Il Consiglio regionale respinge la richiesta di indagine conoscitiva sull’eolico di Villore e Corella

No all’ indagine conoscitiva su nuovo impianto eolico di Monte Giogo

 

Il Consiglio regionale  ha respinto la proposta di delibera di iniziativa delle consigliere Elisa Tozzi (Gruppo misto – Toscana domani), Irene Galletti (M5S) e Silvia Noferi (M5S) che proponeva  l’istituzione di un’indagine conoscitiva sul procedimento amministrativo, finalizzato al rilascio del provvedimento autorizzatorio unico regionale relativo al Progetto di un nuovo impianto eolico denominato Monte Giogo di Villore, nel territorio del Mugello. L’indagine doveva essere svolta dalla Quarta commissione, col compito di raccogliere i diversi pareri espressi all’interno del procedimento amministrativo, esaminando come siano stati valutati, in relazione agli interessi da tutelare.

Nel presentare l’atto la consigliera Tozzi ha parlato di “proposta cautelativa” per consentire al Consiglio regionale di poter approfondire un tema molto presente nel dibattito politico, e per impedire che impianti ad alto impatto ambientale interferiscano con il paesaggio. “La questione centrale che intendiamo sottoporre alla valutazione del Consiglio regionale non sta tanto nella contrapposizione tra i favorevoli e i contrari ad impianti eolici in generale – ha spiegato – quanto in una riflessione di carattere generale sull’iter procedimentale che riguarda la realizzazione di queste opere”.

Nel corso degli interventi, la presidente Lucia De Robertis (Pd) ha inteso motivare la scelta di non sottoporre preventivamente la proposta di delibera all’attenzione della Quarta commissione, poiché comunque la stessa avrebbe dovuto essere esaminata dal Consiglio regionale: “una sorta di incastro di due procedure su un meccanismo non virtuoso” ha definito l’iter previsto dal regolamento.

Irene Galletti (M5S), partendo dal “corto-circuito istituzionale”, ha spiegato che la proposta di delibera può generare un dibattito sull’eolico all’interno di determinati contesti, per analisi oggettive ad ampio raggio.

Cristiano Benucci (Pd) ha invece sottolineato che “il procedimento amministrativo è spurio da questioni di merito”: “questa proposta va in un campo che non è il nostro, e non possiamo commissariare i dirigenti”.

Per Silvia Noferi (M5S) l’intento della “proposta di determina” si è perso nei meandri procedurali mentre occorrerebbe: “ricercare il dialogo con le comunità ed evitare una volta per tutte di calare dall’alto le decisioni”.

Diego Petrucci (Fratelli d’Italia), rivolgendosi alla collega Noferi, l’ha invitata a studiare la differenza tra delibera e determina: “Chi è presente nei consessi istituzionali questa differenza dovrebbe conoscerla con chiarezza”, ha concluso.

Uff stampa CR

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