Proposta di legge regionale per impedire verifiche ambientali su opere del Pnrr. Grave e preoccupante secondo la Cgil

“Niente verifiche ambientali e niente rispetto della programmazione territoriale per le opere nel Pnrr: è grave e preoccupante la proposta di legge regionale avanzata da alcuni consiglieri Pd”: l’allarme di Maurizio Brotini e Simone Porzio di Cgil Toscana. Preoccupazione per i rilievi di incostituzionalità e per la tutela dell’ambiente e della partecipazione

La proposta di legge regionale avanzata da un gruppo di consiglieri del Partito Democratico, avente come scopo l’esclusione dalle verifiche ambientali e dal rispetto delle norme di programmazione territoriale per le opere rientranti nei progetti del Pnrr, è grave e preoccupante. Questo sia dal punto di vista dei possibili rilievi di incostituzionalità che, soprattutto, del valore da attribuire alla tutela e salvaguardia dell’ambiente e della stessa partecipazione popolare alle grandi scelte infrastrutturali. Riteniamo fondate le preoccupazioni espresse a riguardo dai dirigenti regionali e nazionali di Legambiente, da significativi membri del Consiglio regionale e dalla stessa assessora regionale all’ambiente Monia Monni. Se non possiamo tornare a come eravamo prima, male sarebbe diventare peggio di prima, richiamando alla stagione dello Sblocca Italia di berlusconiana memoria.

fonte Cgil

PNRR, Sinistra Civica Ecologista: «PD ritiri proposta di legge regionale, grave se saltano verifiche ambientali»
«La proposta di legge avanzata da alcuni consiglieri del Partito Democratico, se approvata, potrebbe cancellare anni di politiche regionali a difesa dell’ambiente e gettare al vento i processi di partecipazione popolare attorno alle grandi scelte infrastrutturali. Come Sinistra Civica Ecologista, forza che sostiene convintamente e lealmente la coalizione di centrosinistra in Toscana, chiediamo ai consiglieri del PD di ritirare la proposta di legge e di aprire una discussione nel merito. Oltre ai possibili rilievi di incostituzionalità, riteniamo sbagliato che le opere rientranti nei progetti del Pnrr siano escluse dalle verifiche ambientali e dal rispetto delle norme di programmazione territoriale. Si tratterebbe di un fatto grave e preoccupante, di un passo indietro rispetto agli impegni che come centrosinistra ci siamo presi di fronte ai cittadini toscani. Per questo condividiamo le forti preoccupazioni espresse da CGIL, Legambiente e dalla stessa assessora regionale all’Ambiente Monia Monni. Il Pnrr deve essere l’occasione per archiviare approcci vecchi e pericolosi e per assumere la trasformazione ecologica del modello di sviluppo come bussola per le politiche locali. E per farlo, come diciamo da tempo, la questione della partecipazione deve essere centrale».
Lo rende noto Sinistra Civica Ecologista.

 

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