La crisi della stampa quotidiana

La crisi della stampa quotidiana

Per chi è affezionato all’acquisto  del quotidiano la mattina in edicola i numeri che sono stati resi noti sule vendite dei quotidiani nel nostro paese sono davvero allarmanti.
Parliamo di vendite individuali in edicola senza considerare  abbonamenti cartacei o digitali ( che per alcune testate cominciano ad essere abbastanza significativi).

Nel mese di ottobre 2021 il quotidiano più venduto è stato il Corriere della Sera con 151.290 copie seguito a distanza da Repubblica con 103.531. Stiamo parlando di giornali che solo nel 2008 vendevano rispettivamente  455 mila e 442 mila copie giornaliere. Un vero tracollo che ha coinvolto tutte le testate compreso i settimanali ( gli unici che continuano a vendere sono Tv sorrisi e qualche scandalistico a pochi euro).
Il giornale più importante della Toscana ovvero la Nazione che nel 2008 vendeva in edicola oltre 144 mila copie ad ottobre 2021 si è fermato a 43.715, il Tirreno da 87 mila a 23.116. Il bolognese Il Resto del Carlino, una vera istituzione in Emilia Romagna ha venduto ad ottobre 64.527 copie nel 2008 ne vendeva 157 mila.
Il Sole 24 ore a ottobre ha venduto 30.848 copie giornaliere a fronte di 144 mila nel 2008. Chi pensa che da questa ecatombe siano rimasti fuori gli sportivi si sbaglia di grosso. Il foglio rosa di Milano ad ottobre 2021 ha venduto 82.113 copie nel 2008 ne vendeva  429 mila. La Stampa, che considero graficamente uno dei giornali italiani più riusciti,  nel 2008 vendeva 262.000 copie oggi 68.202.
Anche i giornali della destra italiana hanno subito perdite disastrose: il Giornale  ad ottobre in edicola è stato acquistato da 32.915 persone, nel 2008 vendeva  166 mila copie , Libero da 121 mila copie a ottobre scorso ha venduto 19.842 copie, l’unico che sembra stabile o in leggero aumento ( ma non c0era nel 2008) è La Verità che vende 27372 copie (il quotidiano preferito dai no vax).
Anche il Fatto Quotidiano e il Manifesto non se la passano bene rispettivamente con 23.949  e 7.023 copie vendute ad ottobre scorso rispetto alle oltre 70 e alle quasi 20 mila del 2008.


Non figura in questo elenco il Foglio( graficamente tra i giornali più belli) che comunque dovrebbe vendere intorno alle 5 mila copie e nel corso della sua vita editoriale ha ricevuto contributi pubblici per 60 milioni di euro (dal 1997)e ha il coraggio di fare articoli contro il Reddito di cittadinanza.
Si legge sempre meno e lo confermano anche le statistiche : nel 2007 il 67% degli italiani leggeva un quotidiano e oggi sono solo il 29%. Sono soprattutto i giovani a disertare le edicola credendo di trovare ormai tutto su internet, ma è peggiorata anche la qualità degli stessi quotidiani che solo in rari casi si permettono approfondimenti e inchieste mentre sono sempre di più le notizie riprese dai social e da internet spesso senza verificarne neppure l’attendibilità. Scarseggiano i giovani giornalisti veramente capaci e anche  quelli che ci sono trovano difficoltà ad emergere nel mondo della carta stampata.  E ‘ un mondo che non riesce a evolversi e che a volte si priva pure dei pezzi migliori come ha fatto Repubblica prepensionando senza tanti complimenti un giornalista di razza come  Sergio Rizzo.

 

Leonardo Romagnoli
16.12.21

PS
Se la stampa piange radio e tv non ridono

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