L’invidia del bene

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L’invidia del bene

Perchè questo accanimento sul Villaggio La Brocchi?

In un intervento del settembre 2007 il prefetto di Firenze definiva l’esperienza del Villaggio la Brocchi a Borgo San Lorenzo “ tra le più avanzate iniziative per l’accoglienza”, sottolineando così l’importanza strategica di questa struttura per una risposta umanitaria ai problemi delle famiglie di immigrati o rifugiati con minori.
Il progetto del Villaggio La brocchi nasce nel 2002 con un accordo di programma sottoscritto da Regione Toscana , provincia di Firenze, Comunità Montana Mugello, Comune di Borgo San Lorenzo, comune di Firenze, Prefettura di Firenze e Istituto degl’Innocenti proprietario dell’immobile.
In particolare nell’accordo la Prefettura (in rappresentanza del Ministero dell’Interno)” individua nel Centro di accoglienza una struttura privilegiata per l’ospitalità di famiglie di immigrati e rifugiati e di singoli genitori con bambini, rientranti in progetti di accoglienza finanziati dallo Stato e/o dall’Unione Europea; si impegna a favorire il reperimento di risorse anche nell’ambito dei fondi statali previsti per i rifugiati e i richiedenti asilo; assicura inoltre la propria disponibilità a svolgere un ruolo attivo nella gestione dei rapporti fra immigrati e Pubbliche Amministrazioni; mette a disposizione le proprie professionalità per attività di consulenza e collaborazione sia nelle fasi preliminari della sottoscrizione dell’Accordo di Programma che per tutte la fasi attinenti alla realizzazione degli interventi e alla successiva gestione dell’intero complesso e delle attività che saranno poste in essere”(art.2).
Il restauro e recupero dei vari immobili ha avuto un costo di  2.950.000 euro, di cui un milione e 130 mila dalla Provincia, 255.000 dalla Regione , 540.000 dall’Europa e 540 mila dal Ministero. Comunità Montana e Comune di Borgo si impegnano per 41 mila e 51 mila euro ciascuno.
L’immobile una volta sistemato viene concesso in comodato alla Comunità Montana , il gestore viene individuato nell’associazione Progetto Accoglienza e l’accordo avrà valore per 15 anni cioè fino al 2017 (motivo che ha fatto sembrare un po’ strana la gara fatta per lo Sprar 2013 dato che un altro soggetto non avrebbe potuto utilizzare le strutture).

“Il principio fondante del progetto – è scritto nel sito dell’associazione – è quello di dare risposte positive e innovative al fenomeno dell’immigrazione, verso la cittadinanza attiva e l’integrazione con l’”altro”, il villaggio non accoglie solo famiglie immigrate  con minori, ma intraprende anche un percorso di accompagnamento, di formazione e avviamento al lavoro per una vera integrazione”.

Il progetto è rivolto in modo particolare  alle famiglie di rifugiati e richiedenti asilo, persone costrette a fuggire dal proprio paese per persecuzioni dovute a credo politico o religioso, nazionalità, etnia e fa parte dello Sprar (Sistema di Protezione per richiedenti asilo e  profughi) istituito dal Ministero dell’Interno nel 2004.
“Lo Sprar è una rete di enti locali che attraverso specifici finanziamenti garantiscono interventi di “accoglienza integrata” anche con il supporto del terzo settore, tali interventi non si fermano alla sola distribuzione di vitto e alloggio ma attivano in modo significativo una serie di servizi come le misure di informazione, l’accompagnamento sociale, l’assistenza e l’orientamento legale, la conoscenza e l’accesso al mondo scolastico dei minori e degli adulti, l’assistenza sanitaria, il sostegno per le persone vulnerabili, l’orientamento al mondo del lavoro, l’integrazione nel nuovo territorio e la ricerca di una soluzione abitativa”.Casa accoglienza

L’associazione Progetto accoglienza svolge quindi questo compito come gestore del Villaggio (20 posti per accoglienza famiglie) mentre il titolare è il comune di Borgo San Lorenzo che riceve i finanziamenti del Ministero.

Nel corso degli anni questa esperienza , portata ad esempio d’accoglienza  in molte parti d’Italia, è stata oggetto di campagne di stampa a livello locale e di interrogazioni in consigli comunali e della Unione dei Comuni che hanno comportato anche  un’approfondita indagine a suo tempo della Guardia di Finanza. Una situazione paradossale che va al di là  della necessità di conoscere dati e situazioni e di richiedere  la massima trasparenza, come se dietro questo accanimento vi fossero altri fini.

Nel marzo del 2013 c’è stata  un’interrogazione di Mazzerelli del centrodestra all’unione dei Comuni ( C’è stato anche un numero speciale de Il Filo come sempre  accurato nelle informazioni riportate). Ma il nuovo “interesse” è determinato  dalla nuova assegnazione della gestione triennale (tramite bando) dello Sprar al Progetto accoglienza per 848 mila euro in tre anni ovvero 284 mila euro  all’anno con un contributo di 31 euro per ogni rifugiato extracomunitario: “ le famiglie accolte vengono seguite attraverso percorsi di accompagnamento personalizzati che prevedono l’assistenza sanitaria, il vitto,vestiario, contante mensile, l’orientamento legale, l’insegnamento della lingua italiana, il sostegno scolastico e il supporto psicologico “.
Come è scritto nello stesso sito dell’associazione  “ dall’apertura fino al novembre 2012 sono state accolte 34 famiglie, per un totale di 128 persone, 35 donne, 28 uomini e 65 bambini di  16 nazionalità diverse” in una struttura di soli due piani con 3 camere ciascuno e una cucina comune.

Per Mazzerelli sono però “costi esorbitanti”. Ma è davvero così? Un’analisi anche superficiale di quanto lo Stato spende per le politiche di non-accoglienza direbbe di no: “C’è una fabbrica in Italia che non funziona, ma brucia 200mila euro al giorno di soldi pubblici. È la “fabbrica dei clandestini”, la rete dei Cie colabrodo. Alti costi, scarsi risultati. Qualche numero: dal ’99 al 2011 per i centri d’espulsione si è speso un miliardo di euro.(..) Ogni immigrato costa in media 45 euro al giorno, ma ogni centro è un’isola a sé: si va dai 75 euro di Modena, ai 34 di Bari. I risultati? Deludenti: nell’ultimo anno gli espulsi sono stati meno della metà dei trattenuti, record a Milano e Modena (con percentuali oltre il 60%), maglia nera a Brindisi (ferma al 25%).(v.polchi). Questa sì una montagna di soldi per azioni indecenti ( le ha definite così anche un deputato pratese del centrodestra): Basterebbe leggere il “Rapporto sullo stato dei diritti umani negli istituti penitenziari e nei centri di accoglienza e trattenimento per migranti” pubblicato a marzo 2012 dalla Commissione Diritti Umani del Senato. Si parla di «trattamenti degradanti e disumani» e si legge: «Le condizioni nelle quali sono detenuti molti migranti irregolari nei Cie sono molto spesso peggiori di quelle delle carceri». Si possono paragonare i 30/40 euro spesi giornalmente per tenere delle persone in un “lager” ai 30 euro di una vera accoglienza?

Dal 2008, con l’adozione di un nuovo schema di capitolato di gara d’appalto unico, tutti i bandi per l’affidamento della gestione dei Cie prevedono un costo massimo di 30 euro pro die/pro capite. Una cifra troppo bassa – a detta di molti esperti – per assicurare tutti i servizi previsti: assistenza medico/infermieristica, supporto psicologico, mediazione linguistica e culturale. «Gli enti gestori di altri centri ci hanno riferito che il minimo per offrire servizi di base sono 41 euro a persona. Il 60% del costo va per il personale a cui si aggiungono almeno 3,50 euro per il pasto. Con questi prezzi resta solo la gabbia» secondo Alberto Barbieri, presidente dei Medici per i diritti umani (Medu).”

Tenendo conto di queste considerazioni si può solo dire che quello che viene offerto nel caso del Villaggio La Brocchi è un servizio di eccellenza ad un costo ragionevole con tanto impegno anche del volontariato e non solo dei dipendenti. Dal 2007 al 2012 sono stati impegnati anche 12 ragazzi per il servizio civile di cui 2 stranieri.

Nell’articolo comparso sulla Nazione si lamenta anche una scarsa trasparenza sui numeri e periodi di permanenza mentre nella relazione di risposta all’interrogazione c’è un elenco molto dettagliato senza entrare nel merito di situazioni delicate come i casi di persone sottoposte a torture e maltrattamenti. Questi comunque i dati :

Durante l’anno 2004 abbiamo avuto

  1. Una famiglia monoparentale con 3 figli minori per un totale di 4 persone per due mesi.
  2. Una famiglia di due genitori e due figli minori per un totale di 4 persone per 2 mesi.
  3. Una famiglia di due genitori e un bambino per un totale di 3 persone per 1 mese e mezzo.

Durante l’anno 2005

  1. Una famiglia monoparentale con 3 figli minori per un totale di 4 persone per dodici mesi.
  2. Una famiglia di due genitori e due figli minori per un totale di 4 persone per 5 mesi.
  3. Una famiglia di due genitori e un bambino per un totale di 3 persone per dodici mesi.
  4. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 7 mesi e 22 giorni.
  5. Una famiglia di due genitori, Signora incinta di 8 mesi) per un totale di 3 persone per  7 mesi.
  6. Una famiglia di due genitori e due figli minori per un totale di 4 persone per 4 mesi e 15 giorni.
  7. Un ricongiungimento familiare di un minore con il genitore già presente in accoglienza.

Durante l’anno 2006

  1. Una famiglia monoparentale con 3 figli minori per un totale di 4 persone per dodici mesi.
  2. Una famiglia di due genitori e un bambino per un totale di 3 persone per 9 mesi
  3. Una famiglia di due genitori e due figli minori per un totale di 4 persone per 12 mesi.
  4. Una famiglia di due genitori e due figli minori per un totale di 4 persone per 11 mesi.
  5. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 11 gg.
  6. Una famiglia  monoparentale,  genitore e figlio per 5 mesi
  7. Una famiglia  monoparentale,  genitore e figlio per 5 mesi
  8. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 2 gg.

Durante l’anno 2007

  1. Una famiglia monoparentale con 3 figli minori per un totale di 4 persone per 1 mese.
  2. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 1 mese.
  3. Una famiglia  monoparentale,  genitore e figlio per 2 mesi
  4. Una famiglia  monoparentale,  genitore e figlio per 2 mesi
  5. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 3 mesi.
  6. Una famiglia di due genitori e un bambino per un totale di 3 persone per 4 mesi.
  7. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 8 mesi.
  8. Una famiglia di due genitori e un minore per un totale di 3 persone per 8 mesi.
  9. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 6 mesi.
  10. Una famiglia di due genitori e quattro bambini  per un totale di 6 persone per 18 gg.
  11. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 18 gg.

Durante l’anno 2008

  1. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 9 mesi.
  2. Una famiglia di due genitori e quattro bambini  per un totale di 6 persone per 3 mesi.
  3. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 6 mesi.
  4. Una famiglia  monoparentale,  genitore e figlio per 7 mesi
  5. Una famiglia  monoparentale,  genitore e figlio per 5 mesi.
  6. Una famiglia di due genitori e un bambino per un totale di 3 persone per 1 mese.

Durante l’anno 2009

  1. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 9 mesi.
  2. Una famiglia di due genitori e quattro bambini  per un totale di 6 persone per 3 mesi.
  3. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 6 mesi.
  4. Una famiglia  monoparentale,  genitore e figlio per dodici mesi.
  5. Una famiglia di due genitori e un bambino per un totale di 3 persone per 9 mesi.
  6. Una famiglia di due genitori e un bambino per un totale di 3 persone per 11 mesi.
  7. Una famiglia di due genitori e un bambino per un totale di 3 persone per 1 mese.
  8. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 3 mesi.
  9. Una famiglia di due genitori e un bambino per un totale di 3 persone per 1 mese.

Durante l’anno 2010

  1. Una famiglia  monoparentale,  genitore e figlio per 1 mese.
  2. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per dodici mesi.
  3. Una famiglia di due genitori e un bambino per un totale di 3 persone per dodici mesi.
  4. Una famiglia di due genitori e tre bambini  per un totale di 5 persone per 10 mesi.
  5. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 1 mese.
  6. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 8 mesi.
  7. Una famiglia di due genitori e un bambino per un totale di 3 persone per 7 mesi.

Durante l’anno 2011

  1. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 7 mesi.
  2. Una famiglia di due genitori e tre bambini  per un totale di 5 persone per 10 mesi.
  3. Una famiglia di due genitori e tre bambini  per un totale di 5 persone per 3 mesi.
  4. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 9 mesi.
  5. Una famiglia di due genitori e un bambino per un totale di 3 persone per 7 mesi.
  6. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 7 mesi.
  7. Una famiglia  monoparentale,  genitore e figlio per 6 mesi.
  8. Una famiglia  monoparentale,  genitore e figlio per 6 mesi.
  9. Una famiglia di due genitori e un bambino per un totale di 3 persone per 3 mesi.
  10. Una famiglia di due genitori e un bambino per un totale di 3 persone per 3 mesi.

Durante l’anno 2012

  1. Una famiglia di due genitori e un bambino per un totale di 3 persone per 2 gg.
  2. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 12 mesi. (in acc.)
  3. Una famiglia  monoparentale,  genitore e figlio per 12 mesi. (in acc.)
  4. Una famiglia  monoparentale,  genitore e figlio per 12 mesi. (in acc.)
  5. Una famiglia di due genitori e un bambino per un totale di 3 persone per 12 mesi. (in acc.)
  6. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 1 mese.
  7. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 9 mesi. (in acc.)
  8. Una famiglia di due genitori e tre bambini  per un totale di 5 persone per 4 mesi.
  9. Una famiglia di due genitori e quattro minori  per un totale di 6 persone per 3 mesi.
  10. Una famiglia di due genitori e due bambini  per un totale di 4 persone per 2 mesi. (in acc.)

Famiglie che si sono integrate con soluzione lavorativa per il capofamiglia e inserimento abitativo nel territorio italiano:

20

Famiglie che si sono trasferite in altri territori:

8

Famiglie che hanno chiesto il rimpatrio:

0

Famiglie attualmente in accoglienza :

6

Periodo di permanenza media, in mesi, delle famiglie in accoglienza :12

Media  permanenza famiglie

12

Famiglie attualmente in accoglienza

6

Totale famiglie accolte

34

Totale persone ospitate, di cui:

128

Totale adulti

63

Totale bambini di cui

65

Totale bambini nati al Villaggio

9

 

Ma lo scopo di Mazzerelli ( e non solo)non è certo quello della ricerca di una corretta politica di accoglienza basta andare a vedere quello che scrive per i 25 anni del Movimento Autonomista Toscano il 15.12.213 (http://192.185.97.106/~mattosca/old/2013/mat25esimo.htm):

“Su “L’Unità” del 2 dicembre, organo del PCI-PD, il titolo di prima pagina gridava allo scandalo per “la nuova schiavitù”, che a suo dire si è manifestata a Prato, ove una fabbrica  si è incendiata bruciando  anche sette cinesi clandestini.  Il cinismo comunista tocca così il suo vertice delinquenziale. Ma come ! Con che coraggio parlano di “nuovi schiavi” se è stato il PCI-PD + CGIL a bramare il loro arrivo ?  Certo, anche l’imprenditoria bastarda alla Benetton ha coperto l’operazione, ma sono i comunisti che al Festival de L’Unità del 1988  a Campi Bisenzio (Firenze) affermarono: “Compagni, non dobbiamo preoccuparci più di tanto per la crisi dell’est… dal prossimo anno (1989) faremo giungere in massa gli extracomunitari. Ci serviranno per rilanciare la lotta di classe, disarticolare l’Occidente e la Chiesa Cattolica.”  Sono loro che coprirono l’invasione clandestina dei cinesi a San Donnino, frazione di Campi Bisenzio, facendo finta di non vederli !  Noi abbiamo le prove e lo diciamo dal 1989!!!  Francamente che schifo…  Comunque facciamoci coraggio e contro il male che il PCI-PD ha cercato ed anelato, ribadiamo le nostre riflessioni e considerazioni. “(Mazzerelli) Vorrei segnalare l’assurda citazione della festa di Campi fatta prima della caduta del muro di Berlino!!!

“Contrapponendo i nostri Ultimi agli invasori, i parassiti che gestiscono i sindacati e le associazioni di “volontariato”, in combutta con il padronato, possono lucrare sul male che ne deriva con i loro “servizi”, con le loro false documentazioni, con le loro interessate e sporche mediazioni. “(Mazzerelli). Vero socialismo rivoluzionario!!!

“Con il mondialismo e la conseguente invasione extracomunitaria, il “confronto” fra le fedi religiose provoca da un lato il cedimento, francamente vergognoso, dei valori cristiani e occidentali, dall’altro crea l’estraneità e il conseguente odio dei musulmani abituati ad un modo di vivere e di pensare radicalmente opposto all’Occidente”(Mazzerelli) Oriana docet!!
Conclusioni, una casta di delinquenti sta creando l’inferno in terra, mentre gli imbecilli tacciono o votano Matteo Renzi… Ma in fondo tutto è già detto: “ …Non farti illusioni, prima che le masse si accorgano che abbiamo ragione scorrerà molto sangue e sia la degenerazione morale che quella politica arriveranno a livelli di incredibile bassezza”. Don Lorenzo Milani, Barbiana 1966. “

Povero Don Milani tirato per la tonaca e citato  in modo assurdo da una persona  xenofoba che ,se fosse ancora vivo, prederebbe a calci nel sedere.

Leonardo Romagnoli
8.1.14

One thought on “L’invidia del bene

  1. Grazie per aver chiarito così bene la siuazone del Vilaggio. io forse non avevo bisogno di chiarimenti in quanto credo nel Progetto Accoglienza dalla sua nascita. Spero che questo articolo venga letto da chi cerca di male-dire un operato che fa onore ad ogni cittadino di Borgo.
    maria bini