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Vietato l’uso del diserbante glifosate in Toscana

di Leonardo Romagnoli

L’assessore alla sanità della Regione Toscana aveva preso l’impegno di porre il divieto all’uso di diserbanti a base di glifosate dopo le proteste di cittadini e amministrazioni comunali per l’utilizzo di questi fitofarmaci nel diserbo dei cigli delle strade provinciali e statali. diserbanti
La giunta regionale nella sua ultima seduta del 4 agosto ha approvato la delibera che vieta l’uso non agricolo di prodotti fitosanitari contenenti “glyphosate”.
Nella delibera è previsto anche che “ in casi di carattere eccezionale dove si rilevi che non vi siano né pratiche meccaniche, fisiche od agronomiche alternative all’uso del glyphosate, né prodotti fitosanitari con sostanze attive sostitutive, e l’azione per il controllo delle piante infestanti non arrivi a garantire condizioni di sicurezza per la popolazione, e si rilevi quindi, da un’appropriata analisi del rischio, che il diserbo con le citate pratiche e/o prodotti alternativi non possa evitare un rischio immediato per la salute e l’incolumità pubblica superiore rispetto a quello determinato dall’uso del
glyphosate, i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL, ai quali spetta l’adozione dei
provvedimenti in materia di igiene e sanità pubblica, possono valutare il rilascio del nulla
osta all’utilizzo di prodotti che contengano glyphosate”.
Il provvedimento è stato adottato in attesa di una risposta ad un quesito posto al Ministero della Salute e prende atto delle ultime ricerche effettuate su questo principio attivo dalla IARC di Lione che è un organo tecnico dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
“la IARC ha sottoposto a valutazione di cancerogenicità il principio attivo glyphosate – scrive la Regione- il cui esito ha portato alla classificazione di tale sostanza nel gruppo 2a “probabile cancerogeno per l’uomo” il cui rapporto sarà pubblicato integralmente nella monografia IARC n° 112 di prossima pubblicazione e le cui risultanze sono state pubblicate ufficialmente sull’autorevole rivista “Lancet Oncology online” in data 20/03/2015”.diserbo
Prossimamente saranno elaborate delle linee guida per il controllo delle piante infestanti in ambito non agricolo per indirizzare l’attività dei comuni e delle Asl con il contributo di Arpat, Istituto per la prevenzione oncologica e Agenzia regionale per la sanità.
Visti i risultati delle ricerche della Iarc di Lione sarebbe auspicabile un’esclusione dell’uso di prodotti contenenti glifosate anche in agricoltura dato che può essere sostituito con sostanze sicuramente meno nocive.

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