Dalla Futa al Falterona

Per non dimenticare: “Dalla Futa al Falterona”

di Angiolo e Pier Luigi Paoli e Valentina Gensini

 Dalla Futa al Falterona

di Ezio Alessio Gensini

Impeccabile la ricostruzione e recensione pubblicata da Giuseppe Marrani su “Il Galletto, n° 1169 del 9 agosto 2014, del libro appena edito: “Dalla Futa al Falterona. Per non dimenticare. Firenze e la linea gotica 1943/1944”, fresco di stampa, che i fratelli Angiolo e Pier Luigi Paoli hanno dedicato assieme a Valentina Gensini a un drammatico e cruciale biennio di guerra che coinvolse direttamente e con particolare violenza il Mugello e la vicina Firenze (edizioni “Il Filo”, Borgo San Lorenzo, pp. 128).

Come del resto minuziosa, dettagliata e informata la prefazione al libro curata dal giornalista Duccio Moschella, redattore del quotidiano “La Nazione”.

Scrive Giuseppe Marrani: “Il libro è frutto di vent’anni di paziente interesse e di minuziose ricerche storiche che gli autori hanno condotto personalmente in zona, perlustrando l’arco degli insediamenti tedeschi e i terreni di scontro, frequentando archivi e biblioteche e prestando ascolto ad esperti e soprattutto ai racconti di chi di quegli eventi è stato testimone. Si tratta di pagine toccanti che lasciano il ruolo di protagonisti alle tante testimonianze dei mugellani e dei fiorentini che hanno vissuto in prima persona i terribili frangenti di guerra che seguirono l’estate del 1943. La parola passa insomma di fatto ad una popolazione che ha subito il passaggio di un fronte durissimo trovandosi in prima linea. Ricordi di valore storico e assieme anche umano, che al lettore rendono viva e attuale la durezza di una quotidianità trascorsa fra le necessità di sopravvivenza, gli scontri, i bombardamenti e i continui pericoli di cattura, deportazione e uccisione via via che il conflitto si inaspriva. L’arco di tempo compreso dal volume, dall’inizio della costruzione della linea gotica (si parte da eventi subito successivi all’armistizio dell’8 settembre) fino alla guerra partigiana e agli orribili eccidi nazisti del 1944 è dunque narrato senza concessioni a fredde o scontate ricostruzioni saggistiche, e si compone di numerosi episodi narrati in prima persona con il necessario supporto di una minuziosa documentazione con cui gli autori accompagnano ciascuna testimonianza: documenti originali editi e inediti, manoscritti, immagini di reperti del tempo, foto d’epoca, memorie personali, grafici e cartine che aiutano a collocare ciascun accadimento nella frastagliata geografia del Mugello e delle zone vicine. Un passato vissuto dunque e narrato ‘dal basso’, ricostruito senza concessioni ideologiche e con la consapevolezza viva del lento consumarsi di una pesante e crudele tragedia che ha costituito nel bene e nel male una svolta ineludibile della recente storia nazionale e mondiale. Un libro interessante, facilmente leggibile e anche direi necessario alle generazioni dei più giovani, coloro ai quali fortunatamente del ‘tempo di guerra’ è giunta solo una debole eco e che potrebbero guardare a quanti li hanno preceduti e alla loro terra mugellana con occhi più consapevoli.”

Vorrei dedicare due parole su gli autori.

 Angiolo PaoliIl deus ex-machina della pubblicazione è Angiolo Paoli, da oltre venti anni assiduo ricercatore di documenti sulla storia della Linea Gotica Centrale, è nato a Borgo San Lorenzo ed è stato co-fondatore di molte associazioni sul territorio con finalità sociali, culturali e di “ricerca storica” locale. Già autore con Alfredo Altieri, nel 2002 ha pubblicato a cura dell’Editore Parigi & oltre: “Uomini e secoli nel Mugello: dai Medici a Firenze capitale.”Mugello terra dei Medici. Infatti, è proprio nella zona di San Piero a Sieve- Barberino che origine la stirpe  medicea. Secondo lo storico Giuseppe Baccini, tutto ha inizio intorno all’anno Mille quando i Medici erano consorti degli Ubaldini mentre la tradizione li descrive poveri, anzi poverissimi, carbonai nei boschi mugellani finché uno di loro divenne medico dando il nome e lo stemma alla casata. Quel che è certo è che la famiglia giunge a Firenze dal Mugello e un certo Chiarissimo, figlio di  Giambuono de’ Medici membro del consiglio del Comune, appare nei salotti della buona borghesia  fiorentina già nel 1201. Cinquant’anni dopo Giovanni de’ Medici ricopre importanti incarichi nell’esercito fiorentino e, nel 1291, Ardingo de’ Medici diviene priore. Da questo momento in poi le notizie sulla casata sono molto frequenti, sappiamo infatti che i Medici si schierarono dalla parte del popolo durante il Tumulto dei Ciompi (1378-1381). La loro era ancora una ricchezza modesta anche se grande e sfrenata era l’ambizione di partecipare alla vita politica. All’inizio del Quattrocento i Medici diventarono una delle più ricche consorterie fiorentine e le loro banche avevano ormai tentacoli ovunque. La crescita della potenza dei Medici sembrava non conoscere ostacoli.Ma i Medici, per strani giochi del destino, sembrano destinati a morire giovani. A raccontarci questa storia avvincente e suggestiva sono Alfredo Altieri e Angiolo Paoli in questo bel libro che attraversa 340 anni di cronache e di fatti storico-artistici che riguardano il Mugello e l’Alto Mugello mettendo in luce il legame inscindibile che ha da sempre ha unito la famiglia de’ Medici e questa terra.

 Pier Luigi PaoliPier Luigi Paoli nato a Borgo San Lorenzo, appassionato di pittura, scultura, fotografia e ricerca sul territorio, in merito agli avvenimenti dell’ultimo conflitto mondiale anni 1943-45.

Dice Angiolo Paoli di lui: “Sul tema ha acquisito attestati di presenza qualificati e di alto spessore, non poteva che non essere la “spalla ideale” per appoggiarsi in questo percorso”.

Valentina Gensini, nata a Firenze ma mugellana doc, autrice di vari saggi di psicologia e assidua collaboratrice del Filo di Argento di Firenze.Valentina Gensini

Dice Angiolo Paoli di lei: “Ha svolto un enorme lavoro oscuro di traduzione di libri e documenti, fondamentali per la stesura del libro”.

Con questa pubblicazione – continua Angiolo Paoli – volevo far conoscere aspetti, pro e contro di avvenimenti, spesso non raccontati nel modo giusto e che molti ancora oggi non conoscono la realtà, i fatti reali, sul preciso periodo storico. Il lavoro oscuro e importante dell’8 e 9 settembre svolto dai soldati italiani che meritano un plauso. Ma anche i tanti errori commessi …”.

Il volume sarà presentato pubblicamente il prossimo 30 agosto in Palazzo dei Vicari a Scarperia, alle ore 10.00. Presenzierà la mattinata il Prof. Francesco Apergi.

Per non dimenticare …. .

Chi non ricorda il passato è condannato a ripeterlo”

(Primo Levi)

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