Gravi disservizi nel trasporto ferroviario. La denuncia dei pendolari

Quello che succede in questi giorni sulla Faentina non ci stupisce e facciamo anche fatica a commentarlo perchè dovremmo usare le parole che abbiamo già usato tante volte. Oggi vediamo un po’ più di animazione intorno a questa linea derelitta ma forse un po’ più di attenzione ci voleva quando era ancora possibile scegliere e decidere. Come quando tutti gli amministratori del Mugello e della Val di Sieve hanno scelto di destinare risorse a opere stradali (che non faranno mai) invece che al potenziamento della linea ferroviaria. Come quando è stata accettata la chiusura dell’unica biglietteria in stazione su tutta la linea, di cui certo si può fare a meno, ma che era un chiaro segno del disinteresse di Trenitalia verso questa linea. O come quando nessuno si stava accorgendo che RFI sopprimeva binari. Sono anni che diciamo che la linea è fragile e i treni vecchi, quello che succede in questi giorni ne è l’ennesima conseguenza. Trenitalia se mai accetterà di sedersi a un tavolo con amministratori e pendolari (l’assessore Ceccarelli non ha voluto farlo) potrà dirci solo quello che sappiamo. Treni nuovi in arrivo, un po’ di qua (Faentina), un po’ di più di là (Val di Sieve) ma il Mugello ha davanti a sé anni di trasporti ancora deboli e inefficienti.

I pendolari del Mugello

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