La morte di Angiolo Paoli

La morte di Angiolo Paoli

Ci sono notizie che ti aspetti da un momento all’altro ma quando ti giungono ti lasciano ugualmente sorpreso e addolorato. E’ quello che mi è succeso quando mi hanno detto che era morto Angiolo Paoli che sapevo essere gravemente ammalato da tempo.

Con Angiolo ho vissuto alcuni anni importanti della mia vita politica in Mugello, ma lo ricordo soprattutto per la sua curiosità intellettuale, la sua mitezza caratteriale, la sua disponibilità verso gli altri soprattutto per chi era in difficoltà.
Abbiamo vissuto insieme l’esperienza della nascita della prima Lista Verde per il Mugello che si presentò all’elezioni del 1985 con lui capolista con un programma che metteva al primo posto la salvaguardia del territorio e la volontà di far crescere una coscienza ecologista che significava per noi anche sapersi prendere le responsabilità di scelte non sempre popolari. Eravamo di due generazioni diverse, lui nato all’alba della ricostruzione postbellica e io del boom economico, ma ormai già da diversi anni, con percorsi diversi, impegnati nel cercare soluzioni nuove per il futuro, coscienti dei limiti allo sfruttamento delle risorse naturali. Fui eletto io, anche se non ero capolista, ma, in quanto nuovi alla vita amministrativa, seguivamo in gruppo tutto quello che avveniva fino alla decisione di procedere alla rotazione amministrativa prevista dal nostro programma elettorale. Anni dopo commentando quella decisione dissi più volte che forse non era stata la scelta migliore visto che come lista verde avevamo la presidenza della commissione urbanistica ma Angiolo mise nel suo ruolo di consigliere tutta la passione e la pazienza che lo hanno sempre contraddistinto. Nella tornata elettorale del 1990 la lista verde ottenenne ancora una volta il consigliere che diventava determinante per la costituzione di una nuova maggioranza con il PCI.

Insieme ad Angiolo portammo avanti una lunga trattativa che ci portò in giunta non con l’assessorato all’ambiente, come tutti credevano o speravano, ma con quello alle attività produttive (agricoltura,commercio, industria e artigianato). Ne parlavamo spesso insieme e concordammo sul fatto che di ambiente (rifiuti, verde , energia, etc) ce ne saremmo occupati ugualmente mentre contribuire a cambiare qualcosa in campo produttivo sarebbe stata la vera sfida per una lista ambientalista (Tanto più che ad occuparsi d’ambiente in giunta c’era una persona che stimavamo entrambi).
In quell’occasione con Angiolo ottenemmo un risultato per noi di fondamentale importanza per il futuro urbanistico di Borgo san Lorenzo che già avevamo inserito nel programma 1985, ovvero la cancellazione della variante detta “Rimorelli 2” che nell’area tra villa Pecori e la Sieve prevedeva la costruzione di tre palazzi di 9 piani ( 27 metri!) per circa 1000 abitanti. Un mostro approvato dal consiglio comunale nel 1983 e per fortuna mai realizzato che avrebbe stravolto il paesaggio di Borgo san Lorenzo non rispondendo a nessuna necessità abitativa. Fu possibile perché era nel frattempo era mutata la sensibilità ? Può darsi, ma fece parte di quell’accordo che fu raggiunto anche grazie al lavoro di Angiolo. Non c’era niente di cui vantarsi avevamo fatto solamente il nostro dovere
Lo sfilacciarsi dell’esperienza politica (io credevo fermamente ad un schieramento di centrosinistra con all’interno varie anime) lo portò ad impegnarsi in quello che era una sua grande passione , la storia locale e l’archeologia (era stato anche presidente del gruppo archeologico) che lo porteranno a realizzare varie pubblicazioni e articoli fra cui “Uomini e secoli in Mugello” scritto con Alfredo Altieri ed edito da Parigi e Oltre che resta un libro fondamentale per conoscere gli eventi del Mugello. Più di recente insieme al fratello Pier Luigi e alla nipote Valentina Gensini aveva pubblicato per le edizioni Il Filo “Dalla Futa al Falterona, per non dimenticare “ dedicato al passaggio della seconda guerra mondiale e alla creazione della Linea Gotica.
Ma la storia personale di Angiolo è legata anche alla nascita della Pubblica Assistenza  e dell’Auser a Borgo san lorenzo a ulteriore dimostrazione di una sua attenzione alle sofferenze e alle difficoltà degli altri che ne fanno un esempio da indicare alle nuove generazioni in un tempo in cui invece sembra prevalere l’egoismo e il rancore.

Che la terra ti sia lieve Angiolo in tanti ti ricorderanno con affetto e stima.

Leonardo romagnoli

3.4.2018

2 thoughts on “La morte di Angiolo Paoli

  1. SONO STATA A CONVIVERE E ASSISTERE ANGELO PAOLI NELLA SUA DURA MALATTIA,PER 10 MESI HO CONOSCIUTO UN UOMO SPECIALE, MAI UNA LAMENTELA, SEMPRE CON IL SUO SORRISO PRONTO, MAI CHIEDEVA NULLA, ANCHE SE AVEVA TANTO BISOGNO, MOLTO FORTE, INTELLIGENTE, UNA PERSONA MOLTO SPECIALE.. MI HA TRASMESSO CHE NELLA VITA DAVANTI ALLA DIFFICOLTÀ BISOGNA AVERE LA FORZA E IL CORAGGIO DI ANDARE AVANTI.. RIP ANGELO SEI UN ANGELO DAVVERO COME TI DICEVO IO.. SARAI ACCOLTO FRA GLI ANGELI.. TVB..

  2. Angiolo Paoli l’ho conosciuto quando mi invitò a diventare presidente dell’AUSER di Borgo San Lorenzo. Mi trasmise passione e disinteresse verso coloro che dovevano essere assistiti. Creò un gran numero di volontari per quell’umano scopo. Era generoso e voglioso di aiutare e come tutti sanno era uno storico ricercatore. Alla sua famiglia invio sentite condoglianze a nome del direttivo e dei volontari.
    Sergio Giuliattini
    presidente AUSER Verde Argento
    Borgo San Lorenzo