Perchè mi sono candidato con “ Borgo in Comune”

Perchè mi sono candidato con “ Borgo in Comune”

Nel maggio prossimo ci saranno le elezioni amministrative anche a Borgo San Lorenzo e dopo diversi anni che non facevo politica attiva ho deciso di impegnarmi di nuovo grazie anche alle sollecitazioni che mi sono venute da tante persone che stimo e alla proposta di una lista di sinistra unitaria che per molti aspetti è una novità per il nostro paese.

Obiettivo unico il bene comune, la consapevolezza che chi amministra è chiamato prima di tutto a rispondere ai bisogni dei propri cittadini , della propria comunità e non ad ambizioni politiche personali. La politica come servizio e non come fine.

L’ascesa nel nostro paese di movimenti e partiti che fanno del’intolleranza e della xenofobia la loro forza è un altro dei motivi che impone un impegno a difesa della democrazia e della convivenza civile per riscoprire valori che sono scritti con estrema chiarezza in molti articoli della nostra costituzione.
Per fare questo c’è bisogno di una politica capace di coinvolgere i cittadini , l’associazionismo, il volontariato e tutti coloro che in questi anni si sono sentiti traditi e delusi da una prassi politica autoreferenziale disattenta ai bisogni quanto bulimica nell’ occupazione di ruoli pubblici.

Per questo è necessario un percorso nuovo e di sinistra che si basi sul bene comune, l’etica della politica, la tutela ambientale, l’interesse pubblico e collettivo, l’accoglienza, la giustizia e la sicurezza sociale, i diritti e la Costituzione, che sappia portare con forza le proprie proposte per la costruzione di un argine attivo all’avanzata delle destre e presentarsi con decisione come alternativa alla situazione esistente.
Cosa intendo per sinistra l’ho scritto in più circostanze (QUI e QUI) e credo che sia un percorso da riprendere anche a livello comunale e sono veramente sterili i richiami tardivi al voto “utile” contro la destra quando in questi anni non si è fatto nulla per coinvolgere le persone nella gestione amministrativa e purtroppo anche nella vita politica. Invece proprio una proposta alternativa può essere un argine credibile per una nuova convivenza civile. L’invito a “ non disperdere voti” ha ancora meno senso visto il sistema elettorale che prevede il doppio turno che permette di effettuare sempre scelte a favore del candidato di centrosinistra o sinistra.

Ho accettato la proposta di fare il candidato sindaco perché credo che a Borgo san Lorenzo ci siano ancora tante persone che vorrebbero un nuovo rapporto tra cittadini e amministratori e per questo non nascondo che bisogna essere ambiziosi e puntare al ballottaggio che sembra essere comunque inevitabile alla prima tornata elettorale.

Ho accettato la proposta di fare il candidato perché sono rimasto indignato da alcune scelte effettuate da questa amministrazione e dalla mancanza di responsabilità dimostrata in alcune circostanze. Ci sono dei rapporti da ricostruire all’interno della struttura amministrativa e nel confronto con la comunità nel suo complesso senza i quali è impossibile pensare al bene comune per i cittadini.

Ho accettato la candidatura perché è innanzitutto una proposta per costruire e non per distruggere, contro l’indifferenza e per l’impegno, per valorizzare il ruolo delle istituzioni pubbliche e della democrazia a partire dal comune in cui si è deciso di vivere.

Ho accettato la candidatura perchè condivido quanto ha scritto recentemente Don Luigi Ciotti di Libera :“politica significa sentirsi responsabili del bene comune, fare la propria parte per difenderlo e per promuoverlo”(…) ma una politica che , invece del ragionamento sensato, alimenta e sfrutta le paure, che spaccia illusioni invece di costruire speranze, è una politica che svende l’etica in cambio del potere”.

Leonardo Romagnoli

6.4.19

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