“Resistenti”: in Officina Cu-Bo anche gli studenti dell’Istituto Balducci

“Resistenti”: in Officina Cu-Bo anche gli studenti dell’Istituto Balducci

Sulla pagina facebook dell’Associazione una serie di interventi realizzati dai soci e nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro

Un 25 Aprile all’insegna della memoria e del ricordo, ma anche dell’incontro e della condivisione tra generazioni. E’ quanto si prepara a vivere Officina Cu-Bo, l’associazione culturale di Borgo San Lorenzo che per il Giorno della Liberazione ha in programma un evento on line sulla propria pagina facebook.

Nella prima parte molti dei Soci di Officina si alterneranno nella lettura della poesia del partigiano Pietro Tajetti detto “Mario”, dal titolo “Dove vai”. “Una domanda non banale – spiega l’attrice e regista Anna Scalabrini ideatrice dell’iniziativa – che ancora oggi, come negli anni del dopoguerra, è al centro del nostro vivere sociale e civile e sulla quale invitiamo tutti a riflettere, prendendo a prestito le toccanti parole di Mario.”

Nella seconda parte, invece, grazie al lavoro di ricerca di Maria Amore, Maria Bini e Maria Paola Bordati dell’associazione Lo Scrittoio, Officina renderà omaggio ai “Resistenti” le figure mugellane e non solo, che hanno fatto la storia della Resistenza. La parte tecnica dell’iniziativa sarà curata dagli studenti della classe IV A indirizzo informatico dell’Istituto Balducci di Pontassieve.

Da oltre un mese la classe è impegnata nell’alternanza scuola-lavoro, attuata grazie alla disponibilità dell’azienda “La Scriveria” di Serena Pinzani, che ha commissionato loro una serie di lavori legati al sito internet di Officina, alla gestione social media e dei vari canali di comunicazione di Cu-Bo.

“Vorrei ringraziare tutti i ragazzi della IV A – commenta Alessio Capecchi Presidente di Officina – per l’impegno e l’entusiasmo che hanno messo in questo lavoro. E con loro anche i professori e Serena Pinzani che hanno fatto sì che questa opportunità si concretizzasse. In un momento molto difficile per la scuola, tra Dad e rischio contagi, e nell’impossibilità di far seguire un normale percorso di alternanza scuola lavoro, siamo felici di aver dato il nostro piccolo contributo sfruttando la tecnologia informatica e l’online, strumenti vitali anche per chi vive e opera in cultura.”

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