Sorella Jomol: donna, suora, infermiera

Sorella Jomol: donna, suora, infermiera

Martedì 14 giugno 2018 nella Chiesa di S. Stefano a Grezzano il Parroco, Don Romano Nencioli, il Pievano di Borgo San Lorenzo Don Luciano Marchetti e il Diacono di Luco Giuliano Graziani hanno concelebrato la S. Messa per festeggiare la laurea in Infermieristica di Mary Jomol Johnson Kurisuparambil

Sorella Jomol, Apostola della Consolata, insieme alla Madre Generale, Sorella Paola e alcune altre consorelle, hanno portato gioia e luce, come la stessa Liturgia del giorno indicava.

La comunità di Grezzano, gli infermieri e i medici gli amici della Parrocchia di S. Maria a Novoli hanno pregato e festeggiato insieme a lei.

Don Romano nell’omelia ha sottolineato il valore dell’accoglienza dei più deboli che emerge dalla tesi di Sorella Jomol : valore che mette le sue radici nella Fondatrice, Quintilla Soligo.

Ha inoltre ricordato la comune ispirazione evangelica di Sorella Quintilla a Don Facibeni che gli ha indicato la via per diventare Prete.

Don Luciano ha sottolineato il valore aggiunto di Sorella Jomol: suora e infermiera oltre a ricordare la sua vicinanza con la Parrocchia di S.Stefano a Grezzano.

Erano presenti il Sindaco di Vicchio e Presidente della Società della Salute, Ing. Roberto Izzo, che ha portato saluti e rallegramenti alla neo-dottoressa anche a nome di tutti i Sindaci del Mugello.

La dr.ssa Cristina Canavese, Direttore delle Attività Formative della sede fiorentina del Corso di Laurea in infermieristica oltre a portare i saluti della Presidente del Corso, prof.ssa Marilena Fazi, ha sottolineato il valore dell’integrazione e del dialogo fra culture e credenze religiose diverse, sottolineando la tesi dell’infermiera Jomol.

La Madre Generale, Sorella Paola, ha sottolineato il valore e il calore dell’accoglienza ricevuta da sorella Jomol da parte dei suoi colleghi studenti, di tutto il corpo docente, dalle infermiere e dalla intera Comunità mugellana. Sorella Jomol si è sentita davvero sostenuta e accompagnata da tutti, seguendo i corsi di infermieristica, ma anche agli esami e durante il tirocinio.

A nome del Governatore della Misericordia di Borgo San Lorenzo, Umberto Banchi, ha portato il suo saluto e augurio Franco Ponzali, parrocchiano di S. Stefano a Grezzano.

Anche se non erano presenti hanno fatto pervenire i loro rallegramenti alla neo-infermiera il direttore del Dipartimento Infermieristico della AUSL Toscana Centro e il Presidente di Confindustria della Zona Mugello. Particolarmente emozionante è stato il saluto e l’augurio della relatrice, tutor e docente, la dr.ssa Luciana Giannelli, a nome di tutto il corpo docente del corso di Laurea in infermieristica del Mugello:

«Cara Sorella Jomol, la tesi che oggi hai portato all’altare della Chiesa di S. Stefano a Grezzano, corona il tuo percorso per diventare infermiera. Mary donna, suora e ora anche infermiera.

Con Maria, la madre di Gesù, Maria di Magdala, la vostra fondatrice, Madre Quintilla e le tue consorelle, siamo oggi qui a rappresentare la contemporaneità della Chiesa: di ieri, di oggi e di domani. Da don Romano che ha celebrato la S. Messa abbiamo imparato che non solo lo spirito, ma anche il corpo resuscita. Nella tua tesi hai scelto di studiare il modo migliore per assistere le persone nel momento della morte: indipendentemente dal loro credo. La Luce di Dio, sono sicura, anzi, lo siamo tutti, non verrà mai meno a tutti quelli che ti saranno accanto. Voglio ringraziare la tua mamma Pauly e il tuo babbo, Johnson per averti dato la vita e la possibilità di conoscerti. E voglio ringraziare anche don Romano, per quella sua straordinaria capacità di coniugare la sua presenza nella storia di uomo, prete e infermiere. Se oggi sei infermiera del mondo, e lo fai partendo dal Mugello, è perché la fede di don Romano non è mai venuta meno. Donro, come lo chiamano i ragazzi, più di ogni altro, ci ha insegnato la straordinaria possibilità che noi infermiere abbiamo di percepire il soffio di Dio quando stiamo accanto a coloro che soffrono. Ci ha insegnato a guardare l’amore nel creato: in tutte le donne e in tutti gli uomini, dall’inizio della vita fino a alla morte, certe della Sua Resurrezione. Sorella Jomol come suora, infermiera e donna porta quel soffio e quella luce nella vita di tutti coloro che incontrerai, a cominciare dalla tua nipotina Anuggraha (Benedetta) tua sorella Any Joppy (Benedetta) e tuo cognato Jopy che fra poco incontrerai in India insieme ai tuoi genitori. Portaci nel tuo cuore, ovunque la vita ti conduca nel mondo, perché tutti noi, che oggi siamo qui in questa Chiesa insieme a te nella preghiera possiamo essere luce».

Infine nella commozione e nella gioia, sorella Jomol, ha ringraziato tutti i presenti a cominciare dalle sue consorelle. La straordinaria grandezza della sua semplicità di Donna, Suora e Infermiera ha permesso a tutti i presenti di essere toccati da quella Luce straordinaria che solo chi possiede una grande fede in Dio riesce a trasmettere.

Parrocchia di S. Stefano a Grezzano (Borgo San Lorenzo )

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