Incidente mortale al Carlone sulla Bolognese. Oggi lunedi i funerali a Scarperia

Incidente mortale nella notte sulla Bolognese nei pressi del Carlone dove un uomo a bordo di uno scooter si è scontrato con un cinghiale presente sulla carreggiata ed  è caduto rovinosamente  sull’asfalto riportando danni che ne hanno causato il decesso. Nonostante il pronto intervento dei sanitari con l’ambulanza e dei Carabinieri per l’uomo, un 47 enne  residente a Scarperia, non c’è stato niente da fare. Emanuele Diamanti, questo il suo nome, era autista di Autolinee Toscana e molto conosciuto in zona per la sua attività di musicista e sportivo impegnato nell’Ultra Trail. Lascia la moglie e due figli. La Salma è stata restituita alla famiglia ed è esposta alla cappella di Scarperia ove i funerali si svolgeranno lunedi alle 14,30.

Sulla vicenda c’è da registrare anche una presa di posizione di Coldiretti.

Un’altra tragedia sulle strade toscane. I cinghiali non sono più una piaga per i soli agricoltori, che subiscono danni quotidiani ai raccolti, ma per tutta la comunità. Sono una minaccia per la salute e la sicurezza stradale con la Toscana che si è guadagnata il primato per numero di incidenti gravi provocati da animali: ben ventisette. 300 mila sono invece gli esemplari a zonzo. Così Coldiretti Firenze commenta l’ennesimo incidente in località Carlone, nel comune di Scarperia e San Piero (Firenze), che è costato questa volta la vita ad un uomo di 47 anni che, alla guida del suo scooter, ha urtato con violenza un cinghiale che si trovava sulla carreggiata. Secondo Coldiretti, sulla base di dati Asaps, nell’ultimo anno è avvenuto un incidente ogni 41 ore. Negli ultimi dieci anni il numero di incidenti gravi con morti e feriti causati da animali è praticamente raddoppiato (+81%) sulle strade provinciali.

“Questo ennesimo sinistro dimostra che sono un elemento di grandissima pericolosità per gli automobilisti. – spiega Roberto Nocentini, Presidente Coldiretti Firenze Prato – Quelle dell’alba e del crepuscolo sono le ore più a rischio, con i branchi di cinghiali che si muovono razziando cibo nelle periferie urbane o distruggendo campi e colture, riuscendo a percorrere fino a 40 chilometri alla volta. Sono una calamità ed un pericolo per la salute pubblica e la sicurezza. Servono interventi mirati e su larga scala per ridurre la minaccia dei cinghiali a livello nazionale. Dobbiamo fermare l’invasione dei cinghiali che rappresentano un pericolo per la vita delle persone, la salute, l’ambiente e la produzione agricola”.

Anche un recente sondaggio di Coldiretti/Ixè conferma la grande preoccupazione della comunità con quasi sette toscani su dieci (69%) che ritengono che i cinghiali siano troppo numerosi mentre c’è addirittura un 58% che li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l’equilibrio ambientale come pensa il 75% degli intervistati. Il risultato – sottolinea Coldiretti Firenze Prato – è che oltre sei italiani su 10 (62%) ne hanno una reale paura e quasi la metà (48%) non prenderebbe addirittura casa in una zona infestata dai cinghiali.

In Toscana, su sollecitazione di Coldiretti, è stata modificata la legge 310/2016, per consentire agli agricoltori-cacciatori di intervenire direttamente contro gli ungulati, dopo averne segnalato la presenza nei propri fondi. “Finalmente anche a livello nazionale – conclude il Presidente di Coldiretti Firenze Prato – si affronta l’emergenza”.

 

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