La strada di Villa Martini a Borgo: una nota della Lega

LEGA SULLA STRADA DI VILLA MARTINI

La nota dei consiglieri Atria e Ticci che richiedono una commissione urgente sulla questione.

Innanzitutto denunciamo il fatto che come purtroppo sta accadendo da ormai troppo tempo i consiglieri comunali di opposizione non erano stati informati dall’amministrazione. Abbiamo appreso la cosa dai messaggi e dalle telefonate dei cittadini a cui è stata recapitata la “lettera scarlatta” con richiesta di un contributo, volontario e consapevole, di 1800 euro. Il tutto è emerso poi nella Commissione in cui affrontavamo l’elenco delle opere pubbliche. Un modo di fare inaccettabile che la racconta bene in merito al rispetto dei cittadini e dei loro consiglieri.

Abbiamo richiesto in Consiglio la convocazione urgente della Commissione per sviscerare il progetto e poter fornire, come sempre, critiche costruttive, il nostro contributo e  possibili soluzioni alternative (che esistono). Soluzione concrete a problemi reali. Magari ascoltando per davvero i cittadini residenti.

Ricordiamo però ciò che è stato detto e promesso, in un freddo novembre 2017 e pure dopo, dal primo cittadino e dalla sua Giunta:

<<Per…l’area di Villa Martini in località Rabatta, nel Comune di Borgo San Lorenzo, è arrivata una svolta importante…si avvia la procedura per classificare come strada comunale la viabilità di accesso all’urbanizzazione.

“Si tratta di un impegno che avevamo preso con i residenti e che abbiamo rispettato grazie al voto del Consiglio comunale – affermava il Sindaco Paolo Omoboni – Questo passaggio ci permette di avviare una serie di ulteriori passi che ci consentiranno di migliorare l’accesso, l’illuminazione, dando risposte certe alle domande dei cittadini che da troppo tempo aspettavano soluzioni concrete”>>.

Certo è che se dopo 4 anni la “soluzione concreta” è chiedere soldi ai cittadini per realizzare ex novo una strada comunale, facendola pagare per il 40% da privati, più che di IMPEGNO potremmo definirlo INGEGNO, a proposito di contraddizione in termini.

Com’era quella pubblicità? Non vendiamo sogni, ma solide realtà. Ecco appunto.

(Fonte Lega Salvini)

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