Anci : cibo sintetico scelta sbagliata per la nostra agricoltura

SALUTE: CASINI (DELEGATA AGRICOLTURA ANCI), CIBO SINTETICO SCELTA SBAGLIATA DELETERIA PER NOSTRA AGRICOLTURA

La battaglia al cibo sintetico tra i temi caldi della Fiera Mugellana di Borgo San Lorenzo.

“Il cibo sintetico è una scelta sbagliata. Credo che si debba andare in un’altra direzione che non è certo quella del cibo prodotto nei bioreattori. E’ una scelta deleteria per la nostra agricoltura. Dobbiamo sicuramente batterci di più perché nessuno è contro la scienza, contro la tecnologia o l’innovazione. Ma è necessario tutelare i nostri agricoltori, i nostri allevatori e con loro il nostro paesaggio, la nostra storia e la nostra tradizione. Ed il cibo è una parte fondamentale di esso”: è quanto ha detto Roberta Casini, Delegata Agricoltura Anci Toscana e Sindaco di Lucignano in occasione dell’incontro sulle “Aree Marginali” promosso da Anci Toscana alla 42esima Fiera Mugellana di Borgo Lorenzo.

La battaglia contro il cibo sintetico è stato uno dei temi caldi delle iniziative promosse da Coldiretti e Campana Amica alla quattro giorni della fiera mugellana dove è proseguita anche la raccolta di firme per chiedere al Governo di accelerare sull’approvazione della proposta di legge per vietarne produzione e commercio nel nostro Paese. Una recente ricerca, condotta da Derrick Risner ed i suoi colleghi dell’Università della California a Davis, ha evidenziato che la produzione della carne in laboratorio è più impattante dal punto di vista ambientale della zootecnia tradizionale da 4 a 25 volte di più mentre la Fao ha messo in guardia sui 53 pericoli potenziali per la salute dei cibi sintetici dalle allergie ai tumori. “Dal mondo scientifico cominciano ad arrivare conferme sulla necessità di rispettare il principio di precauzione di fronte ad una nuova tecnologie con molte incognite che rischia di cambiare  la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda. – spiega Roberto Nocentini, Presidente Coldiretti Firenze – Proprio per questo la sfida che la Coldiretti lancia alle istituzioni europee è che i prodotti in laboratorio nei processi di autorizzazione non vengano equiparati a cibo ma bensì a prodotti a carattere farmaceutico. La Toscana ha risposto alla minaccia compatta e determinata nel chiedere al nostro Governo di approvare al più presto una legge che vieti la produzione e la vendita di cibo sintetico e mangimi nel nostro paese. Una legge che non nega e ferma la ricerca, e ci tengo a sottolinearlo ancora una volta, ma che parte dal sacrosanto principio di precauzione a tutela della salute dei cittadini. Prima di mettere nel piatto cibo prodotto in laboratorio con metodi discutibili – conclude Nocentini – servono studi e garanzie sulla loro sicurezza alimentare nel breve e nel lungo periodo”.

La Toscana ha contribuito alla battaglia contro il cibo sintetico raccogliendo oltre 35 mila firme e incassando il sostegno della petizione di oltre 100 amministrazioni comunali.  Una mobilitazione che – conclude Coldiretti Toscana – ha il merito di aver acceso i riflettori su un business in mano a pochi ricchi e influenti nel mondo sul quale si comincia ora a fare luce.

 

fonte coldiretti

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