Tanti ospiti, buona partecipazione e una chiara prospettiva di lotta per la salvaguardia dell’Ospedale del Mugello e della sanità pubblica territoriale, questo è emerso sabato a Borgo San Lorenzo dall’iniziativa di approfondimento promossa dalle liste consiliari della Sinistra sulla sanità mugellana.
All’evento, dopo l’introduzione del Consigliere della Città Metropolitana di Firenze Enrico Carpini, si sono succeduti gli interventi della presidente del Comitato per l’Ospedale Sandra Cerbai, di Paola Bidini del sindacato Nursind, di Giancarla Casini della CGIL, di Cristina Ticci per DicomanoCheVerrà, della Consigliera di Barberino Paola Nardi e di quella di Scarperia e San Piero, nonché capogruppo in Unione dei Comuni Mugello, Tatiana Bertini.
Ad ogni intervento si è ricostruito un tassello delle vicende della sanità mugellana: anzitutto ovviamente la situazione dell’Ospedale del Mugello, per il quale siamo ancora in attesa di tempi certi per l’inizio dei lavori, ma al quale giorno dopo giorno si sottraggono competenze e servizi come quello dei prelievi, recentemente privatizzato. Altro macro argomento affrontato quello della sanità territoriale, carente di strutture e sempre più indebolita nonostante la pandemia abbia dimostrato quanto sarebbe importante. A tenere insieme i due aspetti la drammatica carenza di personale medico ed infermieristico: nei reparti dell’Ospedale, nei presidi territoriali che anche per questo vedono tagliare i propri servizi, ma anche nei servizi del 118 a rischio come quello di Barberino e nella sanità territoriale, con le situazioni più critiche di Borgo e Dicomano per i medici di famiglia ed i pediatri, e di Firenzuola per la guardia medica.
Dai numerosi interventi del pubblico e dalle conclusioni del Consigliere di Borgo in Comune Leonardo Romagnoli è emersa infine la strada che comitato, sindacati ed esponenti della Sinistra mugellana intendono seguire: dare battaglia dentro e fuori dalle istituzioni, cominciando dallo sciopero generale più volte invocato per affrontare il Governo sul livello nazionale, proseguendo nella discussione di atti nei consigli e con l’idea di una grande manifestazione per la sanità pubblica nel Mugello.
Ad ogni intervento si è ricostruito un tassello delle vicende della sanità mugellana: anzitutto ovviamente la situazione dell’Ospedale del Mugello, per il quale siamo ancora in attesa di tempi certi per l’inizio dei lavori, ma al quale giorno dopo giorno si sottraggono competenze e servizi come quello dei prelievi, recentemente privatizzato. Altro macro argomento affrontato quello della sanità territoriale, carente di strutture e sempre più indebolita nonostante la pandemia abbia dimostrato quanto sarebbe importante. A tenere insieme i due aspetti la drammatica carenza di personale medico ed infermieristico: nei reparti dell’Ospedale, nei presidi territoriali che anche per questo vedono tagliare i propri servizi, ma anche nei servizi del 118 a rischio come quello di Barberino e nella sanità territoriale, con le situazioni più critiche di Borgo e Dicomano per i medici di famiglia ed i pediatri, e di Firenzuola per la guardia medica.
Dai numerosi interventi del pubblico e dalle conclusioni del Consigliere di Borgo in Comune Leonardo Romagnoli è emersa infine la strada che comitato, sindacati ed esponenti della Sinistra mugellana intendono seguire: dare battaglia dentro e fuori dalle istituzioni, cominciando dallo sciopero generale più volte invocato per affrontare il Governo sul livello nazionale, proseguendo nella discussione di atti nei consigli e con l’idea di una grande manifestazione per la sanità pubblica nel Mugello.
uff stampa