L”Elisir d’Amore” chiude la stagione lirico-sinfonica a Borgo. Oggi Sabato seconda replica

Cinque solisti per chiudere alla grande, con un doppio appuntamento, una stagione suggestiva

L”Elisir d’Amore” chiude la stagione lirico-sinfonica
Sul palco orchestra “Camerata de’ Bardi” e corale “Santa Cecilia” guidati Andrea Cecchi e Andrea Sardi

elisirdamore
Ultimo, attesissimo, appuntamento per chiudere la seconda stagione lirico-sinfonica al Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo. Duplice appuntamento per la precisione, con l’opera lirica, il melodramma giocoso “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti, tratto dall’opera Le philtre (Il filtro) di Eugène Scribe e rappresentato per la prima volta, in Italia, il 12 maggio 1832 al Teatro della Cannobiana di Milano. Le rappresentazioni sono previste per giovedì 26 e sabato 28 marzo alle 20.30.
Sul palco saliranno Laura Andreini (Adina), Carlo Messeri (Nemorino), Massimo Naccarato (Belcore), Fabrizio Corucci (il dottor Dulcamara), Eva Mabellini (Giannetta) mentre villani, villanelle, soldati e servitori prenderanno voce grazie alla Corale “Santa Cecilia 1909”. La regia sarà affidata ad Andrea Cecchi, scene e costumi sono curati e realizzati dalla Compagnia delle Formiche. Il Maestro Andrea Sardi dirigerà infine l’Orchestra “Camerata de’ Bardi”.
Donizetti scrive “L’elisir d’amore”, ambientato nel seicento in un villaggio dei paesi baschi, , in soli 7 giorni e fin dalla prima rappresentazione l’opera ebbe un successo grandissimo, con ben 32 repliche consecutive che fecero registrare il tutto esaurito.
La prevendita dei biglietti, che stanno andando letteralmente a ruba, è in corso presso la Biblioteca Comunale di Borgo San Lorenzo. Questi i prezzi dei biglietti: 25 Euro per il primo settore 8platea file D-P e I ordine di palchi), 20 Euro per il secondo settore (platea file Q-S e II-III ordine di palchi).La Camerata de' Bardi in Palazzo dei Vicari
“Il modo migliore per chiudere il programma di questa stagione, spiega l’assessore alla cultura, Cristina Becchi. Una stagione che ha raccolto grande partecipazione e grande consensi. E soprattutto che vede tantissimi borghigiani e mugellani sul palco, segno della grande ricchezza del nostro panorama culturale e di quanto si possa far bene lavorando insieme”.

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