Bando regionale da 4 milioni per le foreste

La Regione Toscana pubblicherà nelle prossime settimane un bando per gli investimenti destinati ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale dei sistemi forestali che avrà una dotazione di 4 milioni di euro.

Tra i beneficiari  ci sono i comuni, le unioni di comuni o chi gestisce usi civici ed anche  proprietari  di superfici forestali singoli o associati.

La misura di riferimento del Programma di Sviluppo Rurale è la 8.5 e prevede una contribuzione del 100% con un massimale di 150 mila euro che diventano 250 mila per enti che gestiscono il Patrimonio Agricolo Forestale Regionale  come, in alcuni casi, le unioni di comuni.

La misura del Psr “è finalizzata alla concessione di contributi a copertura dei costi sostenuti per la realizzazione di investimenti che mirano all’adempimento di impegni a scopi ambientali, all’offerta di servizi ecosistemici o alla valorizzazione in termini di pubblica utilità delle aree forestali e boschive della zona interessata o al rafforzamento della capacità degli ecosistemi di mitigare i cambiamenti climatici, senza escludere eventuali benefici economici a lungo termine.”

Gli interventi finanziabili sono molti e vanno dalla sentieristica ai rifugi, dalla viabilità forestale alla messa a dimora di nuove piante.
Tutti gli investimenti sono suddivisi in tre categorie:
A)  Azioni volte all’offerta di servizi ecosistemici delle aree forestali e boschive
B) Azioni per il rafforzamento della capacità degli ecosistemi di mitigare i cambiamenti climatici
C) Valorizzazione in termini di pubblica utilità delle foreste e delle aree boschive

Nel primo gruppo sono compresi tutti gli interventi che sono tesi alla conservazione e valorizzazione delle aree forestali come la rivitalizzazione e ringiovanimento di boschi cedui invecchiati e/o abbandonati oppure le gli investimenti volti al miglioramento dei castagneti, in attualità di coltura, al fine di ottenere habitat colturali estensivi vitali e stabili, di grande pregio ambientale, paesaggistico e produttivo( non sono invece ammessi gli interventi sui castagneti finalizzati al recupero o mantenimento della produzione delle castagne/marroni).

Del gruppo B fanno parte due tipi di intervento, l’impianto di latifoglie autoctone di provenienza locale in aree forestali sensibili, contaminate e/o degradate al fine di migliorare la qualità del suolo e delle acque e l’introduzione in aree sensibili di specie forestali tolleranti alla siccità e/o resistenti al calore.

Nel terso gruppo sono inseriti gli interventi colturali volti a favorire la rigenerazione e produzione di prodotti secondari del bosco  e  la realizzazione, ripristino, miglioramento della rete di accesso al bosco per il pubblico (come sentieristica o altra viabilità minore), cartellonistica e segnaletica informativa, piccole strutture ricreative, rifugi, bivacchi e punti ristoro attrezzati, punti informazione e di osservazione.

Per quanto riguarda interventi  per il ripristino o la creazione di strade forestali o aree di sosta sono ammissibili anche se realizzati in aree non boscate purché siano al servizio del bosco e/o attraversino il bosco per almeno il 50% del loro sviluppo lineare .
Non sono ammesse le domande con un contributo minimo richiesto/concesso inferiore a 5.000,00 €, indipendentemente dalla natura del beneficiario.

LR

Delibera_n.461_del_06-04-2020-Allegato-A

 

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