Il Mugello in prima pagina sui giornali fiorentini : Faentina e migranti

 

 

 

Il Mugello sulle prime pagine degli inserti fiorentini di Repubblica e Corrirefiorentino.
Nel primo caso si parla dei disagi dei pendolari che utilizzano la Faentina per spostarsi verso Firenze con carrozze sempre strapiene e treni che da tempo sono privi del doppio minuetto per lavori di manutenzione. Il sindaco di Borgo san Lorenzo sottolinea il mancato rispetto del contrato di servizio e in previsione della chiusura nel mese di agosto invita la Regione ed Rfi a predisporre modalità di cantiere, sfruttando anche la notte, per evitare ulteriori disagi a pendolari e turisti.
Il Corrierefiorentino invece si occupa della mancanza di permessi per per i migranti che sono ospitati nelle strutture del territorio che impedisce loro di poter svolgere attività lavorative a fronte di richieste da parte delle aziende. I sindaci interpellati sono quello di Palazzuolo, quello di Firenzuola e e quello di Vicchio.
A Palazzuolo ci sono 50 migranti ospitati da 7 mesi alla Badia di Susinana che potrebbe essere impiegati nelle aziende della zona ma ancora non hanno ricevuto dalla Questura una risposta sulla formalizzazione della domanda di asilo.
Il meccanismo funziona così: quando un migrante arriva in un centro di accoglienza dopo qualche giorno avanza domanda per chiedere l’asilo e ottenere il “Modello C3”. Ma la Questura raramente risponde in tempi brevi e un appuntamento può essere fissato anche dopo 10 mesi. Questo impedisce ai migranti di lavorare perché nessun imprenditore può assumerli senza la documentazione necessaria. “Non solo: anche una volta ottenuto il via libera, devono passare altri 60 giorni dopo l’appuntamento in Questura prima che si possa ufficialmente lavorare”.

 

I ritardi sono determinati sia dalle procedure burocratiche ma anche dalla mancanza di personale presso questure e prefetture. La preoccupazioni di Palazzuolo sono condivise anche da Vicchio dove sono presenti 80 migranti alcuni dei quali ancora senza documenti mentre la buona gestione del fenomeno migratorio potrebbe essere un’opportunità. La pensa allo stesso modo anche il primo cittadino di Firenzuola che ospita 50 profughi. Quattro di loro che hanno ottenuto i documenti necessari sono già al lavoro in aziende edili del territorio e le segherie di pietra serena hanno bisogno di operai e il comune sta per aprire una scuola per formare i migranti in questa professione.
L’Anci invita a rivedere il testo unico sull’immigrazione seguendo quanto avviene in altri paesi “ come il modello spagnolo della Catalogna in base al quale i migranti che trovano lavoro stabile diventano regolari”.

Come dice un imprenditore palazzuolese intervistato dal quotidiano “è assolutamente paradossale vedere da una parte aziende con fame di manodopera che restano senza operai e dall’altra migranti che restano senza lavoro pur mostrando voglia di lavorare”. Continuiamo a sostenere persone che vorrebbero solo poter lavorare e invece non possono farlo.

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