La faentina e le preoccupazioni degli amministratori locali

La faentina e le preoccupazioni degli amministratori locali

In questi giorni di fine estate la Faentina torna ad essere una preoccupazione per gli amministratori mugellani per i ripetuti disservizi sulla tratta Borgo- Firenze via Vaglia e via Pontassieve e per la mancata riapertura della linea tra Marradi e Faenza.

Il primo cittadino di Marradi in una sua intervista alla Nazione sottolinea la grave situazione per i pendolari del suo comune che dovranno spostarsi per lavoro e studio nei prossimi mesi verso la Romagna con la ferrovia ormai chiusa da oltre tre mesi.

Triberti ricorda che la linea è stata ripulita e sistemata e potrebbe quindi essere nuovamente operativa ma intorno alla rete ferroviaria sono stati individuate ben 170 zone con minacce di frane tutto nel territorio del comune di Brisighella. Molte sono distanti dalla linea ma alcune destano preoccupazione,  in caso di nuove piogge potrebbero coinvolgere nuovamente i binari.
Per adesso da Marradi a Faenza ci sono servizi sostitutivi ma sono spesso insufficienti e neppure puntuali. Intanto come riportato nell’intervista di Triberti stanno proseguendo gli approfondimenti dei geologi di Rfi e la prossima settimana è previsto un nuovo incontro tecnico interno e poi successivamente con le due regioni interessate, Toscana ed Emilia Romagna, per capire i tempi di riapertura della linea. L’unica cosa certa è che questa situazione ha avuto ripercussioni negative sul turismo estivo e ne avrà nei prossimi mesi per i pendolari dell’alto Mugello.

Anche il sindaco di Borgo san Lorenzo a seguito delle proteste dei comitati e di singoli pendolari ha pubblicato sulla sua pagina facebook una serie di considerazioni, riprese anche da Repubblica -Firenze, sui disservizi registrati in queste settimane invitando la Regione ad un più attento rispetto del contratto di servizio da parte di Trenitalia. Vagoni senza aria condizionata, ritardi, bus sostitutivi, mancanza di informazioni, utilizzo dei vecchi convogli ALN. “Delle penali previste e richieste in questi anni cosa è stato applicato? Si chiede Omoboni. Come si può pretendere un servizio adeguato se a fronte di ritardi giornalieri nessuno chiede conto al gestore? Omoboni dichiara di essersi rivolto al Difensore civico della Regione e alla Commissione trasporti del Consiglio regionale. Anche i nuovi treni presentati qualche mese fa , come i Blues, vengono utilizzati saltuariamente e non sono stati più fatte comunicazioni sul programma di arrivi di altre nuove motrici. ”Qui si parla del diritto a muoversi – scrive il sindaco di Borgo – che deve essere garantito soprattutto nelle zone più lontane dai capoluoghi.” Trenitalia si trincera dietro i problemi creati dalle altissime temperature sulla linea e comunque ricorda che ad agosto (salvo la cancellazione di un treno) “ nei primi venti giorni il 97% dei treni sulla Firenze-Borgo via Pontassieve è arrivato puntuale, il 93,1% sulla linea Vaglia.”
Sono sfortunati i pendolari che salgono sempre su quel 7% che non rispetta i canoni del servizio.

La situazione della Faentina deve comunque essere risolta nel più breve tempo possibile per evitare che quanto di negativo è stato causato al turismo, nel trasporto tra le due regioni e verso Firenze, e a coloro che anche in estate dovevano muoversi per lavoro verso il capoluogo, si aggravi con la ripresa anche dell’attività scolastica costringendo i pendolari ad utilizzare mezzi privati.

LR

il testo del  comunicato del sindaco di Borgo San Lorenzo

 

FAENTINA: E’ DI NUOVO CARONTE

Altro che anticiclone, altro che afa. La linea Faentina periodicamente torna ad essere un girone infernale. Negli ultimi mesi sia a Faentina e linea via Pontassieve hanno “vinto” il bonus abbonati, per i ritardi e le cancellazioni.

In questi giorni è stato un vero e proprio inferno per pendolari e utenti occasionali: ritardi, cancellazioni, i vecchi ALN ricomparsi sulla linea senza aria condizionata. Se leggiamo la bacheca del gruppo dei pendolari, c’è un elenco di racconti di viaggi al limite della decenza.

Due giorni fa il treno delle 18.40 da Firenze, è chiuso per metà ed è senza aria condizionata. Ieri sempre sullo stesso treno il racconto di un pendolare: “18:40 trenino per Borgo S. Lorenzo. Due vagoncini vintage. Quelli ci danno per oggi. Al momento si segnalano soli 10 minuti di ritardo. Partenza! Frenata secca… I turisti (numerosi) si guardano increduli… Anche noi, ma scoppiamo a ridere per non piangere ed aggiungere inutili perdite di liquidi oltre a quelle di sudore che già abbonda. Speriamo di arrivare a destinazione”. Sempre ieri, treno delle 14,40 da Firenze: “Partiti con 45 minuti di ritardo da SMN. Ennesimo guasto alla linea. Il capotreno annuncia che andremo a Campo Marte per poi tornare indietro e bypassare uno scambio guasto con arrivo a Borgo ore 16,20. Un’ora (se va bene) di ritardo“. 21 agosto scorso, treno delle 17.40 da Firenze “a Fiesole Caldine ci viene detto di scendere verso le 18:10 circa, il capotreno annuncia che passeranno due bus, il primo autobus, passa dopo più di 50 minuti di attesa, ma lascia almeno 30 passeggeri a piedi, il secondo, inviato solo grazie alle ripetute chiamate di un dipendente Trenitalia in contatto con il servizio clienti, passerà solo alle 20:15, due ore dopo essere scesi alle Caldine” 3 ore per tornare a casa.

Far viaggiare le persone così è non è da paese civile, e nessuno chiede conto al gestore dei disservizi.   Questo è il vero tema. Delle penali previste e richieste in questi anni cosa è stato applicato? Come si può pretendere un servizio adeguato se a fronte di ritardi giornalieri nessuno chiede conto al gestore?

La situazione non è più sostenibile, non bastano più riunioni o rassicurazioni. I nostri appelli, le nostre proposte, non hanno avuto un seguito duraturo. Abbiamo deciso di rivolgerci formalmente al Difensore Civico e alla commissione trasporti del consiglio regionale.

Il Contratto di Servizio tra Regione Toscana e Trenitalia per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico regionale sulla rete ferroviaria nazionale prevede un meccanismo di pagamento di acconti successivi e una rata di saldo finale. Noi avevamo già chiesto informazioni sulle penali, e ci era stato risposto che con l’emergenza Covid, e si capisce, il tutto era rimasto in stand by. Ma ora che l’emergenza Covid è passata, le penali sono state chieste?

Erano stati annunciati e garantiti nuovi treni blues sulla tratta, ne abbiamo visti uno, siamo stati la prima linea ad averlo, molto bene, ma poi non abbiamo ricevuto più comunicazioni sul programma di arrivo degli altri.

Senza dimenticare che alcuni comuni, giustamente, stanno applicando misure di abbattimento dei costi del trasporto per alcune categorie (studenti fasce Isee basse). Sarebbe più opportuno fare un ragionamento complessivo almeno come Città Metropolitana, visti anche gli indirizzi politici che sono stati approvati all’unanimità nel Consiglio Metropolitano. Soprattutto per le zone che hanno una situazione molto critica sia sul trasporto sul ferro che sul trasporto su gomma.

Qui si parla del diritto a muoversi. Che deve essere garantito soprattutto alle zone più lontane dai capoluoghi. Abbiamo approvato nei consigli comunali documenti inviati a tutti, ma di concreto si è visto molto poco. Spero che il nostro Presidente Giani colga questo grido di vera disperazione di chi, usando il mezzo pubblico, non sa se e quando arriverà a scuola o lavoro o tornerà a casa.

Paolo Omoboni – Sindaco Borgo San Lorenzo

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