Meno rifiuti più risorse

MENO RIFIUTI PIU’ RISORSE

discarica

Nel 2016 il Ministero dell’ambiente ha pubblicato un decreto che stabilisce il nuovo metodo per la certificazione delle raccolte differenziate confermando le percentuali già stabilite dalle leggi precedenti.
La soglia attuale è del 65% anche se le normative comunitarie indicano il 50% al 2020 e il mancato raggiungimento di questo obiettivo comporta il pagamento di addizionali per lo smaltimento in discarica o tramite incenerimento. Le novità non dovrebbero comportare grandi variazioni e per adesso la Regione ha prorogato il sistema esistente.
I dati ufficiali sulle raccolte differenziate sono ancora quelli del 2015 ma sono utili per capire la strada da fare, le modalità di raccolta da attuare, le opportunità che si possono creare sia per l’occupazione che per l’economia regionale. Le raccolte differenziate sono il primo stadio dell’economia circolare che è al centro delle strategie comunitarie per trasformare i rifiuti in risorse attraverso il riutilizzo e il riciclaggio.
Tutto questo richiede sistemi sempre più puntuali di raccolta per ottenere sottoprodotti facilmente riutilizzabili per nuove attività e produzioni.
Il porta a porta è sicuramente il sistema che fino ad oggi ha dato i risultati migliori anche in Toscana ed è anche quello che richiede il maggior impiego di lavoratori e la maggiore partecipazione da parte di cittadini, famiglie e imprese.
Con il 2017 , come abbiamo già scritto, anche il Mugello avvierà questa raccolta che sarà preceduta da un’informazione capillare sul territorio il cui inizio è previsto già dal prossimo mese di febbraio.discarica vaglia
Oggi comuni del Mugello e Alto Mugello sono ampiamente sotto la soglia del 65% stabilita dalle normative nazionali e regionali, solo il comune di Borgo san Lorenzo supera il 40% sfiorando la percentuale che la legge prevedeva nel 2008 (45%) con il 44,02%.
Sempre con i dati 2015, Barberino raggiungeva il 38,86%, Scarperia e San Piero il 37,25%, Vicchio il 35,59%, Vaglia il 36,91%. Nell’alto Mugello sono cresciuti negli ultimi anni Marradi e Palazzuolo con il 36,38%   e il 34,37% rispettivamente , mentre Firenzuola si è fermato ad un modesto 25%. In quest’ultimo caso la bassa percentuale si associa alla più alta produzione di rifiuti per abitante con 687 kg annui ( 300 kg più di Rufina  e 140 più di Borgo san Lorenzo). Firenzuola è stato anche il comune che ospitava una delle più grandi discariche della regione, un fatto che può avere influito negativamente sullo sviluppo delle differenziate in quanto lo smaltimento apportava notevoli entrate economiche per l’amministrazione. Questo dato troverebbe una conferma nei dati del comune di Peccioli che ospita la discarica più grande della Toscana e che raggiunge solo il 28,68 di raccolta differenziata con una produzione pro capite di 602 kg. Anche in questo caso ci sono le eccezioni come Montespertoli (che è sede della discarica dove finiscono anche i rifiuti del Mugello dopo la chiusura di Vigiano a Borgo s.lorenzo) che invece raggiunge il 91,80 di raccolta differenziata con il Porta a porta.
Quasi tutto l’empolese-valdelsa supera il 90% di raccolta differenziata ormai da alcuni anni, meglio anche del tanto citato Capannori che si “ferma” all’88%.
Quello che si può notare è che le alte percentuali di raccolte differenziate si accompagnano quasi sempre ad una minore produzione pro capite di rifiuti: nel caso dell’empolese si va dai 338 kg di Capraia e Limite ai 461 di Empoli (92,74% di RD), mentre in Mugello si passa  dai 493 kg di Vaglia ai 661 di Barberino, 549 di Borgo, 531 di Vicchio  e 537 di Scarperia e San Piero. IN alto Mugello , oltre al dato già detto di Firenzuola, Marradi raggiunge i 564 kg e Palazzuolo addirittura i 665. In Valdisieve l’unico comune che supera i 500 kg e San Godenzo con 567 kg ed è anche quello con la percentuale più bassa di Rd nel 2015 con il 58,73%.rifiuti
Nel territorio gestito da Aer nel 2015 quasi tutti i comuni erano in linea con gli obblighi di legge con Dicomano all’81,89%, Pelago 76,16%, Pontassieve 72,49%, Rufina 67,04, Londa 64,25% e la situazione è migliorata nel 2016 tanto che da inizio di quest’anno in alcuni comuni (Londa e Rufina) viene applicata la tariffazione puntuale che tiene conto del conferimento dell’indifferenziato per il calcolo della parte variabile della tariffa ed è stata attivata la tessera a punti per gli utenti che conferiscono materiali differenziati all’isola ecologica di Scopeti.  L’adozione di una tessera a punti nelle stazioni ecologiche era già in vigore anni fa in alcuni  comuni della provincia e potrebbe essere attivata anche per la stazione aperta nel 2016 a Rabatta nel comune di Borgo san lorenzo come ulteriore incentivo all’utilizzo di questa importante struttura e soprattutto al conferimento differenziato dei rifiuti.inaugurazione-centro-raccolta-rabatta-27
Si è detto spesso che la conformazione morfologica del territorio mugellano è stata un ostacolo alla piena applicazione del porta  a porta e al potenziamento delle raccolte differenziate perché comporta  un aumento tutt’altro che trascurabile dei costi. Vorrei però concludere portando l’esempio di un territorio non facile come la Val di Bisenzio dove i tre comuni nel 2015 superavano tutti il 70% : Vernio 72,26, Vaiano 70,11 e Cantagallo 76,23%.
Il raggiungimento di livelli elevati di Raccolte differenziate è importante per l’ambiente e per l’economia e permetterà di rispettare  le norme europee  che impongono la chiusura delle discariche e l’uso di termovalizzatori solo per recupero energetico della parte non riciclabile dei rifiuti solidi urbani.

 

LR

Decreto_n.347_del_18-01-2017-Allegato-1

dati regionali

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