Furti in abitazione in Mugello e Valdisieve. Un arresto a Pelago

Altro che dolcetto e scherzetto. L’inizio di novembre è stato caratterizzato da una serie di furti in abitazione che hanno interessato varie località del territorio del Mugello e della valdisieve non riconducibili ad un unico gruppo di malviventi.

Secondo quanto riportato dai Carabinieri sono stati almeno 20 i furti messi a segno nella provincia di Firenze. A Scarperia nella zona di Viale Kennedy i ladri si sono introdotti in due abitazioni  allo stesso numero civico asportando preziosi e denaro:
Sempre nella stessa via sono state prese di mira altre due case anche qui con furto di orologi, denaro e qualche gioiello.
Altra segnalazione arriva da Vaglia nella zona di Caselline dove da un’abitazione sono spariti orologi e soldi. Infine a Pontassieve i ladri invece di introdursi nelle case hanno rubato da un garage un’ auto Honda CRV.

 Un arresto a Pelago

Nella prima serata di ieri i Carabinieri del Comando Stazione di Pelago hanno tratto in arresto un 28enne per furto in abitazione , ricettazione e possesso di strumenti atti allo scasso. Sulla scorta di alcune segnalazioni pervenute fin dalla mattina sulla presenza nel territorio di Pelago di una Honda CRV, rubata la sera del 31 ottobre nella frazione Molino del Piano di Pontassieve, i Carabinieri della locale Compagnia hanno predisposto un servizio ad ampio raggio con impiego sia di pattuglie in uniforme che di autovetture civetta.Nel corso dell’attività la Honda è stata così individuata ferma in un parcheggio adiacente ad un gruppo di abitazioni nella frazione Carbonile. A bordo il giovane , che ha tentato di non farsi vedere piegandosi all’interno dell’abitacolo, ma è stato  immediatamente bloccato dai militari. L’uomo era in attesa dei complici  che si erano recati in  villetta scelta come obiettivo, dalla quale i malviventi si erano però già allontanati scappando dal retro e dileguandosi nei campi adiacenti.

A bordo del SUV sono stati rinvenuti mazze e piedi di porco, oltre a refurtiva verosimilmente provento di altri furti perpetrati da quella che probabilmente è una banda costituita da almeno 3 elementi.  Per L’uomo  si sono così aperte le porte del carcere di Sollicciano e  le indagini proseguono per individuare i suoi complici.

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