Approvata la tassa dei rifiuti per il 2021 a Borgo san lorenzo

Come era prevedibile l’approvazione del nuovo Piano economico  finanziario  del  servizio di igiene urbana (rifiuti) secondo le indicazioni contenute in una delibera dell’ATO sta provocando discussioni e contrarietà.
Già in sede di assemblea dei comuni dell’Ato 18 amministrazioni comunali hanno espresso un voto contrario e anche alcuni comuni che hanno votato a favore hanno poi espresso ( vedi alcuni sindaci del Mugello) critiche chiedendo un intervento della regione per un nuovo piano regionale dei rifiuti ed un contenimento dei costi.
Rispetto alle cifre che erano circolate nelle scorse settimane nel caso di Borgo san Lorenzo gli aumenti sono però  abbastanza contenuti con una media del 6%, con un aumento della parte variabile e una diminuzione della parte fissa. Per portare un esempio una famiglia di 4 persone in 100 mq pagava in precedenza  435,38 euro con le nuove tariffe ne pagherà  471,68 con un incremento di circa l’8%. Va ricordato che i cittadini che svolgono il porta a porta e , in 4 persone, consegnano un bidoncino di indifferenziato a settimana, usufruiscono di uno sconto del 20% sulla parte variabile che portano la bolletta a 400 euro l’anno ovvero 1,09 euro al giorno:
Per quanto riguarda le famiglie sono previste delle agevolazioni sociali con uno stanziamento di 25 mila euro a favore di famiglie che abbiano un ISEE pari o inferiore a 20.000 euro ( non sono ammessi coloro che non abbiano  ricevuto nel 2020 la riduzione Payt – non abbiamo fatto una corretta raccolta- o non siano in regola con i pagamenti passati). In questo caso i cittadini interessati devono presentare domanda sul modello presente sul sito del comune entro il 31 luglio. Per la famiglia indicata in precedenza la riduzione può andare da un minimo di 40 a un massimo  anche di 320 euro ( sempre in base all’ISEE).
Ulteriori agevolazioni sociali  riguardano la perdita del lavoro durante il 2021.
Per quanto riguarda le attività non domestiche  nella delibera sono destinati  203.000 mila euro per la riduzione della Tari per alcune attività commerciali particolarmente colpite dal lockdown che potranno usufruire di una riduzione del 41%.
Il costo complessivo del servizio per il 2021 sarà di 4.467.161 euro rispetto  4.352.141 euro  del 2020. Il PEF grava per il 66% sulla parte domestica e per il 34% sul non domestico.

Allagata all’articolo potete consultare  la delibera con le tabelle per l’applicazione della Tari per famiglie o per attività non domestiche.

LR

gestione del servizio igiene urbana – determinazione tariffe

Questo è il comunicato giunto successivamente dall’amministrazione comunale

Tariffe Tari 2021: riduzioni alle imprese e agevolazioni per le famiglie

Riduzioni alle imprese e incremento del fondo per le agevolazioni alle famiglie, questo prevede il nuovo piano tariffario della Tari per il 2021, approvato dal Consiglio comunale di Borgo San Lorenzo.
Nonostante un aumento generale del costo del servizio che si aggira attorno al 3%, l’amministrazione comunale garantirà per il 2021 notevoli riduzioni alle imprese e nuove agevolazioni per le famiglie.
Nel dettaglio il piano 2021 parte da una nuova ripartizione del costo tra utenze domestiche e non domestiche in base al dato reale della produzione dei rifiuti, che è del 66% circa sulle prime e del 34% circa sulle seconde. La nuova divisione comporterà un risparmio generale sulla Tari di circa 7 punti percentuali per tutte le imprese.
A questa riduzione si aggiungono le agevolazioni messe in campo grazie al fondo istituito dal governo e destinato alle aziende per il periodo di sospensione dell’attività per il covid: per alcune categorie la Tari 2021 sarà quasi dimezzata rispetto al 2020. Tra queste, ad esempio, pubblici esercizi, impianti sportivi, palestre e piscine, cinema e teatri, strutture ricettive. Per il settore del commercio al dettaglio e per le attività artigianali, tipo botteghe, parrucchiere, estetista il risparmio totale sarà invece tra il 16 e il 17%.
Da ricordare che a queste riduzioni si potrà sommare quella del 20% sulla parte variabile per chi fa bene la raccolta differenziata. Mantenuta anche l’agevolazione per le nuove aperture, pari al 20% di riduzione.

Per le utenze domestiche invece lo scenario è diverso, la nuova ripartizione prevede un aumento complessivo del costo, che varia in relazione al numero dei componenti e della superficie degli immobili. In media per una famiglia di 4 persone che occupa un immobile di 100 mq, la maggiorazione prevista sarà di circa 23 Euro all’anno.

Per anestetizzare questo aumento, il comune ha previsto l’incremento di 10mila euro (da 15 a 25mila) del fondo per le agevolazioni date in base all’Isee e l’aumento del limite Isee per fare richiesta, che passa da 15 a 20mila Euro. Tale riduzione che già nel 2020 aveva permesso di aiutare 133 nuclei familiari con un importo medio di 112 Euro, dovrà essere richiesta agli uffici comunali e l’importo verrà determinato sulla base del numero delle domande e del reddito familiare detenuto.

Oltre a questo l’amministrazione comunale ha deciso di mantenere l’agevolazione per i nuclei monoreddito in cui vi è stata la perdita del lavoro. Ovviamente, anche tali riduzioni saranno da sommarsi a quella del 20% per le famiglie che hanno fatto bene la differenziata.

“Il quadro del 2021 – sottolinea l’Assessore al Bilancio Carlotta Tai – rispetto alle dinamiche di aumento dei costi del PEF di ATO, con cifre che vanno dal 10 al 60%, è un quadro positivo perché per imprese la TARI viene ridotta e per le famiglie, con le misure adottate gli aumenti saranno annullati per chi ha un Isee basso”.
“Il problema non è il 2021, Il sistema così non è sostenibile per i prossimi anni – sostiene il sindaco Paolo Omoboni -. Il PEF di ATO è stato approvato grazie a un emendamento che di fatto sospende gli aumenti aggiuntivi, fermandosi al massimale 6% in più all’anno. Il problema è che mancano gli impianti per il trattamento dei rifiuti, ed è crollato il mercato dei materiali riciclabili. Occorre ripensare la strategia futura serve un confronto con la Regione alla quale chiediamo un intervento straordinario per abbattere i costi, privilegiando i Comuni che hanno ottenuto più alte soglie di raccolta differenziata, come il Mugello”.

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