Mugelli a Vallelunga

Max Mugelli (2)Non tragga in inganno il decimo posto in gara 2 ottenuto dalla coppia formata da Max Mugelli e Daniele di Amato: se quest’ultimo non avesse perso il controllo della vettura a quasi 240 km/h (fortuna nella sfortuna non essere andato a sbattere a quella velocità!) l’equipaggio avrebbe potuto puntare senza dubbio al terzo o quarto posto in gara 2, vista la competitività raggiunta e la posizione in cui si trovava Di Amato prima dell’uscita di pista (in allegato una fermo immagine tratto dalle immagini trasmesse in TV).

Gara 1 invece è sembrata invece sottotono (ottavo posto finale lontani di primi), ma occorre considerare che la prima delle due manche è servita a Max e alla squadra intera come una sorta di test, vista l’impossibilità di svolgere sessioni di prove invernali come invece hanno fatto la maggior parte degli altri concorrenti.Vetture e piloti GT 2015

Ottimo invece il passo di Max Mugelli in gara 2: partito tredicesimo, Max ha dovuto subito evitare quasi per miracolo un possibile incidente, che avrebbe avuto gravi conseguenze, innescato da una rovinosa uscita di pista della Lamborghini di Ceccato, e poi, una volta superato alcuni avversari più lenti, ha iniziato a girare sul passo dei primi tre, recuperando secondi preziosi giro dopo giro e, grazie anche ad una accorta strategia, ha consegnato la vettura a Di Amato in una posizione che avrebbe consentito all’equipaggio di lottare per la terza posizione o comunque arrivare al quarto posto.

Nonostante il risultato, soprattutto di gara 2, non sia stato in linea con le attese, Max Mugelli è comunque soddisfatto dei progressi fatti registrare ed è pronto per dare battaglia nel prossimo appuntamento di Monza.

 

Max MugelliFermo Immagine - Daniele Di Amato

“A Vallelunga non è arrivato il risultato che speravamo, è vero, ma occorre sottolineare che questa gara per noi è stata quella sessione di test che non abbiamo potuto disputare in inverno. Se c’è un po’ di rammarico è solo legato alla mia sessione di qualifica, in cui sono stato bloccato da due vetture più lente nei due giri veloci. Il mio passo in qualifica infatti era da top 5, ma invece mi sono dovuto accontentare di un tredicesimo posto che non rispecchia assolutamente i valori in campo. E partire in tredicesima posizione, in mezzo al gruppo, è ben diverso che scattare invece dalle prime file!

Sia per me che per il team, gara 1 è servita come una sorta di test: da un lato non è semplice tornare al volante di una GT dopo tre anni passati su vetture turismo, dall’altro anche la squadra (che integrava nuovi tecnici e meccanici) aveva bisogno di trovare “il giusto assetto” ai box. Abbiamo avuto un po’ di problemi di grip e di vibrazione sull’anteriore che ci hanno rallentato, ma quello che veramente è importante è che siamo riusciti a capirne i motivi e a migliorare nella gara successiva.

In gara 2, dopo una concitata partenza, sono stato bravo e fortunato ad evitare un incidente con la Lamborghini di Ceccato che avrebbe potuto avere conseguenze pesanti: quando ho visto la Lamborghini al mio fianco perdere il controllo in seguito ad un contatto, ho avuto la prontezza di riflessi si scartare sulla mia sinistra. Sono abbondantemente uscito dalla traiettoria ideale, ma questa manovra mi ha salvato da un impatto in piena velocità! Questa manovra mi ha fatto perdere alcune posizioni, ma quando sono riuscito a superare una Mercedes e una Lamborghini Huracan e ho avuto pista libera, ho potuto girare su un ritmo davvero ottimo, pari solo a quello dei primi tre. Avrei potuto limare ancora di qualche decimo i tempi sul giro, ma ho voluto preservare la gomme per Daniele.

La strategia e il cambio pilota sono stati perfetti e ci hanno fatto guadagnare diverse Max Mugelliposizioni: poi purtroppo l’uscita di pista di Daniele ha vanificato la rimonta, ma sono cose che possono capitare quando sei al limite e stai lottando per il podio. Fortunatamente l’uscita di pista è stata spettacolare (dati i numerosi testacoda) ma senza conseguenze; se la vettura si fosse diretta verso l’altro lato della pista ci sarebbe stato il muro e ora saremmo qui a fare la conta dei danni subiti…

Voglio fare un grande complimento anche alla squadra, piccola ma bene organizzata, che a Vallelunga ha integrato nuovi tecnici e che ha trovato da subito un buon amalgama. Per tutto noi questa prima gara è servita per mettere a punti molti particolari che sono certo saranno molto importanti nel prossimo appuntamento sul velocissimo tracciato di Monza.”

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