L’uomo e le cose di Archivio Zeta a Marzabotto

SABATO 3 E DOMENICA 4 OTTOBRE 2014, ORE 15 E 16.30
AULA MAGNA – SCUOLA DI PACE DI MONTE SOLE – VIA SAN MARTINO 25, MARZABOTTO (BO)
IN OCCASIONE DEL SETTANTESIMO ANNIVERSARIO DELL’ECCIDIO DI MARZABOTTO

goffredoparise
ARCHIVIO ZETA E FONDAZIONE SCUOLA DI PACE DI MONTE SOLE
L’UOMO E LE COSE
CENERI DI LOGICA E MORALE DAL CREMATORIO DI VIENNA DI GOFFREDO PARISE

 

DIRETTO E INTERPRETATO DA ENRICA SANGIOVANNI E GIANLUCA GUIDOTTI

MUSICA PATRIZIO BARONTINI E JOHANN SEBASTIAN BACH

La Notte-archiviozeta-20

Il nazismo è nella vita quotidiana
Goffredo Parise

Dopo Karl Kraus al Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa, luogo dei perpetratori, è nato questo spettacolo tratto da Goffredo Parise pensato per Monte Sole, luogo delle vittime. Qui siamo oltre le macerie, la fine, siamo già alle ceneri, alla chirurgica e demonica violenza intellettuale dell’uomo sull’uomo, cremazione morale della sua essenza, sostituto ovvero transfert contemporaneo dell’eliminazione del più debole, dell’inadatto o inadattabile alle morali. Si dibatte dell’uomo e delle cose, degli uomini diventati cose, di poligoni di tiro, di bersagli e di armi. Parise pubblicò questo libro nel 1969. Abbiamo deciso di lavorarci anche perché totalmente rimosso dalla cultura italiana, mai più ripubblicato e attualmente fuori catalogo. E invece è una meditazione lucidissima sulla barbarie in atto, sulla violenza che regola i rapporti, una diagnosi spietata della nostra tecnocrazia, della nostra discarica morale e materiale.

Questo spettacolo fa parte del programma delle Commemorazioni Ufficiali per il settantesimo anniversario degli eccidi di Monte Sole ed è prodotto in collaborazione con la Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole in occasione del Convegno di Studi Il luogo, le vittime, i perpetratori. Per info sul convegno www.montesole.org.
Le foto in scena sono tratte da un reportage di Franco Guardascione, realizzato nel 2014 in una discarica abusiva di Barra, Napoli.

Gianluca Guidotti ed Enrica Sangiovanni hanno fondato Archivio Zeta nel 1999. Sono autori indipendenti di teatro e cinema. Vivono sui monti dell’Appennino. Nel 2003 hanno iniziato un ciclo di spettacoli al Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa dove dal 2010 al 2013 hanno messo in scena Orestea di Eschilo.
Nel 2014 hanno partecipato al VolterraTeatro Festival con l’opera di teatro collettivo La Ferita – Logos/Rapsodia per Volterra ispirata a Legarsi alla montagna di Maria Lai con testi di Giordano Bruno, Leonardo da Vinci e Vincenzo Consolo. Sempre nel 2014 in occasione del Centenario della Prima Guerra Mondiale al Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa hanno messo in scena Gli ultimi giorni dell’umanità – macerie e frammenti dalla muraglia di Karl Kraus. Perseguono ostinatamente un teatro di Parola.

www.archiviozeta.eu

 

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