Ancora un documento di Difendi San Godenzo

Abbiamo ricevuto questo lungo documento del Comitato “Difendi San Godenzo” e lo pubblichiamo per dovere di cronaca anche se non si capisce il nesso tra le potenzialità ambientali e turistiche  del territorio e una proposta di unificazione amministrativa tra due comuni. Si può essere contro perché si vuol mantenere semplicemente  la propria autonomia amministrativa e politica ma non si capisce come un’unificazione  possa sminuire un patrimonio ambientale, storico e culturale come quello di San Godenzo giustamente evidenziato nel documento.(lr)

La scorsa settimana si era  svolto un importante incontro tra i giovani e il Sindaco di San Godenzo.
Riteniamo che sia stato un dibattito molto costruttivo il Sindaco e i giovani a favore della proposta di fusione insistono a dire che non vi sono soldi e che non vi sono altre soluzioni.
Noi   riteniamo che non sia così.
Comunque il Sindaco non ha approvato la nostra proposta inerente l’invio dell’iter,ma garantirà che il tutto si svolga come si è detto,cioè 50% più uno e che la decisione finale sia dei cittadini e non della Regione.

Per noi la risposta è trovare delle sinergie con l’ente parco, valorizzare quelli che sono i punti di forza del nostro territorio, ambiente-foreste-fiumi-agricoltura e storia .

Fonderci con Dicomano, non potrà che sminuire il nostro patrimonio,a nostro avviso.
Il fatto che la parte del parco della Romagna vada bene e la nostra No,fa pensare che lì sia una delle chiavi di volta per la rivalutazione .Inoltre è venuto fuori che il turismo del parco è maggiormente composto da fiorentini , che stanno una giornata intera ,senza  però alloggiare più giorni nella zona.
Quindi si evince che manca quella parte di privato, che possa garantire tale servizio,strutture  e che investa nella zona.
Quindi noi porteremo una proposta che tramite incentivi,soluzioni, possa rendere accattivante a nuovi investitori il nostro territorio,ma poi ricordo che esistono anche alte forme per garantire tale servizio,per esempio l’albergo diffuso,che dove ha preso piede ha portato ottimi risultati,o rivalutare il punto tappa già presente.

Questo è un esempio,ma secondo noi bisogna far tornare la gente a investire nella zona in tutti i settori.
Poi il potenziamento capillare della pubblicità del nostro territorio .Esistono tanti posti brutti che però hanno turismo poiché riescano a creare servizi e hanno una forte rete pubblicitaria.

Quindi dopo quest’incontro il nostro comitato ha deciso di impegnarsi a portare un progetto visto che noi siamo nati dalla raccolta firme della Sp95 e da varie battaglie nella zona.

La nostra proposta più importante fa riferimento al turismo ed è quella di creare una sinergia tra Comune, pro loco e privati, proprietari di attività e strutture ricettive.
Ad oggi il turista visita il nostro territorio solo un giorno, mordi e fuggi.
Da questa sinergia tra ristoranti, bar, bed and breakfast, Comune e associazioni vorremmo che si sviluppasse e implementasse il progetto di albergo diffuso.
Potremmo creare dei pacchetti che il Comune si incaricherebbe di pubblicizzare: ad esempio una colazione al bar, un pranzo nel ristorante o al sacco.
Il Comitato al progetto di fusione con Dicomano preferisce salvaguardare e rilanciare il territorio con delle proposte concrete, come chiedeva il sindaco Alessandro Manni.
Tra queste quella dello sviluppo del cosiddetto “albergo diffuso”.Oppure al fatto di prendere i terreni sfitti del comune e utilizzarli per il Camping,per avere delle entrate,o mettersi in accordo con privati che hanno tali terreni. Ecco una parte del nostro progetto Salva San Godenzo,secondo noi tramite le tasse di soggiorno che ne deriveranno,potremo rilanciare perlomeno il turismo,da cui i servizi.
Chiaro se io con il tempo rendo appetibile il luogo anche ai privati,ci saranno dei maggiori investimenti in futuro.
Il progetto verrà lanciato grazie al Comune e tramite il DDL( fatto apposta per i Comuni sotto i 5000 abitanti )il salva Borghi,dai privati interessati e dal nuovo progetto Distretti Rurali(se vi riuscissimo ad entrare).Non è la soluzione definitiva,poichè i benefici saranno a lungo raggio.

Poi  fare dei pacchetti che contengono delle esperienze,per esempio,passare la notte nel Falterona,con accompagnatore(quindi si creano dei posti di lavoro part time),per vedere all’alba Firenze dal monte.
Dal punto di vista sacrale o spirituale,come la si voglia vedere è potentissimo poichè da noi nasce l’Arno,il fiume che bagna il capoluogo fiorentino.
Oppure la notte sul Falco,per vedere all’alba il mare Adriatico,esperienza fantastica.
Poi usufruire ancor di più l’osservatorio che si trova a Castagno che ricordo è l’unico in tutta la Toscana raggiungibile con la macchina.
Rilanciare le vecchie scuole a Castagno d’Andrea che sono già un punto tappa.
Ma soprattutto fare una pubblicità capillare del territorio e puntare sul Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi,poichè li sta la chiave di volta.
Dato dal fatto che in Romagna e nell’Aretino funziona benissimo e da noi no.
Noi punteremo sopratutto sul Parco perchè non bisogna guardare solo il fatto che non abbiamo soldi.
Ma abbiamo dei punti di forza incredibili,ricordo che da noi è passato Dante,nato Andrea del Castagno,Dipinti di Annigoni,la leggenda dice che gli alberi presi dalla zona della grotta delle fate,verso il Falterona sono stati usati per costruire il Duomo ecc.
POI INFINE PROPONIAMO UN CONTROLLO CAPILLARE FISCALE DELLE CASE DEL COMUNE POICHE’ VI SONO MOLTI FIORENTINI CHE HANNO MESSO NEL NOSTRO TERRITORIO LA PRIMA CASA PER PAGARE MENO TASSE.
POI PROPONIAMO L’ENTRATA NEL DISTRETTO RURALE.

Per noi la risposta è trovare delle sinergie con l’ente parco, valorizzare quelli che sono i punti di forza del nostro territorio, ambiente-foreste-fiumi-agricoltura e storia del paesaggio. Questa è solo una parte del nostro progetto e piano piano presenteremo tutto,ma comunque ricordo che noi siamo quelli che lottarono per il rifacimento della Sp95 e per altre battaglie locali.
Noi siamo per il fare e combattere per le nostre idee.
A breve faremo dei banchini informativi e presenteremo altre attività.
Ripetiamo che aspettiamo l’invito del Sindaco a parlare con lui visto che lo disse e che siamo aperti per collaborare con tutti.

 

Cristian Petronici portavoce di Difendi San Godenzo

 

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