Il Trovatore di Verdi al Giotto di Vicchio

Locandina de 'Il trovatore' di Giuseppe Verdi_Teatro Giotto_VicchioLa Camerata de’ Bardi al Teatro Giotto di Vicchio

per “Il trovatore” di Giuseppe Verdi

 

Sabato 29 marzo 2014, alle ore 21.15, nella piccola ma splendida cornice del Teatro Giotto di Vicchio, l’Associazione culturale “Camerata de’ Bardi” sarà impegnata, con il suo Ensemble strumentale, costituito da violino, viola, clarinetto basso – rispettivamente  suonati da Roberta Landi Malavolti, Sabrina Giuliani e  Sabrina Landi Malavolti, accompagnati al pianoforte e concertati dal M° Claudio Bianchi, nella realizzazione dell’opera verdiana “Il trovatore”.

 

Una nuova e preziosa collaborazione che vedrà l’Associazione borghigiana impegnata con molti artisti vicchiesi, Alessandro Petrucelli (il Conte di Luna) ed Edy Bonaiuti Rossomandi (per la regia) in primis, e molti altri artisti toscani e italiani delle più prestigiose istituzioni musicali nazionali, dal Maggio Musicale Fiorentino, all’Opera di Roma, all’Accademia di Santa Cecilia, al Teatro alla Scala, fino ai palcoscenici internazionali, dal tenore Leonardo Melani (Manrico), al soprano Chiara Panacci (Leonora), al mezzosoprano Eva Mabellini (Azucena), al regista, nonché baritono, Alessandro Calamai, solo per citarne alcuni. Collaborazione nata nel nome di Giotto, al Teatro borghigiano, e nel nome di Verdi, in occasione delle precedenti realizzazioni de “La traviata” borghigiana, nello scorso dicembre.

 

“Il trovatore” vicchiese prevede la presenza scenica della Corale Santa Lucia al Borghetto di Tavarnelle Val di Pesa, preparata e diretta dal M° Marco Francioli, nella doppia veste di direttore e personaggio dell’opera, precisamente Ruiz, e della Corale San Martino di Prato, preparata e diretta dal M° Leonardo Gabuzzini.

 

L’opera fu rappresentata in prima assoluta il 19 gennaio 1853 al Teatro Apollo di Roma e, insieme a Rigoletto e La traviata fa parte della cosiddetta trilogia popolare. Il libretto dell’opera fu tratto dal dramma El Trovador di Antonio Garcìa Gutiérrez. Fu Verdi stesso ad avere l’idea di ricavare un’opera dal dramma di Gutiérrez, commissionando a Salvatore Cammarano la riduzione librettistica. Il poeta napoletano morì improvvisamente nel 1852, appena terminato il libretto, e Verdi, che desiderava alcune aggiunte e piccole modifiche, si trovò costretto a chiedere l’intervento di un collaboratore del compianto Cammarano, Leone Emanuele Bardare. Questi, che operò su precise direttive dell’operista, mutò il metro della canzone di Azucena (da settenari a doppi quinari) e aggiunse il cantabile di Luna (Il balen del suo sorriso – Atto II.3) e quello di Leonora (D’amor sull’ali rosee – Atto IV.1). Lo stesso Verdi, inoltre, intervenne personalmente sui versi finali dell’opera, abbreviandoli.

La prima rappresentazione fu un grande successo: come scrive il maggior critico verdiano Julian Budden, «Con nessun’altra delle sue opere, neppure con il Nabucco, Verdi toccò così rapidamente il cuore del suo pubblico». Per info e prenotazioni: Abbigliamento Rocci, Via Garibaldi (Vicchio), tel. 055844017.

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