La Marcia di Barbiana e il programma delle iniziative dal 25 al 27 maggio

Appello XVI Marcia di Barbiana

«Cercasi un fine. Bisogna che sia onesto. Grande. Che non presupponga nel ragazzo null’altro che d’essere uomo. Cioè che vada bene per credenti e atei. Io lo conosco. Il priore me l’ha imposto fin da quando avevo 11 anni e ne ringrazio Dio.
Ho risparmiato tanto tempo. Ho saputo minuto per minuto perché studiavo.
Il fine giusto è dedicarsi al prossimo. E in questo secolo come vuole amare se non con la politica o col sindacato o con la scuola? Siamo sovrani. Non è più il tempo delle elemosine, ma delle scelte. Contro i classisti che siete voi, contro la fame, l’analfabetismo, il razzismo, le guerre coloniali. […] Se vi foste interessati di me quanto bastava per domandarvi di dove venivo, chi ero, dove andavo, il latino vi si sarebbe un po’ sfocato dinanzi agli occhi. Ma forse avreste avuto da ridire. A voi vi fa paura un ragazzo che a 15 anni sa cosa vuole.
Ci sentite l’influenza del maestro. […] Io sono un ragazzo influenzato dal maestro e me ne vanto. Se ne vanta anche lui.Sennò la scuola in che consiste? La Scuola è l’unica differenza che c’è tra l’uomo e gli animali. Il maestro dà al ragazzo tutto quello che crede, ama spera. Il ragazzo crescendo ci aggiunge qualche cosa e così l’umanità va avanti»

Lettera a una professoressa


È passato mezzo secolo esatto dalla morte di don Lorenzo e dalla fine della Scuola di Barbiana. Quell’insegnamento, quell’esperienza collettiva, le testimonianze e le parole che
ci hanno saputo consegnare sono oggi di un’attualità bruciante.
La crisi della scuola è lì a dimostrarci che educare non è un atto di autorità, ma è prima di tutto entrare in relazione personale, diretta, è occuparsi con competenza agli altri.
Apprendere non è saper ripetere quello che è stato detto, ma è accettare di entrare in una relazione autentica, capace di trasformare.
Questa è la realtà che si realizza ogni volta che insegnanti e studenti si incontrano in relazioni capaci di cambiarli e attraverso le quali accettano di farsi cambiare.
La scuola rispecchia quello che accade nella società: adulti indifferenti, incapaci di aprirsi e di accogliere gli altri, preoccupati solo delle proprie sofferenze, fanno crescere ragazzi e ragazze indifferenti, senza passioni, preoccupati solo delle proprie sofferenze. L’idea che la soluzione dei problemi possa essere un atto civico, politico, ha in questa fase storica poche possibilità di suscitare la passione dei ragazzi, unica speranza di qualsiasi futuro.
Il nostro appello è a tutti gli attori della scuola per far sì che la passione e l’impegno possano essere il motore della crescita dei ragazzi e della società.
L’esperienza di Barbiana ci ha indicato e continua ancora ad indicarci quale sia il fine al quale guardare per essere capaci di vivere pienamente la vita che, comunque e nonostante tutto, condividiamo con gli altri.

L’APPELLO PER LA MARCIA E’ STATO SOTTOSCRITTO DA:
Il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – Il Sindaco del Comune di Vicchio Roberto Izzo – Il Sindaco del Comune di Calenzano Alessio Biagioli – Il Sindaco del Comune di Montespertoli Giulio Mangani – Il Sindaco del Comune di Firenze Dario Nardella – Il Presidente dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello Paolo Omoboni – Il Sindaco della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella – Il Consiglio di Amministrazione dell’Istituzione Culturale Centro Documentazione don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana .

PROGRAMMA

Giovedì 25 Maggio ore 10,00 Istituto Comprensivo di Vicchio
The kaki tree project- Rinascita del tempo
Cerimonia di piantumazione dell’albero di kaki di Nagasaki, rivolto agli studenti dell’Istituto
Comprensivo di Vicchio. Ispirato dalla lettera del pilota di Hiroshima che don Milani aveva citato nella sua lettera ai giudici, il comune di Vicchio ha aderito al progetto progetto
pacifista giapponese per la diffusione dei figli dell’albero di kaki scampato miracolosamente al bombardamento atomico di Nagasaki (http://kakitreeproject.com
/italiano/), in collaborazione con il Centro Don Milani.

Venerdì 26 Maggio ore 17,00 Biblioteca Comunale di Vicchio
Processo all’obbedienza: la vera storia di Don Milani
Presentazione dell’ultimo libro di Mario Lancisi, edito da Laterza, alla presenza dell’autore.
Il 15 febbraio del 1966 si concluse a Roma un processo destinato a segnare la storia politica e culturale del nostro paese. In quel giorno, infatti, don Lorenzo Milani venne processato per il reato di apologia e incitamento alla diserzione e alla disobbedienza civile. Seguendo il filo della vicenda processuale, il libro ricostruisce il clima di quegli anni cruciali, i dibattiti e le polemiche intorno al Concilio Vaticano II, il ruolo e il peso di personalità straordinarie come il teologo del dissenso Ernesto Balducci, il ‘sindacosanto’
Giorgio La Pira e il cardinale di Firenze Ermenegildo Florit. E soprattutto ricorda a tutti noi la grande lezione di don Milani: non esiste obbedienza vera, profonda, non formale, senza disobbedienza come processo critico di assunzione di responsabilità.

Venerdì 26 Maggio ore 21.00 Teatro Giotto di Vicchio
Lettera a una professoressa
Spettacolo di e con Claudio Ascoli. Produzione Chille de la Balanza. Liberamente ispirato al libro-creazione collettiva degli allievi di Barbiana con la “regia” di Don Lorenzo Milani, nel 50.mo della sua pubblicazione e della scomparsa del Maestro. Con la partecipazione di Sissi Abbondanza e Monica Fabbri. Video, luci, audio Martino Lega. Prodotto in collaborazione con il Comune di Vicchio e con il Centro Formazione e Ricerca don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana di Vicchio. Prima rappresentazione. Una nuova edizione di uno degli spettacoli di punta della compagnia teatrale, arricchito dalle creazioni pittoriche in tempo reale di Monica Fabbri.

ascolta Claudio Ascoli

 

Le info per i partecipanti alla Marcia di Barbiana 2017

4 navette faranno da spola dalla Stazione ferroviaria e dal parcheggio al pratone del Ponte a Vicchio

Sabato 27 Maggio è il giorno della XVI Marcia di Barbiana. Un’edizione importante, in occasione dei 50 anni dalla scomparsa di Don Milani e dalla realizzazione di “Lettera a una professoressa”, per la quale sono attesi oltre un migliaio di partecipanti. A questo proposito ricordiamo le modalità di accesso alla Marcia.

Il ritrovo per la partenza è fissato al Lago Viola alle 10:30. Non sarà però possibile raggiungere il Lago Viola con mezzi propri (sarà possibile ovviamente a piedi) ma solo con le navette messe a disposizione del Comune di Vicchio. Le navette collegheranno sia la stazione ferroviaria con il Lago Viola, prelevando i partecipanti in concomitanza con l’arrivo dei treni dalle 8 fino alle 9.53, sia facendo da spola dall’ampio parcheggio al pratone in località Ponte a Vicchio dove sarà possibile lasciare facilmente l’auto.

Al termine degli interventi istituzionali, previsti alle ore 12 circa, le 4 navette messe a disposizione dal Comune saranno disponibili anche per il ritorno, partendo sempre dal Lago Viola, sia per il parcheggio del Ponte a Vicchio che per la stazione. L’ultima navetta dal Lago Viola partirà alle 15.30.

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