Si terrà il 10 novembre il processo per la morte di Fabrizio Fabbri

Si terrà il 10 novembre il processo per la morte di Fabrizio Fabbri avvenuta alla stazione di S.Maria Novella il 12 gennaio 2014. Fabbri ,che abitava a Vicchio con la compagna e la figlia, era un dipendente di Trenitalia che svolgeva le mansioni di “deviatore” , personale di terra addetto alla manovra degli scambi a mano e alle comunicazioni con la centrale di controllo della stazione. Dal 2008 questo personale era stato dotato di patente per la conduzione di locomotori in stazione per portarli dal deposito Belfiore fino ai binari. Per svolgere questa mansione però i deviatori dovevano scendere dal locomotore e azionare alcuni scambi a mano. Secondo la magistratura questo modo di operare esponeva i ferrovieri a gravi pericoli. Fabbri la notte dell’incidente era sceso quattro volte ad azionare lo scambio e per poi risalire e mettersi alla guida del locomotore. Alla quarta volta mentre si trovava a terra il locomotore si è mosso e lo ha schiacciato.
Secondo l’accusa , che ha rinviato a giudizio tre dirigenti e la stessa Trenitalia per omicidio colposo, questo saliscendi non doveva essere autorizzato perché pericoloso e il personale non adeguatamente formato. “I lavoratori adibiti a queste mansioni erano pochi – secondo i risultati dell’indagine della polizia ferroviaria – ma se fosse stata fatta un ‘ attenta valutazione dei rischi ed esercitata un’adeguata vigilanza avrebbero potuto essere organizzati meglio e non lasciati soli alla guida dei locomotori in stazione”. Fabrizio Fabbria aveva 35 anni.

I commenti sono chiusi.