La Cgil sull’infortunio mortale sul lavoro a Pontassieve

 

 

A fronte dell’infortunio avvenuto ieri a Sieci (Pontassieve), siamo di nuovo davanti ad una morte sul lavoro, a pochi giorni dalla strage plurima di Via Mariti a Firenze. Oltre alla dinamica, non ci è ancora nota la tipologia di contratto applicata al lavoratore, se metalmeccanico o altro, e se fosse dipendente diretto dell’azienda o esterno. Questo non è accettabile e oltre a denunciare l’accaduto riteniamo indispensabile rafforzare la collaborazione tra le organizzazioni sindacali e i Servizi di Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro (PISLL) della ASL dell’area fiorentina, chiedendo l’applicazione degli accordi esistenti, come quello siglato lo scorso 19 giugno che, in assenza dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, a seguito di sopralluoghi ASL, prevede l’informativa alle organizzazioni sindacali. In ragione di tutto ciò facciamo appello alle nostre confederazioni affinché il prossimo 11 aprile, giornata di sciopero nazionale di 4 ore indetto da Cgil e Uil in tutti i settori privati, vi siano iniziative e manifestazioni territoriali utili non solo a sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma dei morti sul lavoro ma anche a denunciare per l’ennesima volta il silenzio assordante del Governo e delle associazioni datoriali. Non si può morire di lavoro, di lavoro si deve vivere. Invitiamo tutte le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici della provincia di Firenze a partecipare alle iniziative che saranno organizzate nella giornata di giovedì 11 aprile 2024.

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