Podio a Misano per Mugelli

PROMESSA MANTENUTA
PODIO A MISANO PER MAX MUGELLI NEL TCR ITALY!

I primi due appuntamento stagionali (Imola e Paul Ricard) sono stati avari di soddisfazioni per Max Mugelli che a Misano aveva promesso che avrebbe dato il massimo per salire sul podio… promessa mantenuta!
Il pilota di Ronta è riuscito a concludere al quinto posto in gara 1, migliorandosi in gara 2 fino ad arrivare terzo e celebrare il primo podio stagionale, che speriamo sia il primo di una lunga serie.

 

Max, iniziamo a raccontare questo fine settimana partendo dalle qualifiche. Con 31 macchine in pista non deve essere stato facile!
È vero: il TCR Italy qui a Misano ha fatto il record di partecipanti, per cui primeggiare diventa sempre più difficile, così come trovare un giro pulito in qualifica. La nostra strategia, da me pensata e voluta, si basava su tre tentativi, per cui avevamo calcolato la benzina necessaria per terminare con la vettura più leggera possibile. Purtroppo non sono riuscito a portare a termine il terzo tentativo a causa di un problema tecnico, ma sono comunque riuscito a fare il quinto miglior tempo, che rappresenta la mia migliore qualifica stagionale.
Sono certo che con il terzo set avrei sicuramente lottato per la prima fila, confermando quello che avevo fatto vedere nel secondo turno di libere dove ero accreditato del secondo miglior tempo ideale.

A che problema tecnico ti riferisci?
Appena uscito dai box per il secondo tentativo (con il secondo set di pneumatici) e tolto lo speed limit non sono riuscito ad inserire la seconda perché la leva di destra (quella per salire di marcia) mi è rimasta letteralmente in mano! Sono pertanto rimasto fermo in folle lungo il primo rettilineo e dato che ero in posizione pericolosa i commissari mi hanno portato a bordo pista in condizioni di sicurezza, pensando che me ne tornassi mestamente ai box… Invece li ho convinti a lasciarmi provare: ho estratto il volante, ho capito come azionare il cambio marcia e con un dito sono riuscito a inserire la prima e ripartire. Tornato ai box i meccanici hanno inserito una brugola per bloccare il leveraggio e mi hanno permesso di tonare in pista, anche se non c’era più il tempo per due tentativi, ma solo per uno, nel quale ho fermato il cronometro sul 1’43.191. E se non ci fosse stato traffico in pista avrei anche potuto limare qualche decimo e dunque lottare per la prima fila.

Arriva finalmente il momento di gara 1, ma purtroppo lo start non è dei migliori…
Ho vanificato una buona qualifica con una partenza da dimenticare. Dopo poche curve mi sono ritrovato in decima posizione, forse avrei potuto almeno conservare la nona piazza nelle prime curve, ma avrei rischiato il contatto con il mio compagno di scuderia Nicoli e ho preferito non rischiare, avendo tutta la gara davanti. Inoltre bisogna tenere conto che la griglia di gara 2 è determinata dall’ordine di arrivo di gara 1 con i primi otto invertiti, per cui se si esce ad inizio gara si parte tra gli ultimi in gara 2, compromettendo l’intero fine settimana.

Poi però sei riuscito a completare una grande rimonta!
Abbiamo lavorato bene sul set up della mia vettura e sapevo di avere un ottimo passo gara. Svanita la rabbia per una partenza non all’altezza, ho iniziato una bellissima rimonta superando quattro avversari sempre in maniera corretta e pulita. Di fronte a me avevo le Honda di Pellegrini e Rodriguez in lotta tra di loro e approfittando di questo sono riuscito a compiere un doppio sorpasso davvero da incorniciare. Poi ho raggiunto e superato di forza l’Audi di Bettera, conquistando la settima posizione che diventa sesta poco dopo, approfittando di una uscita di pista di Nicoli. In quel momento ero il più veloce in pista e a suon di giri veloci ho raggiunto la Honda di Schmarl (il vincitore di gara 2) e la Hyundai di Scalvini. Al penultimo giro sono riuscito a infilare Schmarl, tagliando il traguardo al quinto posto e arrivando in scia alla Hyundai.

Il quinto posto di gara 1 vale il quarto posto in griglia di gara 2, eppure ti abbiamo visto partire in ottava posizione. Ci puoi spiegare perché?
Semplice, non devo nascondere niente anche perché i presenti hanno visto cosa è successo a fine gara nel parco chiuso. Dopo aver superato la Honda di Schmarl ho tentato il giro successivo (l’ultimo) la stessa manovra ai danni della Hyundai di Scalvini. La differenza è che mentre l’austriaco, così come in precedenza lo Bettera, sono stati corretti nel tentativo di difendersi, lo stesso non vale per Scalvini che ha zigzagato in pieno rettilineo spingendomi a 200 km/h sull’erba. Ho corso il serio rischio di uscire di pista in uno dei punti più pericolosi del circuito e quasi alla massima velocità: se fossi uscito in quel punto avrei distrutto la vettura e avrei potuto farmi seriamente del male. Scalvini ha commesso questa manovra scorretta per ben due volte nel corso dell’ultimo giro, ma purtroppo le telecamere della diretta Tv erano passate giustamente sul leader della corsa che stava per tagliare il traguardo.
Il suo comportamento mi ha fatto talmente arrabbiare che ho avuto una reazione violenta sia nel giro di raffreddamento sia in parco chiuso, dove ho detto chiaramente a Scalvini che non ci si deve comportare così, altrimenti alla prossima occasione mi sarei comportato allo stesso modo contro di lui.
Il pilota Hyundai ha la telecamera a bordo e finita la gara l’ha usata come prova nei miei confronti (esattamente come le immagini televisive nel caso del calcio) e i commissari sportivi hanno ritenuto la mia reazione esagerata, equiparabile ad un fallo di reazione, e mi hanno punito retrocedendomi 4 posizioni in griglia in gara 2.
Ecco perché anziché partire al quarto posto sono scattato ottavo. Vista come è andata la gara partire quattro posizioni avanti forse mi avrebbe permesso di lottare per la vittoria, ma a posteriori è facile fare commenti.

Da ottavo a terzo. Un’altra grande rimonta che finalmente vale il tuo primo podio stagionale!
È stata una gara ricca di colpi di scena. Al via due incidenti multipli costringono la direzione gara ad esporre bandiera rossa, per cui torniamo ai box senza avere percorso nemmeno un giro. Poi con il secondo start siamo partiti dietro la safety car e la gara è stata ridotta a soli 20 minuti + 1 giro, ma la safety rimane in pista più del dovuto per cui la gara si riduce ad appena 14 minuti + 1 giro. A mio avviso bastava in giro con il solo scopo di farci partire sgranati per evitare ammucchiate alla prime curve.
In così poco tempo bisogna dare il massimo ed essere pronti a tutto: quando Scalvini è andato in testacoda alla curva Rio sono stato bravo a infilarmi nel varco e recuperare due posizioni in un solo colpo. Di fronte a me a quel punto c’erano Kralev e Pellegrini in lotta: quest’ultimo esce di traiettoria a causa di una sportellata con Kralev e in poche curve riesco a superare entrambi, approfittando dell’occasione. A quel punto sono quarto, ma staccato dal terzetto di testa formato da Larini, Schmarl e Ferrara, anche se virtualmente terzo perché ero stato avvisato via radio che Larini aveva una penalizzazione di 25 secondi per non avere rispettato la distanza dalla safety car in fase di start.
Grazie ad un ottimo passo (in quel momento ero il più veloce in pista) ho raggiunto il terzetto. Forse avrei potuto cercare anche il sorpasso su Ferrara, almeno in un’occasione, ma il rischio di compromettere una bella rimonta ero troppo alto e ho preferito mettere in cassaforte il terzo posto.

Ritieni dunque positivo il bilancio di questo weekend?
Certamente. A Misano sono sempre andato forte, anche in questa occasione. Il cronometro parla chiaro: da metà gara a lungo sono stato il più veloce in pista e ho sorpassato quasi dieci avversari, rimontando cinque posizioni in entrambe le gare. Avrei anche potuto lottare per vincere, ma il problema tecnico in qualifica probabilmente me lo ha impedito. A Misano non è facile superare e le gare anche se spettacolari e tiratissime sono troppo corte per fare grosse rimonte. Concludo facendo i complimenti al team MM Motorposrt, i ragazzi hanno fatto un lavoro eccezionale dandomi una vettura perfetta e gara dopo gara, chilometro dopo chilometro, riusciamo a migliorare la nostra Honda e diventare sempre più competitivi. Sul passo gara ritengo che eravamo soprattutto da metà gara in avanti nettamente i più veloci: abbiamo trovato una ottima messa a punto, la macchina era neutra e gentile sulle gomme, la frenata era ottima e quasi mai rischiavo il bloccare. Ci manca solo un po’ di coppia in basso ma questo è quello che hanno voluto i tecnici della Jas per essere gentili sugli pneumatici e quindi dobbiamo adattarci sfruttando le altre qualità del progetto.
La prossima gara sarà quella di casa al Mugello, dove sarebbe ottimo salire nuovamente sul podio, fantastico magari riuscire a salire sul gradino più alto. Le caratteristiche del tracciato di casa sono molto diverse da quelle di Misano per cui ho chiesto al team di fare uno sforzo per fare una giornata di test all’inizio di luglio. Vorrei arrivare all’appuntamento di metà luglio molto preparato perché in classifica generale ancora posso dire la mia: a parte Ferrara che ha preso un bel margine i miei avversari più diretti non sono molto lontani!

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