Le associazioni scrivono al presidente Rossi sulla sanità

Al Presidente della Giunta regionale Toscana

Enrico Rossi

All’Assessore Regionale Diritto alla salute, al welfare e all’integrazione socio-sanitaria

Stefania Saccardi

Al Presidente Terza Commissione Consiglio regionale Toscana

Stefano Scaramelli

E p.c.. Al Direttore Generale Monica Calamai

Ai Direttori generali di Area vasta

Ai Direttori generali Aziende Ospedaliere Universitarie

In riferimento a quanto recentemente riportato dai media, e presentato in Conferenza stampa da parte del Governatore e dell’Assessore alla Sanità della Regione Toscana, esprimiamo, in qualità di rappresentanti dei cittadini presenti negli organismi di partecipazione istituiti dalla stessa Regione Toscana, la nostra grande preoccupazione per le conseguenze che i tagli paventati potrebbero avere sulla cittadinanza toscana in termini di assistenza e cura, in particolare ci chiediamo come essi potrebbero garantire almeno gli stessi livelli di qualità, sicurezza e umanizzazione delle cure finora garantiti ai cittadini toscani.

Si parla, in particolare, di considerevoli tagli al personale sanitario, pur essendo in presenza di una carenza, più volte denunciata sia dalle Aziende Ospedaliere sia dalle Aziende Territoriale, di personale dedito all’assistenza dei cittadini/pazienti.

Né deve essere sottovalutato l‘allarme lanciato in questi giorni di una prossima forte riduzione dei medici di medicina generale che, causa pensionamento, non bilanciato da un adeguato turnover, potrebbe portare ad una inevitabile crisi della medicina territoriale che, invece, andrebbe rilanciata e implementata.

In Toscana già nel 2004 si è iniziato a parlare della necessità di ridurre sia i posti letto sia il personale sanitario, anche in vista di un cambio di “sistema”. Soprattutto, a partire dall’applicazione del D.M. n.70/2015, vi è stata una progressiva diminuzione delle giornate di degenza, ormai ridotte in modo drastico, tanto da far dubitare che questo abbia sempre comportato un miglioramento sia nell’assistenza che nella spesa sanitaria.

A questo proposito sarebbe importante un’analisi approfondita dei rientri di pazienti entro i 30 giorni dalla dimissione, specificandone le cause. E ancora vorremmo mettere l’accento sul ritardo e sulla mancata realizzazione di progetti inerenti l’implementazione dell’assistenza territoriale. Tali piani, strettamente interconnessi con la riorganizzazione della rete ospedaliera, avevano proprio l’obiettivo di garantire un’adeguata assistenza a domicilio, riducendo i tempi di degenza e con essi, non soltanto il disagio dell’utente ma anche i costi del ricovero ospedaliero. Certo tutto questo non si fa in un giorno, ma richiede comunque una rimodulazione ed un forte investimento sul personale sanitario.

La Toscana ha accolto nel 2004 l’indicazione del Ministero ed ha praticato sia il taglio dei posti letto sia del personale sanitario, non andando a sostituire il personale che andava in pensione.

La cura è stata molto, molto forte, tanto che oggi vengono denunciate carenze di posti letto, con i Pronto Soccorso talvolta intasati all’inverosimile, anche a causa della impossibilità di trasferire i pazienti nei reparti. Questo comporta un prolungato periodo di sosta in P.S. o anche nei reparti di medicina d’urgenza dove il paziente non dovrebbe rimanere oltre le 72 ore. Questo perché i letti nei reparti sono talvolta occupati da pazienti che potrebbero essere assistiti anche a casa se fosse stata predisposta un’adeguata assistenza territoriale/domiciliare. Spesso i Pronto Soccorso sono intasati anche perché assolvono ad un compito improprio mancando la possibilità di reperire i MMG e i PdF soprattutto in determinate fasce orarie e nelle giornate pre e festive.

Quindi la Toscana si è comportata in modo virtuoso, anzi alcune Aziende sono andate anche oltre alle percentuali richieste all’epoca per adeguarsi alle direttive ministeriali.

Sappiamo che molte Regioni non sono state altrettanto virtuose . Tuttavia viene chiesto anche a noi di fare ancora una volta una cura dimagrante che il nostro sistema ha già fatto mentre si trova invece di fronte all’urgenza di dare piena attuazione in tutti i campi, alla riforma avviata, ma non conclusa.

Noi temiamo fortemente che il nostro sistema sia in grado di sopportare una nuova cura di questo genere, tra l’altro dobbiamo riflettere molto anche sulla differenza esistente fra la Toscana ed altre Regioni. la Lombardia per esempio, dove, per scelta regionale, si è molto incentivato il privato convenzionato che mette a disposizione i posti letto e le strutture che il pubblico va a togliere.

La Toscana si è finora sempre distinta per la scelta di privilegiare il pubblico, considerata a ragione una scelta etica e sociale di grande importanza. Oggi purtroppo ci chiediamo quale sia il progetto che si ha in mente.

Praticare ancora tagli di personale, in un sistema in grave sofferenza è impossibile, a meno che non si voglia distruggere ciò che negli anni passati è stato fatto a favore soprattutto delle fasce più deboli e svantaggiate che non possono rivolgersi al privato.

Riteniamo in modo particolare che non sia assolutamente giustificabile un’impostazione di tagli lineari senza valutare le conseguenze sociali delle medesime.

Ci sono naturalmente punti critici e obiettivi di miglioramento ed efficientamento che, oltre a un risparmio economico, possono produrre maggiore appropriatezza e qualità. La riorganizzazione in atto del sistema sanitario regionale si è posto anche questo obiettivo ambizioso e crediamo sia giunto il momento di fare un bilancio serio ed completo dei risultati raggiunti e degli effetti anche critici che tale riorganizzazione ha prodotto o stenta ancora a produrre.

Come rappresentanti dei cittadini vorremmo partecipare con i mezzi e le modalità che la riforma del nuovo sistema di partecipazione recentemente approvato dal Consiglio regionale ha reso disponibili. Tale riforma è ormai in fase di partenza. Ci auguriamo che la Giunta regionale vorrà valorizzare pienamente le nuove opportunità che essa rappresenta.

La riflessione che riteniamo urgente deve riguardare, secondo noi, anche il ruolo e la piena valorizzazione degli operatori e delle professioni sanitarie.

Per far ciò appare indispensabile avere una mappatura del personale (compreso quello dirigenziale) sanitario e amministrativo, degli incarichi attualmente svolti in seno alle rispettive aziende, sia ospedaliero universitarie che territoriali, della loro aderenza e appropriatezza ai mutamenti in atto nell’organizzazione del sistema sanitario regionale .

Anche su questo intendiamo dare il nostro contributo.

Ma proprio per questo, a fronte di annunci di ulteriori tagli che andrebbero inevitabilmente, in una logica puramente aziendalistica, a penalizzare i cittadini ed i territori più deboli, intendiamo ribadire: la Toscana ha già dato, è una Regione virtuosa e non può quindi venirle chiesto di effettuare, per la seconda volta, una riduzione di personale che porterebbe alla chiusura di reparti e di servizi snaturando quel principio di equità che è a fondamento del diritto alla salute e che ha permeato il nostro sistema sanitario a cui non intendiamo rinunciare ma che vorremmo contribuire a migliorare.

Ringraziandovi per l’attenzione, cordiali saluti.

Ada Macchiarini, Ass. Semi per la SIDS onlus, CdP AOU Meyer, GART, Forum regionale diritto alla salute

Dafne Rossi, Ass. Serena Siena, CdP AOU senese, GART, Forum regionale diritto alla salute

Giuseppe Notaro, Federconsumatori Toscana , CdP SdS Mugello, Forum regionale diritto alla salute

Angelo Puccinelli, Ass. il T.E.T.T.O per noi onlus, CdP Distretto Versilia, GART

Franco Alajmo, Cittadinanzattiva, CdP Careggi, CdP USL 10 Firenze, Forum regionale diritto alla salute

Giuliana Matassi, Ass. Italiana Pazienti Anticoagulati Firenze, GART

Sestilio Dirindelli, Federconsumatori, CdP ex Usl 10 Firenze, CdP ISPRO Firenze

Marco Mitola, ASSMAF onlus, CdP AOU Careggi

Franco Salvini, Ass. Italiana Dislipidemie Ereditarie, GART

Antonio Chiarelli, Federconsumatori, CdP AOU Careggi, CdP ex USL 10 Firenze

Enrico Roccato, CdP ex USL 11 Empoli

Ugo Giani, Ass. Italiana Dislipidemie Ereditarie

Maria Platter, Cittadinanzattiva, CdP ex USL 9 Grosseto, Forum regionale diritto alla salute

Giampaolo Gorini, CdP ex USL 5 Pisa

Alessandro Monaci , CdP ex USL 9 Grosseto, GART

Emanuela Raponi, Federconsumatori, CdP ex USL 9 Grosseto

Ivana Cannoni, Ass. Traumi Cranici, CdP ex USL 8 Arezzo, GART

Cinzia Matacchiera, Adiconsum Toscana,

Barbara Bandini, Adiconsum, CdP AOU Careggi, Forum regionale per il diritto alla salute

Francesco Apergi, Federconsumatori, CdP ISPRO Firenze

Andrea Zambianchi, Movimento Consumatori Toscana, Forum regionale diritto alla salute

Elisabetta Meacci, Presidente AIL Pistoia e Valdinievole

Sauro Verdi, Federconsumatori, CdP SdS Mugello

Manlio Matera, Associazione Italiana Malati Alzheimer Firenze

Filippo Tesi, Presidente e comitato direttivo Federasma e Allergie onlus

Luigi Del Bravo, Associazione Nazionale Mutilati Invalidi Civili

Andrea Botti, Associazione Nazionale Mutilati Invalidi Civili

Stefano Bechini, AIDO Siena, CdP AOU Senese

Luciana Mignarri, AIL Siena, CdP AOU Senese

Silvia Sestini, Ass. italiana malati dialkaptonuria, CdP AOU Senese

Ranieri Rocchigiani, Ass. Amici del cuore senese, CdP AOU Senese

Catia Gorelli, AUSER senese, CdP AOU Senese

Mariella Tibo, AVO senese, CdP AOU Senese

Giampiero Buccianti, Federconsumatori, CdP AOU Senese

Giovanna Manetti, Ass. Libera Siena, CdP AOU Senese

Laura delle Monache, Ass. NASIENASI V.I.P. Siena onlus, CdP AOU Senese

Gino Bicci, Tribunale Diritti del malato, CdP AOU Senese

Monica Zecchini, Ass. INFREEDOM onlus, cdp AOU Senese

Eugenio Conte, Ass. Cardiotrapiantati, CdP AOU Senese

Roberto Damiani, presidente CdP SDS Senese

Chiara Rubbiani, Federconsumatori, CdP ex USL 8 Arezzo, GART

Alfonsa Brini, Ass. Valdelsa Donna , CdP ex USL 7 Siena

Valeria Invernizzi, Ass. Cibo Amico, CdP AOU Meyer

Ida Buonavoglia, Ass. Amicodivalerio onlus, CdP AOU Meyer

Kira Pellegrini, Ass. Oltre l’Orizzonte, CdP ex ASL 3 Pistoia, GART

Luigina Romano, Ass. Donna chiama Donna, CdP AOU Senese

Angela Petraglia, Ass. Centro Aiuto alla Vita, CdP AOU Senese

Nuccia Rinaldi, Ass. Diabetici, CdP AOU Senese, CdP ex USL 7 Siena, GART

I commenti sono chiusi.