Presentazione degli atti sulla Bologna-Firenze principale Via Romea del Basso Medioevo

Firenzuola, Sala del Consiglio – Domenica 18 ottobre, ore 10,30
Presentazione degli ATTI del Convegno svoltosi a Scarperia il 13 giugno 2015
Né via Francigena né via Teutonica
E’ LA BOLOGNA-FIRENZE LA PRINCIPALE “VIA ROMEA” DEL BASSO MEDIOEVO
Nuovi documenti sui passi della Vecchia e dell’Osteria Bruciata.

osteria b
Al Convegno parteciparono: Renato Stopani, studioso di viabilità antica come via Francigena e via Teutonica; Francesco Salvestrini, storico del monachesimo vallombrosano cui apparteneva la Badia di Moscheta; Marco Pinelli storico dell’arte che tratta del ruolo delle pievi sulla viabilità; ricercatori e cultori locali della materia, come Lorenzo Cammelli, Filippo Bellandi e Luciano Bassini.
Il Convegno mirava a mettere in risalto l’importanza prevalente della Bologna-Firenze del Basso Medioevo rispetto alle altre due grandi direttrici della via Francigena e della via Teutonica che nella percezione diffusa sembrano dominare (soprattutto la via Francigena) l’intero periodo medievale, a causa di un’invadente massa di iniziative promozionali basate più su finalità turistiche che di ricerca storica.
Gli interventi sono stati focalizzati sul tratto Cornacchiaia-Sant’Agata della Bologna-Firenze medievale, che oltre ad essere il punto più nevralgico dell’attraversamento appenninico è anche quello più controverso tra gli studiosi perché in gran parte misterioso e poco documentato. Si pensi al passo dell’Osteria Bruciata, il punto più noto e leggendario del tragitto: ebbene fino ad ora la documentazione diretta su di esso era quasi del tutto assente, pur essendo largamente diffuso nell’immaginario collettivo. Nuovi documenti ora hanno integrato gli studi precedenti, e rivelato dati finalmente oggettivi sulla sua esistenza e collocazione. Altra novità sono stati i documenti sulla via che, provenendo dal Corniolo, transitava dal passo della Vecchia: per la prima volta ne è stato messo in luce il ruolo di via alternativa per l’attraversamento del crinale, di pari importanza a quella dell’Osteria Bruciata, oltre che assai più antica di quella.passo osteria
L’analitica rassegna degli aspetti territoriali, ancor oggi osservabili sul campo o ricavati da fonti archeologiche e toponomastiche, ha voluto inoltre dare un contributo alla ricostruzione dei percorsi effettivi delle due vie che attraversavano l’Appennino, entrambe facenti capo a Cornacchiaia e Sant’Agata e che appaiono delineate fin dalla preistoria.
La pubblicazione degli Atti del Convegno – realizzata col contributo determinante della Banca del Mugello – sarà disponibile nell’incontro di presentazione.

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