo 2018. La documentazione richiesta ci è stata prodotta il 23 marzo scorso  e i controlli sono pertanto attualmente ancora in corso, con tempi che riteniamo congrui rispetto alle numerose problematiche territoriali e agli impegni presi.
  • Pur consapevoli del ruolo che ci viene affidato, riteniamo che le tensioni che si ingenerano in casi come questo nella popolazione, possano trovare solo in parte soluzione nell’ambito delle verifiche di ARPAT, essendo le stesse tensioni derivanti quasi sempre da scelte di sviluppo territoriale che hanno permesso la contiguità tra aree industriali e residenziali. Tale aspetto emerge anche dalle considerazioni e le richieste che pongono i cittadini firmatari dell’istanza del 30 dicembre 2017, nonché da quanto espresso dalla ASL competente con nota del 27.07.2011.
  • Ricordiamo che la attività di ARPAT si esplica nei modi ed ambiti di competenza ambientale definiti da norme di riferimento (LR 30/2009, Carta dei Servizi). Il nostro ruolo è di terzietà ed imparzialità rispetto a tutti gli interessi legittimamente in gioco ed è pertanto in questa ottica che ARPAT esprime i propri pareri e valutazioni. Tali contributi, non certo avulsi dal contesto di riferimento, vengono sottoposti alle Amministrazioni competenti per la valutazione delle proposte di provvedimenti, fermo restando il contributo per la salute pubblica di competenza della ASL.

 

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