Due proiezioni gratuite di film per parlare di condivisione di cure a Borgo san Lorenzo

Cineforum il 14 e 28 Novembre 2023 presso il Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo, in collaborazione con Associazione per Mano-Onlus, per diffondere la conoscenza sulle DAT e CCP. 
 

 

Sei anni sono già passati da che è in vigore la legge sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento e sulle PCC, il percorso condiviso di cure. Di cosa si tratta? Per quanto concerne le DAT,  della possibilità di decidere in anticipo, mentre si è in pieno benessere psicofisico, se essere sottoposti in futuro a trattamenti sanitari in caso di improvvisa perdita di capacità di intendere e di volere, quindi disporre, anticipatamente, se essere curati in caso di inattesa perdita di capacità decisionale.

Ogni persona maggiorenne e nel pieno delle sue facoltà può esprimere in forma scritta o videoregistrata le proprie intenzioni e può nominare una persona di fiducia che garantirà l’esecuzione di tali disposizioni: il fiduciario. Una banca dati nazionale sarà depositaria di tali volontà ed i sanitari a livello nazionale potranno accedervi per consultarle.

Le DAT sono rinnovabili, modificabili e revocabili in qualsiasi momento con le stesse modalità e possono essere disattese dai medici , sempre in accordo col fiduciario, solo in caso di nuove terapie non prevedibili all’atto della loro sottoscrizione.

Diverso è il concetto delle PCC, il percorso condiviso delle cure, rivolto a chi è già malato. In pochi articoli la legge spiega come la relazione fra cittadino e cura sia dinamica e segua i diversi momenti decisionali della malattia. Tramite una corretta informazione si dà risalto al ruolo della consapevolezza, dell’ autodeterminazione e della reciproca responsabilità. In caso di malattie cronico –degenerative è infatti fondamentale  condividere passo passo,  medico e paziente, il miglior percorso terapeutico per quello stadio di malattia in quel determinato momento in vista di un futuro da creare insieme. L’atto di cura diventa relazione per legge.

Il percorso PCC segue il paziente nella cartella clinica informatica ed uniforma l’approccio alle cure in quanto sempre consultabile.

Questa legge 219 del 2017 apre le porte a temi poco conosciuti e familiari : ” siamo in grado di partecipare alle decisioni che riguardano la nostra salute? Abbiamo la forza per farlo? Siamo abituati ad ascoltare ed ascoltarci? Di immaginare che ci potrebbe capitare di non poter più decidere di noi stessi?  E che  un giorno dovremo affrontare il limite della vita e la dignità della morte? “

Dott.sa Silvia Blaszczyk

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