Ballavano i cuori. Il Topo e il mito del Teen Club 1969 – 1986.

Massimo Biagioni con Ferdinando Ferrini

Ballavano i cuori. Il Topo e il mito del Teen Club 1969 – 1986.

Edizioni Noferini, aprile 2021

 

Uscito il volume “Ballavano i cuori. Il “Topo” e il mito del “Teen Club” 1969 – 1986” di Massimo Biagioni e Ferdinando Ferrini per le edizioni Noferini.

Il libro di grande formato ricostruisce il fenomeno del locale borghigiano, chiuso definitivamente nel 2009, che rappresentò un punto di riferimento importante per la società mugellana e non solo. Ci sono aneddoti su Urbano, il parrucchiere di Piazza Ciardi di Prato, una esibizione di Ubert Scarlini, il campione del mondo di rock acrobatico, gare con la scuola campigiana capitanata dal Ballerini.

Nei 22 capitoli si da conto delle varie fasi, gli albori, le orchestre e i gruppi, Vecchioni, i Pooh, Cocciante, per dire, fino al super successo di Renato Zero, e l’affermazione della discoteca soprattutto dopo la metà degli Anni Settanta.

125 pagine che raccontano partendo dall’esperienza dei primi gruppi musicali, la prima pizzeria con Ciro Gualtieri, le gare di ballo, la stagione estiva alla “Spiaggia” di Vicchio. Le immagini, oltre 140, si sposano ai ricordi di Ferdinando Ferrini, e non di rado si inseriscono testimonianze di “quelli che c’erano” a partire da Giuseppe Vigiani, il tuttofare alter ego di Angiolino Cocchi, il dominus silenzioso della discoteca borghigiana, che aleggia su tute le pagine.

Qua e la una venatura di tristezza nel vedere volti amici che non ci sono più, da Daniele Vallini, che per anni ha affiancato il Topo in discoteca a tutti gli altri, fino alla festa di chiusura. Sfilano i movimenti goffi della prima scuola di ballo, quelli affiatati delle coppie in gara, gli sguardi finto burbero di Robertone Verdi, Biscottone, Lula e gli altri buttafuori, che poi racconteranno di aver avuto vita facile perché quel mondo era ancora “un altro mondo”.

Nando è ovunque, vulcanico, elettrico, che sprizza energia: par di vederlo passare dalla consolle alla pista, a dare un’occhiata in terrazza per tornare al microfono e “far ballare anche le seggiole”, come racconta Beppe.

La penna di Massimo Biagioni, avvezzo al raccontare di storie e costume, riesce a descrivere con pennellate lievi il trascorrere del tempo e delle situazioni che cambiano, da Fernando Capecchi, il manager dei gruppi e degli artisti, fino al “Comitato all’antica e al Carnevale dei primi Anni Ottanta.

Una bella rimpatriata con gli autori che ammoniscono, niente nostalgia, è stato bello, ma tutte le cose belle hanno una fine; rimaniamo positivi e combattiamo la pandemia.

One thought on “Ballavano i cuori. Il Topo e il mito del Teen Club 1969 – 1986.

  1. Tempi indimenticabili, noi giovani ci divertivamo senza alcuna violenza non come succede in questo momento di vita, eravamo tutta una famiglia anche se fra noi giovani non ci conoscevamo, in questo momento non mi riconosco più in questo sistema dove tutti si odiano, non c’è più vita sociale.