In questo 2024 ricorrono trecento anni dalla nascita di Angelo Gatti, medico nativo di Ronta, tra i precursori del vaccino per il vaiolo. Angelo Gatti operò sia in Italia che in Francia praticando l’inoculazione del vaiolo per immunizzare dalla terribile malattia che in quel secolo era causa di molti morti. Il metodo dell’inoculazione era stato portato in Europa da Lady Montagu, moglie dell’ambasciatore di sua maestà britannica in Turchia che lo aveva visto praticare da alcuni circassi. La nobildonna, che era stata colpita dalla malattia, con l’aiuto di un medico inglese iniziò ad attuare questa pratica presso varie casate inglesi e anche sui propri figli. Siamo agli inizi del 1700 prima della nascita del nostro Angelo Gatti che però una volta conseguita la laurea in medicina a Pisa si distinse per l’approfondimento di questa pratica della “vaiolorizzazione” che portò prima alla corte napoletana e poi in Francia.
Il comune di Borgo san Lorenzo per celebrare questo importante anniversario ha promosso un comitato scientifico che proporrà in questo anno varie iniziative per far conoscere l’opera di questo importante medico mugellano del 1700 ( secolo che vide operare anche un altro importante medico e filosofo come Antonio Cocchi morto nel 1758).
Un primo appuntamento è previsto sabato 6 aprile dalle ore 10 presso l’Oratorio di S. Omobono davanti alla Pieve di Borgo san Lorenzo con un convegno su Angelo Gatti medico Mugellano con intervalli musicali eseguiti da Marilisa Cantini.
Dopo i saluti istituzionali interverranno: Giovanni Cipriani, che parlerà del vaiolo “Dalla inoculazione alla vaccinazione”, Veronica Massai “Medicina e potere: Angelo Gatti e l’inoculazione del Vaiolo (1724-1798). Dopo un intervento musicale, il professor Diego Carnevale parlerà di “Medicina e religione a Napoli nella seconda metà del secolo XVIII e Pier Tommaso Messeri parlerà di “Angelo Gatti, persone luoghi ed aneddoti”. Terminerà l’evento Marilisa Cantini con il brano di Domenico Zipoli “4 Versi”. Moderatore Aldo Giovannini. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti.
