Il consiglio comunale di Borgo san Lorenzo promuove un premio dedicato al prof Giuseppe Alpigini

Nella sua ultima seduta il Consiglio Comunale di Borgo San Lorenzo ha approvato un ordine del giorno del gruppo Borgo in Comune che chiedeva l’istituzione di un premio intitolato al prof. Giuseppe Alpigini che prima della morte donò alla Biblioteca comunale un ingente fondo documentario e  migliaia di volumi. Il  “Fondo Alpigini” si trova presso il palazzo delle ex Pretura in piazza del Popolo ed è un’importante fonte di informazioni a approfondimenti culturali in vari campi , dalla letteratura  al cinema, dalla storia alla filosofia.  Come richiesto dai consiglieri di maggioranza il premia avrà una cadenza biennale.

Questa la relazione di accompagnamento alla proposta che è stata approvata all’unanimità.

Il prof. Giuseppe Alpigini , scomparso nel 1998, è stato una figura di primo,piano della scena culturale e politica di Borgo san Lorenzo.

Alpigini è stato animatore e promotore insieme ad altri borghigiani di ogni provenienza politica del primo comitato sorto per chiedere la riapertura della Ferrovia Faentina via Vaglia dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale ed è stato poi presidente del comitato per il centenario della Ferrovia nel 1993.

“Il professor Alpigini era il simbolo della lotta per la ricostruzione della Faentina, l’organizzatore del Comitato di agitazione per al ricostruzione della ferrovia che a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta aveva organizzato iniziative, manifestazioni anche clamorose per quei tempi culminate nella repressione, nella incriminazione e nella condanna del tribunale. “(G.Molinelli )

La ferrovia venne riaperta nel gennaio del 1999 “Giuseppe Alpigini ci aveva creduto ma non fece in tempo a prenderlo quel treno.”

Alpigini è stato attivo nel volontariato con la Misericordia e impegnato in politica con la Democrazia Cristiana, ma è stato soprattutto un grande animatore della scena culturale borghigiana.

Alla sua opera e alla sua figura il comune di Borgo san lorenzo dedicò un convegno nel 2003, in occasione dell’intitolazione ad Alpigini del piazzale davanti alla stazione ferroviaria, nel quale venne sottolineato come Alpigini oltre “all’impegno politico e sociale abbia sempre avuto un grandissimo interesse per la cultura, soprattutto per la trasmissione della cultura. “
Tra le sue molte iniziative per diversi anni tenne nel Palazzo del Podestà un ciclo di letture dantesche e fece parte attivamente del comitato di gestione della biblioteca comunale, con i suoi consigli e la sua competente collaborazione. Fu animatore instancabile del cineforum che negli anni 60/70 fu un momento di grande dibattito politico/culturale che vedeva una grande partecipazione popolare.

“Ma l’interesse per il mondo della cultura è ben lungi dall’esaurirsi in queste attività. La sua grande passione è rivolta ai libri, una passione divorante e totale, coltivata sin dai primi anni del dopoguerra quando, come mi disse un giorno in vena di autoironia, venne inesorabilmente colto dal “morbo da carta ingiallita”. Non solo si mette a leggere e collezionare libri ma anche giornali e riviste, tutta la stampa che acquista o di cui in qualche modo viene in possesso. La molla non è il puro collezionismo ma l’intento didattico, ragion per cui ogni testo o articolo raccolto deve essere rigorosamente catalogato.”(A. Gasparrini)

Si tratta di una documentazione di grande valore che Alpigini decise di mettere a disposizione della popolazione.
“L’acquisizione del Fondo Alpigini, iniziata nel 1986, ha rappresentato per la Biblioteca comunale una risorsa che ha accresciuto enormemente le potenzialità di offerta bibliografica. Per limitarsi al solo aspetto quantitativo si pensi che il fondo librario donato ammonta a 16.020 volumi e che il catalogo cartaceo era inizialmente composto di circa 750.000 schede che rimandano ad articoli in lingua italiana pubblicati su rotocalchi o riviste specialistiche riguardanti la letteratura italiana e straniera, arti visive, turismo. Tutto questo materiale è stato selezionato e ritagliato in oltre 7.000 buste numerate oppure conservato in collezioni di periodici rilegati in annate più o meno regolari.

Schedando con certosina pazienza tutti gli articoli che rientrano nella sua sfera di interesse Alpigini ha reso disponibili informazioni difficilmente reperibili per gli studiosi anche in biblioteche specializzate.”(idem)

Il Fondo che ha sede presso la sala al piano terreno della ex Pretura è stato anche in parte digitalizzato.

“Anche se nessuno continua il suo lavoro di schedatura, Beppe sarà contento di sapere che il suo tempo e i suoi soldi non sono stati spesi invano perché i suoi libri e il suo Fondo sono oggi una risorsa per arricchire le conoscenze e il bagaglio culturale di tutti i mugellani. Un motivo in più per ritenere che l’atto di riconoscenza oggi tributatogli è pienamente giustificato.”

Sono passati 16 anni da quel convegno e perché non si perda la memoria di questa importante attività culturale crediamo sia doveroso istituire un premio per ricordare il prof. Alpigini e nello stesso tempo incrementare gli studi sul Mugello. Il premio Giuseppe Alpigini dovrebbe premiare ogni due anni  con la pubblicazione una tesi di laurea che  riguardi il nostro territorio sotto l’aspetto storico, ambientale, letterario, economico o sociale scelta da una commissione tra quelle pervenute all’amministrazione comunale. La gestione del premio dovrebbe essere affidata alla Biblioteca comunale che potrebbe avvalersi della collaborazione dell’Associazione Amici delle Biblioteche.

Il tema sarà comunque approfondito nella commissione cultura del Consiglio comunale.

 

(Foto da Il Filo)

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